Arrestati 25 indipendentisti veneti: accusati di terrorismo!
A cura di nocensura.com
Stamani alle 05:00 è scattato un blitz dei ROS (Reparti Operazioni Speciali) dei Carabinieri, che hanno tratto in arresto 25 militanti indipendentisti veneti, sui quali pende l'accusa, addirittura, di terrorismo: il gruppo avrebbe trasformato un trattore in una sorta di blindato artigianale, sul quale secondo la ricostruzione de Il Fatto sarebbe stato installato un "cannoncino da 12mm" funzionante.
Le forze dell'ordine hanno divulgato un video dove si vede le fasi della preparazione del blindato artigianale, che secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato utilizzato per un'azione dimostrativa in Piazza San Marco. Stando a quanto si apprende, alcuni militanti finiti in manette si sarebbero mossi negli ambienti della criminalità albanese per reperire armi. Leggi l'articolo de Il Fatto
Tra le persone finite in manette ci sono Lucio Chiavegato e Patrizia Badii, due dei promotori della mobilitazione del 9 Dicembre e membri di spicco dell'associazione indipendentista LIFE, anche se sembra che le strade dei due si fossero divise alcune settimane fa, a seguito di litigi.
Premesso che se sarà accertata la volontà di acquistare armi per finalità eversive la questione assume dei connotati gravi, e che la pala meccanica modificata è certamente assimilabile ad un "carro armato artigianale" parlare di terrorismo appare un'esagerazione;
Di certo con quella pala meccanica modificata non avrebbero "liberato" il Veneto; più probabilmente la finalità di chi ha modificato la pala meccanica era quella di utilizzarla per una provocazione, un'azione di protesta eclatante, anche perché solo un folle pensare di "attaccare" lo Stato con un rottame di quel genere, che tra l'altro a malapena raggiunge i 30 km/h.
Certamente realizzare un mezzo del genere non è stata una genialata, ed è un gesto che non possiamo che condannare; anche gli autori avrebbero dovuto valutare bene le conseguenze alle quali inevitabilmente sarebbero potuti andare incontro, oltre che le strumentalizzazioni alla quale si presta il loro gesto, che certo non aiuta la "causa veneta"; tuttavia non crediamo che avessero intenti offensivi, salvo dimostrazione del contrario, e questo non è un particolare di poco conto, visto che diverse persone arrestate sono accusate di avere illegalmente fabbricato e detenuto quello che viene definito “un carro armato-arma da guerra”.
L'articolo de Il Fatto riporta che "alcuni membri dell’organizzazione hanno di recente realizzato una prova di fuoco con cartucce a salve" e questo secondo le accuse "testimonia l’offensività del mezzo blindato una volta armato." ma il fatto che sia stato fatto prove sparando cartucce "a salve" - quelle cioè che fanno rumore e basta - appare un po' debole quale prova degli intenti offensivi del gruppo: viene da pensare che più probabilmente avrebbero voluto sparare a salve nell'ambito della dimostrazione di piazza che avevano in mente.
L'associazione LIFE, di cui Chiavegato è presidente non sembra essere intenzionata a fare passi indietro, e anzi "rilancia": in un articolo a firma di Daniele Quaglia pubblicato sul sito di LIFE negano ogni addebito circa le armi, e si dicono "pronti a tutto":
"Alle 5 di questa mattina è scattata la repressione italiana nei confronti del Popolo Veneto. (...) Ciò significa che l’indipendenza dei Veneti è molto più vicina di quanto chiunque possa immaginare.
Ora dobbiamo agire, scendere in piazza, per manifestare solidarietà ai nostri compatrioti arrestati, riattivare da subito i presidii 9 dicembre bloccando totalmente il traffico in tutto il Veneto e se ciò non bastasse, non pagare più alcuna tassa né al Comune, né alla Provincia né alla Ragione e tanto meno allo Stato O noi, o loro ora è veramente una questione, inderogabile, di vita o di morte Tenetevi pronti a tutto." (vedi l'articolo di Life)
Staff nocensura.com
Stamani alle 05:00 è scattato un blitz dei ROS (Reparti Operazioni Speciali) dei Carabinieri, che hanno tratto in arresto 25 militanti indipendentisti veneti, sui quali pende l'accusa, addirittura, di terrorismo: il gruppo avrebbe trasformato un trattore in una sorta di blindato artigianale, sul quale secondo la ricostruzione de Il Fatto sarebbe stato installato un "cannoncino da 12mm" funzionante.
Le forze dell'ordine hanno divulgato un video dove si vede le fasi della preparazione del blindato artigianale, che secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato utilizzato per un'azione dimostrativa in Piazza San Marco. Stando a quanto si apprende, alcuni militanti finiti in manette si sarebbero mossi negli ambienti della criminalità albanese per reperire armi. Leggi l'articolo de Il Fatto
Tra le persone finite in manette ci sono Lucio Chiavegato e Patrizia Badii, due dei promotori della mobilitazione del 9 Dicembre e membri di spicco dell'associazione indipendentista LIFE, anche se sembra che le strade dei due si fossero divise alcune settimane fa, a seguito di litigi.
Premesso che se sarà accertata la volontà di acquistare armi per finalità eversive la questione assume dei connotati gravi, e che la pala meccanica modificata è certamente assimilabile ad un "carro armato artigianale" parlare di terrorismo appare un'esagerazione;
Di certo con quella pala meccanica modificata non avrebbero "liberato" il Veneto; più probabilmente la finalità di chi ha modificato la pala meccanica era quella di utilizzarla per una provocazione, un'azione di protesta eclatante, anche perché solo un folle pensare di "attaccare" lo Stato con un rottame di quel genere, che tra l'altro a malapena raggiunge i 30 km/h.
Certamente realizzare un mezzo del genere non è stata una genialata, ed è un gesto che non possiamo che condannare; anche gli autori avrebbero dovuto valutare bene le conseguenze alle quali inevitabilmente sarebbero potuti andare incontro, oltre che le strumentalizzazioni alla quale si presta il loro gesto, che certo non aiuta la "causa veneta"; tuttavia non crediamo che avessero intenti offensivi, salvo dimostrazione del contrario, e questo non è un particolare di poco conto, visto che diverse persone arrestate sono accusate di avere illegalmente fabbricato e detenuto quello che viene definito “un carro armato-arma da guerra”.
L'articolo de Il Fatto riporta che "alcuni membri dell’organizzazione hanno di recente realizzato una prova di fuoco con cartucce a salve" e questo secondo le accuse "testimonia l’offensività del mezzo blindato una volta armato." ma il fatto che sia stato fatto prove sparando cartucce "a salve" - quelle cioè che fanno rumore e basta - appare un po' debole quale prova degli intenti offensivi del gruppo: viene da pensare che più probabilmente avrebbero voluto sparare a salve nell'ambito della dimostrazione di piazza che avevano in mente.
L'associazione LIFE, di cui Chiavegato è presidente non sembra essere intenzionata a fare passi indietro, e anzi "rilancia": in un articolo a firma di Daniele Quaglia pubblicato sul sito di LIFE negano ogni addebito circa le armi, e si dicono "pronti a tutto":
"Alle 5 di questa mattina è scattata la repressione italiana nei confronti del Popolo Veneto. (...) Ciò significa che l’indipendenza dei Veneti è molto più vicina di quanto chiunque possa immaginare.
Ora dobbiamo agire, scendere in piazza, per manifestare solidarietà ai nostri compatrioti arrestati, riattivare da subito i presidii 9 dicembre bloccando totalmente il traffico in tutto il Veneto e se ciò non bastasse, non pagare più alcuna tassa né al Comune, né alla Provincia né alla Ragione e tanto meno allo Stato O noi, o loro ora è veramente una questione, inderogabile, di vita o di morte Tenetevi pronti a tutto." (vedi l'articolo di Life)
Staff nocensura.com
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