Luisa Bonello e la sua lotta ai pedofili: un "suicidio" che non convince
A cura di staff nocensura.com
La dottoressa Luisa Bonello aveva consegnato al Papa un dettagliato dossier che portava alla luce un grosso giro di pedofilia riguardante diversi prelati della diocesi di Savona. Aveva raccolto la testimonianza di alcuni suoi pazienti, era determinata a fare emergere la vicenda.
Da persona fortemente credente quale era, lo aveva fatto con grande fiducia nelle istituzioni ecclesiastiche, si aspettava che dal suo esposto scaturisse un'inchiesta e che coloro che quanti fossero riconosciuti colpevoli di pedofilia fossero adeguatamente puniti, ma i suoi propositi si sono presto scontrati con una realtà ben diversa.
La signora Bonello non aveva nascosto la sua delusione; ne aveva parlato anche in alcuni video che pubblichiamo di seguito, e aveva organizzato diverse iniziative per fare emergere la questione.
Pochi giorni fa, il 19 Settembre, è stata trovata morta: un colpo di pistola alla testa. Da subito la pista battuta dagli inquirenti è stata quella del suicidio, che sarebbe stato confermato anche dall'autopsia, anche se è stata aperta un'inchiesta contro ignoti per "istigazione al suicidio".
Ma la pista del suicidio non convince affatto chi la conosce, che anzi si sentono di escludere questa ipotesi. La dottoressa era determinata ad andare avanti nella sua "battaglia", nonostante avesse subito pressioni per farla tacere.
Solo una decina giorni prima del "suicidio", aveva affidato a Facebook il seguente post, visibile anche a chi non è tra i suoi "amici":
Riportiamo anche nagscreen, nel caso che il profilo o il post venga cancellato:
A giudicare dai suoi post, non sembrava affatto una persona depressa, che pensava a suicidarsi; anzi sembrava ben determinata a portare avanti questa battaglia, mediante iniziative come la seguente:
Di seguito pubblichiamo alcuni video dove descrive la vicenda e anche la sua delusione.
Staff nocensura.com
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