Se alla fine ci tocca rimpiangere Bettino Craxi...
A cura di nocensura.com
Bettino Craxi fu cacciato a furor di popolo, i media diedero ampio risalto ed enfasi alla vicenda, e le forze politiche si mobilitarono contro di lui. Le immagini dell'ex premier bersagliato dalle monetine lanciate da decine di cittadini quando usciva dall'Hotel Raphael sono rimaste nella storia.
A quei tempi quasi nessuno (almeno tra i cittadini oscuri a certe dinamiche) aveva capito che c'era una regia dietro alla sua estromissione dalla scena politica, per reati che non era certo stato l'unico a commettere.
Per lunghi anni è stato utilizzato quale "simbolo" della politica corrotta, nell'immaginario di molti cittadini.
Oggi, a distanza di un ventennio, ripercorrere e rivalutare alcune sue gesta, lascia molto su cui pensare. Intendiamoci: non era certo un modello di politico, ma certamente ci sentiamo di affermare che era "meno genuflesso" ai poteri forti di quanto lo sia la classe politica attuale.
O meglio, Craxi era legato ai "poteri forti nazionali", amicizie influenti come quella di Berlusconi e altri imprenditori, ma non aveva legami con il mondo dell'alta finanza, delle banche d'affari (Goldman Sachs e altre) oppure con i gruppi paramassonico-elitari tipo Bilderberg, Trilaterale.
E lo ha dimostrato in più occasioni. L'esempio certamente più eclatante fuorono i fatti della Sigonella, ma anche le sue parole rivelatrici nei confronti dell'Europa e dell'Euro:
"Dipingono l'Europa come il paradiso. Ma per l'Italia nel migliore dei casi sarà un purgatorio, e nel peggiore sarà un inferno." ... ci aveva visto giusto... eccome!
Vi proponiamo la seguente riflessione, affidata a Facebook da Salva Mandarà (salvo5puntozero.tv)
Staff nocensura.com
Bettino Craxi fu cacciato a furor di popolo, i media diedero ampio risalto ed enfasi alla vicenda, e le forze politiche si mobilitarono contro di lui. Le immagini dell'ex premier bersagliato dalle monetine lanciate da decine di cittadini quando usciva dall'Hotel Raphael sono rimaste nella storia.
A quei tempi quasi nessuno (almeno tra i cittadini oscuri a certe dinamiche) aveva capito che c'era una regia dietro alla sua estromissione dalla scena politica, per reati che non era certo stato l'unico a commettere.
Per lunghi anni è stato utilizzato quale "simbolo" della politica corrotta, nell'immaginario di molti cittadini.
Oggi, a distanza di un ventennio, ripercorrere e rivalutare alcune sue gesta, lascia molto su cui pensare. Intendiamoci: non era certo un modello di politico, ma certamente ci sentiamo di affermare che era "meno genuflesso" ai poteri forti di quanto lo sia la classe politica attuale.
O meglio, Craxi era legato ai "poteri forti nazionali", amicizie influenti come quella di Berlusconi e altri imprenditori, ma non aveva legami con il mondo dell'alta finanza, delle banche d'affari (Goldman Sachs e altre) oppure con i gruppi paramassonico-elitari tipo Bilderberg, Trilaterale.
E lo ha dimostrato in più occasioni. L'esempio certamente più eclatante fuorono i fatti della Sigonella, ma anche le sue parole rivelatrici nei confronti dell'Europa e dell'Euro:
"Dipingono l'Europa come il paradiso. Ma per l'Italia nel migliore dei casi sarà un purgatorio, e nel peggiore sarà un inferno." ... ci aveva visto giusto... eccome!
Vi proponiamo la seguente riflessione, affidata a Facebook da Salva Mandarà (salvo5puntozero.tv)
Craxi è stato un politico come gli altri. Come il 99% di loro ha rubato....ma apparteneva a quella razza, oggi estinta, di politici che oltre a rubare faceva qualcosa per il Paese a cui aveva giurato fedeltà. È stato scientemente punito, solo lui, perché pur facendo parte del sistema si era opposto alla svendita del suo Paese.Gli altri invece sono stati salvati o premiati perché oltre a rubare HANNO SVENDUTO il loro Paese. I politici di oggi rubano più di prima ma non hanno nemmeno un centesimo del coraggio e dell'amore per il Paese che aveva Craxi. Mi sento terribilmente in colpa per aver capito questa cosa molti anni dopo la sua morte. Ho protestato con veemenza quando volevano dedicargli una piazza di Milano e sono PENTITO di averlo fatto. Era il minimo che questo Paese (di mxxxxa e vigliacco) avrebbe dovuto fare.Caro Salvo, hai perfettamente ragione, non possiamo che condividere il tuo pensiero..
Magari fra qualche anno vedremo piazza D'Alema o piazza Prodi o piazza Monti o piazza Napolitano. Spero di non dover assistere ad un tale infame scempio perché questi ultimi meritano di cadere nell'oblio e sparire per sempre dai nostri ricordi.
Staff nocensura.com
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