Amsterdam: gli alcolisti molesti pagati con le birre per pulire il parco
Ad Amsterdam gli ubriaconi che disturbavano gli avventori di un noto parco cittadino - l'Oosterpark - vengono impiegati per ripulirlo: 6 ore di lavoro socialmente utile in cambio di 8 euro, un pasto, alcune lattine di birra e mezza busta di tabacco sfuso.
Certo, si tratta di un'iniziativa sicuramente bizzarra, impensabile in una nazione come l'Italia dove le "politiche di riduzione del danno" non sanno nemmeno cosa sono, ed esiste solo la repressione; ma di fatto, questi "loschi figuri", anziché sporcare il parco come avviene di solito, si rendono utili: vengono impiegati alcune ore in attività positive per loro e per la collettività; gli viene insegnato a rispettare il parco.
Come vengono gestite situazioni simili in Italia? Semplicemente, NON vengono gestite. Lo stato si volta dall'altra parte, fa finta di niente: e gli alcolisti cronici (come i tossicodipendenti) che "animano" i nostri parchi cittadini vengono lasciati liberi di sporcare e molestare, almeno fino a quando - dopo numerose denunce o reati - non si spalancano le porte del carcere, rendendo definitiva l'emarginazione sociale.
staff nocensura.com
Ad Amsterdam singolare inziaitiva per evitare azioni di disturbo al parco
Far lavorare gli alcolisti cronici come spazzini al parco, pagandoli in birra, per evitare che disturbino altre persone. È la singolare soluzione che ha escogitato la città di Amsterdam per tutelare la sicurezza e la tranquillità delle persone alla ricerca di un po’ di relax nel verde.
AL LAVORO PER NON INFASTIDIRE – Il progetto è stato ideato e promosso dalla Rainbow Foundation e finanziato sia attraverso le donazioni dei cittadini che fondi pubblici olandesi. Gli alcolisti che al parco «causano un fastidio» vengono messi a pulire l’area verde per tre giorni alla settimana dalle 9 alle 15 e 30 e vengono retribuiti con 8 euro, lattine di birra e mezzo pacchetto di tabacco sfuso. Gli alcolisti vengono divisi in gruppi di 10 e il loro consumo di birra viene attentamente monitorato. «L’obiettivo – spiega Gerrie Holterman, amministratore delegato della Rainbow Foundation – è di tenerli occupati per evitare che creino problemi al parco. Questo gruppo di alcolisti cronici stava causando diversi fastidi all’Oosterpark, compresi i commenti sgradevoli rivolti alle donne».
«BEVIAMO LO STESSO» – Se vogliono ad inizio giornata agli spazzini ricevono due lattine di birra e un pasto caldo a pranzo. Ma non sembrano affatto convinti che il nuovo impiego possa migliorare il loro stile di vita. «Penso di poter parlare a nome del gruppo: se non ci dessero le birre noi non verremmo qui», ha raccontato uno di loro, Frank, 45 anni, ad un reporter dell’Afp. «Abbiamo bisogno di alcol per andare avanti, questo è il problema dell’alcolismo». In sostanza il regime controllato secondo gli alcolisti non risolverebbe nemmeno minimamente la loro dipendenza. «Beviamo in modo più regolato, ma non credo beviamo di meno», spiega Frank. «Quando andiamo via dal parco, andiamo al supermercato per spendere i soldi che abbiamo guadagnato in birre. E quando apre alle 8 del mattino siamo già lì per bere».
(Fonte foto: The Independent)
Fonte: giornalettismo.com
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