ISIS, gli Usa minimizzano: altro che 30.000, i miliziani sono 100.000!
A cura di Staff nocensura.com
ISIS gli USA continuano a MINIMIZZARE: secondo la CIA i miliziani dello stato islamico sarebbero 30-32.000; questo è quanto hanno affermato oggi. UNA BUFALA, visto che ormai i miliziani dell'ISIS sono ALMENO 100.000: lo hanno reso noto - oltre a numerosi osservatori - fonti di intelligence irachene, iraniane e persino fonti saudite già a fine Agosto! (E non solo questi)
Anche ANSA e altri media italiani avevano riportato la notizia (vedi su corriere.it)
SOLO IN IRAQ sono 30-35.000, che si sommano ai 60.000 attivi in Siria; il numero dei miliziani nelle file dell'ISIS è cresciuto rapidamente, triplicando dai primi di Luglio, quando è stato "proclamato il califfato" a oggi.
Ecco dove l'ISIS ha reclutato i miliziani:
- Da quando è stato proclamato il califfato, nonostante si tratti di una farsa propagandistica, migliaia di fondamentalisti provenienti da tutto il mondo si sono trasferiti nel territorio controllato da ISIS; alcuni solo per vivere nel "califfato", che per ottenere consensi e incentivare i musulmani a trasferirsi lì garantisce un certo stato sociale: come abbiamo evidenziato nel recente nostro dossier su ISIS Al Baghdadi possiede tali risorse da permettergli persino di regalare 1.200$ (che in quella zona sono 6 mesi di stipendio) e di fornire la casa a chi si sposa. Molti di coloro che si sono trasferiti hanno imbracciato il kalashnikov e si sono uniti alla "jihad".
- Hanno reclutato jihadisti tra i cittadini delle zone conquistate; volontari, ma non solo: gli uomini del califfato fanno pressione per reclutare nuovi miliziani, inoltre aderire alla milizia jihadista serve per garantire alla propria famiglia un certo grado di privilegio e metterla al riparo da ritorsioni e soprusi.
- Ai miliziani viene offerto "diritto di preda" rispetto agli "infedeli", come fecero i francesi con le truppe coloniali magrebine spedite in Italia. Possono cioè derubare le case ed i beni di cristiani, yazidi, musulmani sciiti etc. come confermò un curdo che era scappato all'arrivo dei miliziani, che testimoniò in TV "che avevano persino controllato dentro il pannolino del bambino se ci avesse nascosto preziosi".
- Parte delle forze di polizia dei territori conquistati e militari iracheni presi prigionieri hanno aderito a ISIS per avere salva la vita; solo ai sunniti è stata offerta questa possibilità. Alcuni hanno preferito morire che aderire a ISIS.
- Alcune migliaia di soldati dell'esercito "regolare" iracheno hanno deciso di cambiare casacca, passando tra le fila dei jihadisti. L'esercito iracheno ha reso noto che mancano all'appello 12.000 militari iracheni: secondo alcune stime la metà di questi sono "disertori" oppure sono morti/dispersi; l'altra metà avrebbe aderito all'ISIS.
- Formazioni jihadiste minori sono "confluite" nell'ISIS, che offre loro maggiori benefit e soldi rispetto alle altre formazioni terroristiche, che non possiedono le ricchezze di ISIS.
Cari fenomeni della CIA, come farebbero 30-32.000 persone a controllare un territorio vasto come quello che hanno conquistato, e sopratutto combattere su più fronti?!? (Kurdistan + Iraq e Siria su più fronti)
Solo nella città siriana di Raqqa, considerata "quartier generale" dell'ISIS, sono di stanza ALMENO 10.000 miliziani;
Circa 1.000 miliziani il 25 Agosto hanno attaccato e conquistato la base dell'aviazione siriana di Tabqa (circa la conquista della base, leggi questo articolo su ilfoglio.it che riporta molte informazioni, anche se questo giornale, molto vicino alle posizioni israeliane, è sempre molto ostile ad Assad) che era difesa da alcune centinaia di soldati siriani ben asserragliati, sono stati "stanati" a colpi di artiglieria e utilizzando diversi kamikaze, anche 15enni, che si sono scagliati verso la base alla guida di autoveicoli rinforzati e riempiti di esplosivo.
GLI USA CONTINUANO A SOTTOVALUTARE #ISIS: dopo aver FATTO FINTA DI NIENTE per più di 1 anno, consentendo agli uomini dello pseudo-califfo di conquistare mezza Siria e mezzo Iraq, non hanno potuto continuare ad ignorarli quando hanno costretto alla fuga 100.000 cristiani, messi a scelta tra convertirsi all'Islam, restare e pagare la Jizia (una tassa che il califfato ottomano imponeva ai "non islamici" che vivevano nei loro territori, riproposta da ISIS) oppure morire, come è accaduto a chi ha opposto la benché minima opposizione, anche solo proferendo una parola contro di loro quando venivano derubati dai miliziani, a cui il "califfato" concede il cosiddetto "diritto di preda" nei confronti degli "infedeli" e degli "apostati" (cristiani, yazidi, musulmani sciiti e altre minoranze) sono stati uccisi e crocifissi nella pubblica piazza, esibiti per "dare l'esempio".
Hanno ucciso anche un docente universitario (musulmano) di Mosul che aveva osato criticare i metodi dell'ISIS.
Dinnanzi a tale massacro, con 40.000 persone in fuga che stavano morendo di sete, di fame e di stenti nelle montagne nord irachene gli USA non potevano continuare a far finta di niente;
sono intervenuti con BLANDI raid aerei, un'operazione di facciata, come avevamo previsto sin dall'inizio (vedi il nostro articolo redatto il 9 Agosto, dopo che Obama ha annunciato i raid) per respingere l'aggressione al Kurdistan e impedire a ISIS di conquistare Erbil, MA SUGLI ALTRI FRONTI HANNO CONTINUATO AD ESTENDERE IL LORO DOMINIO, come dimostra anche la presa della base di Tabqa menzionata sopra, il 25 Agosto.
Raid aerei BLANDI, che hanno ucciso POCHE DECINE DI MILIZIANI, non hanno colpito le loro basi, non hanno colpito i depositi di armi che hanno sottratto all'esercito iracheno, decine e decine di cannoni, carri armati, jeep blindate, nonché lanciarazzi, granate, mortai, kalashnikov e munizioni in quantità. TRA L'ARSENALE CONQUISTATO CI SONO ANCHE ALCUNI MISSILI SCUD (con una portata di centinaia di km) JET DA GUERRA sottratti all'esercito iracheno ed a quello siriano, alcuni dei quali proprio nella base di Tabqa (delle armi possedute da ISIS ne abbiamo parlato nell'articolo Dossier ISIS: tutto ciò che dovete sapere e che non viene detto in TV del 4 Settembre) e persino alcuni - pare due - ELICOTTERI APACHE AMERICANI, che gli Usa avevano fornito all'esercito iracheno. Si tratta degli elicotteri d'assalto più tecnologicamente avanzati presenti sul mercato, prodotti dagli USA fin dagli anni 70 e costantemente aggiornati con i sistemi d'arma più potenti, tecnologici, efficaci. Sono dotati di visore notturno che gli consente di operare anche in condizioni di buio totale, sono armati con potenti mitragliatrici, missili, lanciarazzi aria-aria e aria-terra, bombe, sensori per acquisire i bersagli ed eventualmente colpirli automaticamente, sistemi per la guerra elettronica "Seraph" e di auto protezione efficacissimi. Riescono a "sfuggire" persino alle contraeree più moderne, che sparano missili che si dirigono verso il bersaglio rilevandone il calore, emettendo - in "parole povere" - delle "palle infuocate" che depistano su di esse i missili.
In alto: un elicottero Apache. Sotto un dettaglio
Un solo elicottero Apache è capace di mettere a ferro e fuoco interi villaggi, e se non li hanno utilizzati, almeno fino ad oggi, è solo perché i miliziani ISIS non sono in grado di condurli. Ma si stanno attrezzando anche in tal senso. Hanno sequestrato piloti siriani e iracheni costringendoli ad insegnare ai miliziani a guidarli; è questione di tempo. L'esercito di Assad potrebbe trovarsi presto a dover fare i conti anche con queste potenti armi.
Staff nocensura.com
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