INPS, collasso inevitabile: pensioni tagliate e lucro per le banche
A cura di Alessandro Raffa per nocensura.com
In questa nota che ho pubblicato il 19 Marzo ho scritto quanto segue:
L'INPS è IN UNA SITUAZIONE DI DISSESTO; (andate a vedere l'infografica sui conti INPS contenuta in questo articolo.)
Cioè questa infografica qui:
Dal 2012 in poi (quando la Fornero ha accorpato INPDAP e ENPALS all'INPS) nel giro di 3 anni i conti sono finiti in ROSSO; l'operazione della Fornero per "salvare" i due enti accorpati all'INPS ha trascinato nel burrone anche l'ente previdenziale, che fino a quel momento produceva un sostanzioso attivo di bilancio.
Anno 2009: 42,5 miliardi di euro di ATTIVO
Anno 2010: 43,5 miliardi di euro di ATTIVO
Anno 2011: 41,2 miliardi di euro di ATTIVO
Anno 2012: 21,8 miliardi di euro di ATTIVO (Riforma Fornero e inizio caduta libera)
anno 2013: 7,4 miliardi di euro di ATTIVO
anno 2014: -4,5 miliardi di euro di PASSIVO
Visto il trend, immaginate voi cosa accadrà nel 2015, 2016, etc... E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO, anche se i mass media non ne parlano, prima di quanto pensiate ci presenteranno, con toni allarmistici, "il conto"...
E LA "SOLUZIONE" CHE TROVERANNO, SARA' *TAGLIARE LE PENSIONI* RICORDATEVI QUESTE PAROLE... dopo un'operazione di "terrorismo mediatico" - diranno che sono a rischio le pensioni di tutti - il popolino accetterà supinamente una bella "riforma", ovvero un colpo di forbice a tutte le pensioni... (e pensare che il taglio, pur leggero, alle pensioni d'oro è stato dichiarato incostituzionale! A dichiararlo incostituzionale sono stati i giudici della Consulta, che andando in pensione con assegni da 30.000€ al mese, sono stati chiamati ad esprimersi, in pratica, sulle loro pensioni!)
Ieri 20 Marzo, l'ANSA ha pubblicato il seguente articolo:
Allarme Inps, 'Ormai in situazione limite'
Non ci sono margini per tagli alla spesa e al personale senza incidere sui livelli di servizio (...) (Leggi l'articolo)
- - - - -
I dati parlano chiaro: l'INPS è destinato alla bancarotta. L'accorpamento di Enpals e Inpdap (e dei debiti dei due enti) è risultato fatale per l'ente previdenziale nazionale.
Quando la Fornero ha accorpato Inpdap e Enpals all'INPS non poteva non sapere quali sarebbero stati gli effetti; ma doveva gestire il dissesto finanziario di Inpdap ed Enpals, e ha scelto la "via" più sbrigativa, mettendo in ginocchio anche l'INPS.
Dal 2012 a oggi i governanti hanno fatto finta di niente, come se non conoscessero la situazione dell'INPS, e anche oggi non sembrano intenzionati a fare qualcosa per risolvere i problemi. In pratica stanno aspettando che si arrivi a dover gestire una situazione di emergenza, quando l'ente sarà ben bene indebitato con le banche e il pagamento delle pensioni sarà a rischio.
Le banche in questo modo - oltre a lucrare sugli interessi - potranno depredare l'ente previdenziale dei propri beni: metteranno le mani sul patrimonio immobiliare dell'INPS e soprattutto, di quel 5% di quote della proprietà della Banca d'Italia che attualmente detiene l'ente previdenziale di Stato.
La situazione di emergenza giustificherà il ricorso a "misure straordinarie" e i nostri pensionati, dopo aver convissuto qualche giorno con la paura di non percepire l'assegno mensile che gli consente di mangiare, accetteranno senza fiatare una riduzione.
Il bilancio dell'INPS sarà risanato falcidiando le pensioni; saranno ridotte dell'importo necessario per far quadrare i conti. Taglieranno tutte le pensioni, con un criterio proporzionale, al massimo eviteranno tagli alle "pensioni minime", ma già chi percepisce un migliaio di euro non se la caverà. Nel migliore dei casi la sforbiciata sarà del 10%, nel peggiore dei casi arriverà anche al 15% e auguriamoci che non vada peggio. E pensare che le mega pensioni non si possono tagliare: secondo la Consulta è incostituzionale...
Sperando vivamente di essere smentito dai fatti, vi invito a RICORDARE queste mie parole...
Alessandro Raffa per nocensura.com
Aggiornamento - Nota aggiuntiva: Il collasso dell'INPS e l'indifferenza di politici e media
In questa nota che ho pubblicato il 19 Marzo ho scritto quanto segue:
L'INPS è IN UNA SITUAZIONE DI DISSESTO; (andate a vedere l'infografica sui conti INPS contenuta in questo articolo.)
Cioè questa infografica qui:
Dal 2012 in poi (quando la Fornero ha accorpato INPDAP e ENPALS all'INPS) nel giro di 3 anni i conti sono finiti in ROSSO; l'operazione della Fornero per "salvare" i due enti accorpati all'INPS ha trascinato nel burrone anche l'ente previdenziale, che fino a quel momento produceva un sostanzioso attivo di bilancio.
Anno 2009: 42,5 miliardi di euro di ATTIVO
Anno 2010: 43,5 miliardi di euro di ATTIVO
Anno 2011: 41,2 miliardi di euro di ATTIVO
Anno 2012: 21,8 miliardi di euro di ATTIVO (Riforma Fornero e inizio caduta libera)
anno 2013: 7,4 miliardi di euro di ATTIVO
anno 2014: -4,5 miliardi di euro di PASSIVO
Visto il trend, immaginate voi cosa accadrà nel 2015, 2016, etc... E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO, anche se i mass media non ne parlano, prima di quanto pensiate ci presenteranno, con toni allarmistici, "il conto"...
E LA "SOLUZIONE" CHE TROVERANNO, SARA' *TAGLIARE LE PENSIONI* RICORDATEVI QUESTE PAROLE... dopo un'operazione di "terrorismo mediatico" - diranno che sono a rischio le pensioni di tutti - il popolino accetterà supinamente una bella "riforma", ovvero un colpo di forbice a tutte le pensioni... (e pensare che il taglio, pur leggero, alle pensioni d'oro è stato dichiarato incostituzionale! A dichiararlo incostituzionale sono stati i giudici della Consulta, che andando in pensione con assegni da 30.000€ al mese, sono stati chiamati ad esprimersi, in pratica, sulle loro pensioni!)
Ieri 20 Marzo, l'ANSA ha pubblicato il seguente articolo:
Allarme Inps, 'Ormai in situazione limite'
Non ci sono margini per tagli alla spesa e al personale senza incidere sui livelli di servizio (...) (Leggi l'articolo)
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I dati parlano chiaro: l'INPS è destinato alla bancarotta. L'accorpamento di Enpals e Inpdap (e dei debiti dei due enti) è risultato fatale per l'ente previdenziale nazionale.
Quando la Fornero ha accorpato Inpdap e Enpals all'INPS non poteva non sapere quali sarebbero stati gli effetti; ma doveva gestire il dissesto finanziario di Inpdap ed Enpals, e ha scelto la "via" più sbrigativa, mettendo in ginocchio anche l'INPS.
Dal 2012 a oggi i governanti hanno fatto finta di niente, come se non conoscessero la situazione dell'INPS, e anche oggi non sembrano intenzionati a fare qualcosa per risolvere i problemi. In pratica stanno aspettando che si arrivi a dover gestire una situazione di emergenza, quando l'ente sarà ben bene indebitato con le banche e il pagamento delle pensioni sarà a rischio.
Le banche in questo modo - oltre a lucrare sugli interessi - potranno depredare l'ente previdenziale dei propri beni: metteranno le mani sul patrimonio immobiliare dell'INPS e soprattutto, di quel 5% di quote della proprietà della Banca d'Italia che attualmente detiene l'ente previdenziale di Stato.
La situazione di emergenza giustificherà il ricorso a "misure straordinarie" e i nostri pensionati, dopo aver convissuto qualche giorno con la paura di non percepire l'assegno mensile che gli consente di mangiare, accetteranno senza fiatare una riduzione.
Il bilancio dell'INPS sarà risanato falcidiando le pensioni; saranno ridotte dell'importo necessario per far quadrare i conti. Taglieranno tutte le pensioni, con un criterio proporzionale, al massimo eviteranno tagli alle "pensioni minime", ma già chi percepisce un migliaio di euro non se la caverà. Nel migliore dei casi la sforbiciata sarà del 10%, nel peggiore dei casi arriverà anche al 15% e auguriamoci che non vada peggio. E pensare che le mega pensioni non si possono tagliare: secondo la Consulta è incostituzionale...
Sperando vivamente di essere smentito dai fatti, vi invito a RICORDARE queste mie parole...
Alessandro Raffa per nocensura.com
Aggiornamento - Nota aggiuntiva: Il collasso dell'INPS e l'indifferenza di politici e media
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