Il "califfato" conia la sua moneta sovrana, senza signoraggio!
A cura di Staff nocensura.com
Non vogliamo promuovere in nessun modo il falso califfato di Al Baghdadi, che non vogliamo nemmeno considerarlo ne una "nazione" (si tratta di territori iracheni e siriani sottratti alle rispettive nazioni), tanto meno un "califfato", dal punto di vista religioso, visto che non ha nessuna legittimità, come hanno sentenziato le più alte cariche islamiche del mondo. Se voi domani mattina vi autoproclamate "Papa" dei cristiani, e magari trovate qualche decina di migliaia di folli pronti a riconoscervi come tale, non significa che siate Papi: siete solo dei folli seguiti da altri folli, e considerare "califfo" il terrorista Al Baghdadi e considerare "Stato islamico" i territori occupati, come fanno spesso - quasi sempre - i media di tutto il mondo, significa legittimarlo.
Ma una cosa gli va assolutamente riconosciuta: ISIS nel territorio che controlla sta promuovendo uno stato sociale molto forte e ha coniato una propria moneta, non gravata da debito, ovvero da signoraggio bancario.
La propaganda dell'ISIS, molto forte sopratutto su Twitter, utilizzatissimo dagli jihadisti, che hanno a disposizione un Media center (Al Ayat) capace di produrre video, immagini e altro materiale per convincere i musulmani della bontà del progetto e sopratutto per reclutare nuovi combattenti e spingere le famiglie musulmane a trasferirsi nel "califfato", puntano moltissimo sul presunto forte stato sociale del califfato. Anche alcune pagine filo-ISIS italiane stanno pubblicizzando notizie secondo le quali ISIS prevederebbe molti benefit per i popoli sottoposti al suo controllo. I miliziani saccheggiano e depredano i beni e le aziende di chiunque non sia musulmano sunnita (e anche i sunniti, se non devoti al califfo) e probabilmente parte delle ricchezze sottratte vengono ridistribuite; per le case invece non hanno problemi, visto che molte sono state lasciate vuote da chi è scappato al loro arrivo...
Tornando alla questione monetaria, il cosiddetto "stato islamico" ha presentato la propria moneta: Sette tagli di monete in oro, argento e rame il cui valore nominale corrisponde a quello intrinseco, cioè della quantità di metallo che contengono! Praticamente la "moneta degli inizi", quando ad ogni moneta corrispondeva un valore "reale", e non erano carta straccia o ferrame di bassa lega come la moneta odierna, che ha valore solo perché noi gliene conferiamo per "accettazione"; il cosiddetto "valore indotto della moneta" di Auriti, quello che l'avv. Marra definisce "l'inveramento del denaro".
Per maggiori dettagli circa la moneta dello Stato Islamico, leggete questo articolo di Adnkronos
Di seguito vi proponiamo un video sulla "finanza islamica" pubblicato da Lega Musulmani Ticino:
Staff nocensura.com
Non vogliamo promuovere in nessun modo il falso califfato di Al Baghdadi, che non vogliamo nemmeno considerarlo ne una "nazione" (si tratta di territori iracheni e siriani sottratti alle rispettive nazioni), tanto meno un "califfato", dal punto di vista religioso, visto che non ha nessuna legittimità, come hanno sentenziato le più alte cariche islamiche del mondo. Se voi domani mattina vi autoproclamate "Papa" dei cristiani, e magari trovate qualche decina di migliaia di folli pronti a riconoscervi come tale, non significa che siate Papi: siete solo dei folli seguiti da altri folli, e considerare "califfo" il terrorista Al Baghdadi e considerare "Stato islamico" i territori occupati, come fanno spesso - quasi sempre - i media di tutto il mondo, significa legittimarlo.
Ma una cosa gli va assolutamente riconosciuta: ISIS nel territorio che controlla sta promuovendo uno stato sociale molto forte e ha coniato una propria moneta, non gravata da debito, ovvero da signoraggio bancario.
La propaganda dell'ISIS, molto forte sopratutto su Twitter, utilizzatissimo dagli jihadisti, che hanno a disposizione un Media center (Al Ayat) capace di produrre video, immagini e altro materiale per convincere i musulmani della bontà del progetto e sopratutto per reclutare nuovi combattenti e spingere le famiglie musulmane a trasferirsi nel "califfato", puntano moltissimo sul presunto forte stato sociale del califfato. Anche alcune pagine filo-ISIS italiane stanno pubblicizzando notizie secondo le quali ISIS prevederebbe molti benefit per i popoli sottoposti al suo controllo. I miliziani saccheggiano e depredano i beni e le aziende di chiunque non sia musulmano sunnita (e anche i sunniti, se non devoti al califfo) e probabilmente parte delle ricchezze sottratte vengono ridistribuite; per le case invece non hanno problemi, visto che molte sono state lasciate vuote da chi è scappato al loro arrivo...
Tornando alla questione monetaria, il cosiddetto "stato islamico" ha presentato la propria moneta: Sette tagli di monete in oro, argento e rame il cui valore nominale corrisponde a quello intrinseco, cioè della quantità di metallo che contengono! Praticamente la "moneta degli inizi", quando ad ogni moneta corrispondeva un valore "reale", e non erano carta straccia o ferrame di bassa lega come la moneta odierna, che ha valore solo perché noi gliene conferiamo per "accettazione"; il cosiddetto "valore indotto della moneta" di Auriti, quello che l'avv. Marra definisce "l'inveramento del denaro".
Per maggiori dettagli circa la moneta dello Stato Islamico, leggete questo articolo di Adnkronos
Di seguito vi proponiamo un video sulla "finanza islamica" pubblicato da Lega Musulmani Ticino:
Staff nocensura.com
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