ANNOUNO CENSURA LA SCOMODA SINDACALISTA DELL'ATAC
Aggiornamento: FIRMA E DIVULGA LA NOSTRA PETIZIONE PER ESIGERE CHIARIMENTI PUBBLICI A GIULIA INNOCENZI E LA REDAZIONE DI ANNO UNO!
- - -
Tra gli ospiti fissi della nuova nuova edizione del programma TV "Anno Uno" condotto dalla "Santorina" Giulia Innocenzi, o almeno per 6 puntate, doveva essere presente in studio Micaela Quintavalle, soprannominata "la pasionaria" dell'ATAC per il suo fervente impegno per la causa.
Micaela Quintavalle, che da 7 anni lavora per ATAC e sta portanto avanti gli studi universitari per diventare medico, è una sindacalista molto combattiva, che insieme ad un gruppo di colleghi sempre più ben nutrito ha dato vita a un sindacato autonomo, "Cambia-Menti M410" evidentemente non soddisfatti della rappresentanza affidata alle altre sigle sindacali.
La Quintavalle non guarda in faccia a nessuno: non è la classica sindacalista che cerca di accontentare e placare gli animi dei lavoratori ma poi va a braccetto con l'azienda. Lei parla chiaro, dice quello che deve dire, e per questo sta ottenendo sempre più sostegno sia all'interno dell'azienda dove lavora, che fuori.
Dopo l'ultimo duro intervento in trasmissione, rivolto al sindaco di Roma Ignazio Marino, per Micaela adesso non c'è più posto.
Come mai?
Come mai prima gli hanno fatto firmare un contratto per 6 puntate e poi l'hanno liquidata così?!?
QUALCUNO VUOLE PENSARE CHE SIA UN CASO?!?
Noi crediamo che qualcuno abbia telefonato alla Santorina.... certo, non abbiamo nessuna prova a sostegno di questa ipotesi, che è e resta un nostro pensiero...
FORSE QUALCUNO TEMEVA CHE IL FRONTE DELLA PROTESTA VERA - QUELLA NON PILOTATA - SI ALLARGASSE TROPPO, MAGARI USCENDO DAI CONFINI DI ATAC???
Ai posteri l'ardua sentenza!
AR per nocensura.com
- - -
AnnoUno censura la Quintavalle. Perché?
Di roma.ilquotidianoitaliano.it
«Tu sei la nostra autista ufficiale», aveva detto con fierezza Giulia Innocenzi, durante la famosa puntata di AnnoUno del 20 novembre, quella della bordata al Sindaco Marino. Ma ora le cose sono cambiate e per lei,Micaela Quintavalle, glorificata in pubblico, non c’è più spazio. Così, all’improvviso. Perché? Forse ha ragione quando dice che «in Italia quando dici la verità vieni silenziato»?
«È ufficiale. Fino a giovedì scorso – scrive sulla pagina Facebook – potevano essere pensieri oggi sono certezze. Questo il mio ultimo intervento a La7 con il sindaco», e pubblica il nostro articolo (e noi la ringraziamo). «Numerose visualizzazioni in poche ore – aggiunge -, ma la trasmissione decide di non farmi più andare». Una doccia fredda.
Tra i sostenitori della pasionaria di Atac SpA, nonché presidente del movimento Cambia-Menti M410, si fa sempre più forte l’ipotesi di un complotto ordito per zittirla. «Siccome Micaela dice la verità in faccia al sindaco – commenta Daniela P. – è giusto e necessario farla tacere. Chiedo solo a Micaela di non smettere mai di combattere questa battaglia, perché con lei siamo tanti».
«Era prevedibile – aggiunge Maurizio C. -, quando vai pesantemente contro il sistema, sanno come fare. Se non fosse abbastanza chiaro: Quintavalle non si compra! Nemmeno con un posto in televisione». «È difficile trovare in tv – affonda un altro – la libertà d’informazione. I giornalisti purtroppo dicono quello che gli dicono di dire tranne, in rari casi Gabanelli,Iacona…». E ancora: «provo solo schifo – scrive Fabrizio N. -, viscidi schifosi lecchini incapaci di intendere e volere».
«Era prevedibile – aggiunge Maurizio C. -, quando vai pesantemente contro il sistema, sanno come fare. Se non fosse abbastanza chiaro: Quintavalle non si compra! Nemmeno con un posto in televisione». «È difficile trovare in tv – affonda un altro – la libertà d’informazione. I giornalisti purtroppo dicono quello che gli dicono di dire tranne, in rari casi Gabanelli,Iacona…». E ancora: «provo solo schifo – scrive Fabrizio N. -, viscidi schifosi lecchini incapaci di intendere e volere».
Micaela può essere simpatica o antipatica, piacere o no, ognuno può pensarla come vuole, però appare evidente che, a torto o ragione, con il suo lavoro è riuscita a mettere in discussione il rapporto tra sindacati e lavoratori, dando una spallata a un sistema ristagnante e, per certi versi, omertoso, che ha dato fastidio alla politica e all’Azienda politicizzata (San Marino compreso). Fastidio che in televisione, anche nelle trasmissioni considerate indipendenti e coraggiose, si è tradotto in censura. È questo uno dei casi? Ai posteri la sentenza, certo è che le sensazioni sono queste e che da oggi in avanti AnnoUno, come Servizio Pubblico, saranno viste con un’attenzione diversa.
Il divorzio si è consumato attraverso uno scambio di sms tra una certa Marisol, della redazione, e la diretta interessata, che ha deciso di rendere pubblico. «Questa settimana riconfermiamo gli stessi ragazzi della scorsa. Mi dispiace perché sai che ci tengo molto a te e ti apprezzo molto». «Senti posso sentirmi libera?», domanda Micaela. «Questa settimana è l’unica che riconfermiamo il gruppo per intero, quindi se funziona anche giovedì è probabile che per le ultime 2 settimane manteniamo lo stesso gruppo e in quel caso mi ritroverei a dirti di non venire. Tu certamente considerati libera poi nel caso sarà mio interesse a ricoinvolgerti». Della serie contratto strappato, non servi più. Alè.
Fonte: roma.ilquotidianoitaliano.it- - -
Aggiornamento: FIRMA E DIVULGA LA NOSTRA PETIZIONE PER ESIGERE CHIARIMENTI PUBBLICI A GIULIA INNOCENZI E LA REDAZIONE DI ANNO UNO!
Nei giorni scorsi la Quintavalle ha divulgato su Facebook gli SMS con la quale è stata liquidata...
Commenti