Cannabis, aumenta consumo e sequestri. Il fallimento del proibizionismo sempre più evidente
Nonostante il decantato proibizionismo, nonostante fino a ieri fosse in vigore l'incostituzionale Fini-Giovanardi, una delle leggi più repressive d'Europa e forse del mondo, che assurdamente equiparava la marijuana all'eroina (che all'incirca è come paragonare i danni provocati dal sale a quelli del cianuro) i dati dimostrano che il consumo di cannabis in Italia è in costante aumento. Lo segnala a chiare lettere la "relazione annuale al parlamento sulla droga" redatta dal cosiddetto "dipartimento antidroga", che evidenzia come "oltre il 20% dei giovani consumino cannabis".
Se non bastasse questo dato, anche la quantità sequestrata - in netto aumento, nonostante i tagli alle forze dell'ordine avrebbero potuto far prevedere una diminuzione - dimostra inequivocabilmente quale sia il "trend" in questo paese.
Al contrario - qualcuno lo faccia presente agli scellerati che si ostinano a sostenere il proibizionismo - nello Stato americano del Colorado, dove la marijuana è stata completamente legalizzata, il consumo tra i giovani è calato, essendo venuto meno il "fascino della trasgressione, del proibito", che spinge i giovani ad utilizzare la sostanza.
Tra i consumatori adulti invece, il consumo è rimasto stabile: il fatto che sia illegale non appare come un efficace deterrente, anche perché essere scoperti e denunciati è più una questione di "sfortuna" che altro: basti pensare che in Italia consumano cannabis oltre 4,5 milioni di persone! Se le forze dell'ordine dovessero denunciarle tutte, non dovrebbero occuparsi di altri, mentre i tribunali e le carceri esploderebbero dopo qualche decina di migliaia di denunce.
Alla luce di questi dati, è davvero difficile, per chiunque è dotato di un briciolino-ino-ino di buon senso, continuare a sostenere il proibizionismo di una pianta che secondo millemila studi medici fa meno male di alcool e tabacco, e anche su questo incide il proibizionismo, infatti talvolta le mafie "tagliano" la cannabis con sostanze tossiche.
Il fronte antiproibizionista è sempre più ampio: a personaggi vicini al "centrosinistra" come lo scrittore Roberto Saviano e il dr Umberto Veronesi, si sono aggiunte - finalmente - personalità vicine agli ambienti del "centrodestra", da sempre culturalmente più chiuso sulla questione, come i giornalisti Vittorio Feltri de "Il Giornale", Giuliano Ferrara de "Il Foglio" e Filippo Facci di Libero, ma i politici preferiscono non affrontare la questione, per paura di perdere consensi con il corposo esercito di anziani-elettori in cui ancora oggi sono radicati pregiudizi frutto delle campagne di disinformazione proibizionista. Non dimentichiamo inoltre che siamo la nazione che ospita il Vaticano, che incide sulle scelte dei nostri politici più di quanto possiamo pensare, e magari qualche esponente politico non vuole fare questo "sgarro" alla mafia, che dalla regolamentazione della cannabis avrebbe moltissimo - diversi MILIARDI DI EURO ALL'ANNO - da perdere...
Staff nocensura.com
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Cannabis: il 2014 è l’anno dei record per i sequestri in Italia
Di dolcevitaonline.it
Mentre ormai in tutto il mondo si discute della necessità di prendere atto del fallimento del proibizionismo e si sperimentano nuovi approcci verso le droghe, a cominciare da quelle leggere. In Italia il 2014 si sta rivelando l’anno record della repressione verso il consumo ed il traffico di droghe. Questo è infatti ciò che si apprende dai dati diffusi dal Ministero degli Interni che, al meeting della Scuola superiore di Polizia tenutosi a Roma, ha trionfalmente annunciato come nei primi sei mesi del 2014 i sequestri di sostanze svolti dalle forze dell’ordine siano quasi raddoppiati, passando dai 72.100 kg sequestrati nel 2013 agli attuali 122.541 kg.
Fonte: dolcevitaonline.it
Se non bastasse questo dato, anche la quantità sequestrata - in netto aumento, nonostante i tagli alle forze dell'ordine avrebbero potuto far prevedere una diminuzione - dimostra inequivocabilmente quale sia il "trend" in questo paese.
Al contrario - qualcuno lo faccia presente agli scellerati che si ostinano a sostenere il proibizionismo - nello Stato americano del Colorado, dove la marijuana è stata completamente legalizzata, il consumo tra i giovani è calato, essendo venuto meno il "fascino della trasgressione, del proibito", che spinge i giovani ad utilizzare la sostanza.
Tra i consumatori adulti invece, il consumo è rimasto stabile: il fatto che sia illegale non appare come un efficace deterrente, anche perché essere scoperti e denunciati è più una questione di "sfortuna" che altro: basti pensare che in Italia consumano cannabis oltre 4,5 milioni di persone! Se le forze dell'ordine dovessero denunciarle tutte, non dovrebbero occuparsi di altri, mentre i tribunali e le carceri esploderebbero dopo qualche decina di migliaia di denunce.
Alla luce di questi dati, è davvero difficile, per chiunque è dotato di un briciolino-ino-ino di buon senso, continuare a sostenere il proibizionismo di una pianta che secondo millemila studi medici fa meno male di alcool e tabacco, e anche su questo incide il proibizionismo, infatti talvolta le mafie "tagliano" la cannabis con sostanze tossiche.
Il fronte antiproibizionista è sempre più ampio: a personaggi vicini al "centrosinistra" come lo scrittore Roberto Saviano e il dr Umberto Veronesi, si sono aggiunte - finalmente - personalità vicine agli ambienti del "centrodestra", da sempre culturalmente più chiuso sulla questione, come i giornalisti Vittorio Feltri de "Il Giornale", Giuliano Ferrara de "Il Foglio" e Filippo Facci di Libero, ma i politici preferiscono non affrontare la questione, per paura di perdere consensi con il corposo esercito di anziani-elettori in cui ancora oggi sono radicati pregiudizi frutto delle campagne di disinformazione proibizionista. Non dimentichiamo inoltre che siamo la nazione che ospita il Vaticano, che incide sulle scelte dei nostri politici più di quanto possiamo pensare, e magari qualche esponente politico non vuole fare questo "sgarro" alla mafia, che dalla regolamentazione della cannabis avrebbe moltissimo - diversi MILIARDI DI EURO ALL'ANNO - da perdere...
Staff nocensura.com
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Cannabis: il 2014 è l’anno dei record per i sequestri in Italia
Di dolcevitaonline.it
Mentre ormai in tutto il mondo si discute della necessità di prendere atto del fallimento del proibizionismo e si sperimentano nuovi approcci verso le droghe, a cominciare da quelle leggere. In Italia il 2014 si sta rivelando l’anno record della repressione verso il consumo ed il traffico di droghe. Questo è infatti ciò che si apprende dai dati diffusi dal Ministero degli Interni che, al meeting della Scuola superiore di Polizia tenutosi a Roma, ha trionfalmente annunciato come nei primi sei mesi del 2014 i sequestri di sostanze svolti dalle forze dell’ordine siano quasi raddoppiati, passando dai 72.100 kg sequestrati nel 2013 agli attuali 122.541 kg.
OGNI 100 GRAMMI DI CANNABIS NE TROVANO 1,5 DI COCAINA. Per ammissione della stessa Direzione centrale del servizio antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il grande aumento del numero dei sequestri è “dovuto soprattutto ai maxi sequestri di cannabinoidi”. Infatti i dati presentati sono impressionanti, nei primi sei mesi del 2014 sono stati sequestrati 95.929 kg di hashish, 23.670 di marijuana, 1.849 di cocaina, 378 di eroina e 2.268 di droghe sintetiche. In pratica per ogni 100 grammi di droghe leggere sono stati sequestrati solo 1,5 grammi di cocaina e neanche 0,3 grammi di eroina. Insomma, nel suo piccolo anche l’Italia dimostra ciò che la Global Commission denuncia da tempo: la guerra alla droga colpisce solo verso il “basso”, colpendo le droghe leggere molto più di quanto non riesca a fare verso quelle pesanti.
Fonte: dolcevitaonline.it
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