Grillo: la nuova strategia del potere? - Terza guerra mondiale parte V
Di Alessandro De Angelis
Caro
Beppe,
Giulio
Andreotti diceva che pensare male è peccato, ma spesso ci si
indovina. La strategia del potere dell'oligarchia bancaria che ha
imposto la dittatura in Europa, esautorando gli stati dal prendere
decisioni politiche che oggi passano attraverso la commissione
europea e la BCE, parte da lontano ed è stato strategicamente
pianificata in ogni suo dettaglio. Ciò nonostante prima dell'entrata
in campo di Grillo questa strategia stava seriamente rischiando di
saltare, in quanto dopo varia legislature, fatti di finte
contrapposizioni tra centrodestra e centrosinistra, dove i due
contendenti si rinfacciano abilmente la causa della crisi, al fine di
depistare gli elettori con la scusa di una malagestione dei governi
precedenti dove gli italiani avevano vissuto al di sopra delle loro
possibilità.
Negli
articoli precedenti (riportati in fondo alla pagina) abbiamo comunque svelato come il vero potere
aveva corrotto l'intera classe politica italiana, che con un alto
tradimento verso lo stato e la costituzione privatizza Banca d'Italia
causando la perdita della sovranità monetaria da parte dello stato.
Con il passare degli anni e l'avvicendarsi dei governi, gli italiani
si stavano svegliando, con il risultato di un aumento degli
astensionisti e di chi annullava la scheda elettorale o la teneva in
bianco. Per il potere questo era un ostacolo enorme, in quanto voleva
dire che gli italiani non si riconoscevano più nella delega sociale
attraverso il voto alla classe politica. Questo era pericolosissimo e
rischiava di far saltare il progetto neoliberista di una dittatura
sovranazionale sull'Italia. Come porvi rimedio?
Serviva
quindi un personaggio carismatico che avesse fatto battaglie in
favore del popolo che aveva quindi cieca fiducia in lui e che avrebbe
cooptato nella nascita di un nuovo movimento gran parte degli
astensionisti. Nella rete, intanto, aumentavano sempre più le
associazioni e i blog che parlavano del vero potere e delle causa
vera della crisi dovuta al signoraggio bancario e alla perdita della
sovranità monetaria.
Anche
Beppe Grillo ne aveva parlato fino al 1998, essendo tra l'altro uno
dei migliori allievi del prof. Auriti, che per primo aveva denunciato
la truffa. Quindi questo era apparentemente un buon motivo per non
prenderlo in considerazione? Al contrario. Se il potere fosse riuscito a portarlo tra le sue fila, avrebbe avuto anche l'alibi di averne parlato, allontanando da lui qualsiasi dubbio. Nasce così il Movimento 5 stelle, grazie a Casaleggio che si verrà poi a scoprire di avere rapporti con il gruppo bancario J.P. Morgan. I banchieri, strateghi un golpe di stato ai danni dell'intera Europa, che si dà clamorosamente la zappa sui piedi, dopo aver pianificato da anni la presa del potere?
Un
serio analista politico capisce subito l'inganno, ma non certo la
maggior parte del popolo astensionista. Grillo apre il suo blog e
comincia a denunciare gli sprechi della casta politica, del
cortiletto del potere asservito ai banchieri, ma non pubblica un solo
articolo sul signoraggio bancario. Ti ricordi, caro Beppe, quando
iniziavi i tuoi discorsi dicendo: “Ma se i soldi sono nostri,
perché ce li prestano?”. Sì, ma se poi qualche deputato tirava
fuori l'argomento in parlamento? Se questo fosse stato
strategicamente fatto per crearsi l'alibi di far vedere che i
rappresentati del M5S si occupavano anche di questo problema,
allontanando i sospetti, andava bene, purché non si fosse troppo
insistito. Di fatto, Sibilia ne ha parlato in parlamento, ma una sola
volta, accusando tutti i politici di essere collusi con il potere
bancario e di averci venduto a loro...
Così,
quando mi fermai al meetup del M5S di Tivoli, feci ai ragazzi del
movimento questa osservazione: “ Ci sono due ladri: il sottoscritto
lavora tutto il mese ed alla fine mi viene rubato sistematicamente
l'intero stipendio. Uno di essi mi ruba il 99% dello stipendio,
applicandovi sopra anche interessi che non potrò dare, cosicché
dopo un tot di anni mi dirà che ora anche la mia casa è diventata
di sua proprietà, mentre l'altro mi ruba solo pochi centesimi. Voi
prendere le mie difese, ma denunciando solamente il ladro che mi ruba
le briciole, mentre non parlate di quello che mi ruba la quasi
totalità del mio stipendio. Questo mi farebbe ancora più incazzare,
non credete? Vi direi: “Ragazzi, ma che mi state prendendo in giro?
Vi sto sto spiegando che quel ladro mi ruba tutto e voi denunciato
chi mi ruba le briciole?”. State
depistando le masse in questo modo. Caro Beppe, tu la verità la conosci. Quando dicevi se il denaro è nostro perché ce lo presto, ti riferivi alla Banca d'Italia che è stata privatizzata e alla BCE S.p.A. che ci prestano denaro creato dal nulla mettendoselo al passivo nella loro contabilità, mentre esso ci doveva essere accreditato da quando è cessato l'accordo di Bretton Wood e il denaro ha perso la sua controvertibilità con l'oro Stiamo pagando
100 miliardi l'anno per il debito-truffa, 125 per la truffa del MES o
fondo salvastati, 1000 miliardi nei prossimi 20 anni per la truffa
del fiscal compact
e ci parli degli sprechi della politica? Parlane semmai dopo che hai
risolta la vera causa della crisi. Cosa sarebbe successo se 1)
continuavi a parlarne in pubblico, 2) scrivevi articoli sul tuo blog
informando i cittadini, 3) se tutti i parlamentari del M5S ogni volta
che PD e PDL dicevano che non c'erano le risorse per non aumentare
l'IVA, togliere l'IMU ecc. gli avessero ribattuto che stavano
truffando il popolo e che sarebbe bastato uscire dall'euro e
riprendere la sovranità monetaria con una vera banca dello stato e
quindi del popolo al 100% per risolvere il problema? E che fine ha
fatto tutto l'oro dello stato e quindi del popolo che Banca d'Italia
aveva come riserva del denaro nei suoi forzieri? Sarebbero stati
sputtanati tutti: la popolazione si sarebbe ribellata in masse se in
tutti i meetup del M5S nelle città fossero stati informati i
cittadini a voce o con volantinaggi. Invece si parla di discariche,
auto blu, sprechi della politica, ma non del vero problema.
Caro Beppe, capisci bene che questa analisi non fa una piega e che
nel caso mi fossi sbagliato a giudicarvi così duramente, capirai,
era un atto dovuto a costringere te e il M5S a un cambio di strategia
vincente contro il potere delle banche. Le bugie, alla fine, hanno le
gambe corte e quindi se ti è “stranamente” sfuggito nel
precedente programma politico di inserire la sovranità monetaria, la
nazionalizzazione di Banca d'Italia e l'uscita immediata dall'euro, è
stato un errore così madornale che non si potrà più ripetere in
eventuali prossime elezioni. È inutile parlare di democrazia
diretta, bilancio partecipativo, reddito di cittadinanza quando
mancano le risorse, cioè il denaro. Come iscritto al M5S ti chiedo, pertanto, di poter iscrivere alla prossime elezioni europee ed eventuali politiche il sottoscritto ed altre persone che sanno come contrastare i corrotti onorevoli parlamentari, quando ci dicono che mancano le risorse chiedendo nuove tasse per il popolo.
Spero quindi che casaleggio non metta paletti per impedire la nostra
candidatura, come quello di dire che spetta candidarsi a chi è
iscritto al M5S da molto tempo. Siamo in piena terza guerra mondiale,
nel caso non te ne fossi accorto, quella di una struttura
sovranazionale delle banche contro i popoli ed è quindi
strategicamente corretto candidare chi li può contrastare, portando
la verità alle masse prima che sia troppo tardi.
Aspettando una sua risposta, la saluto cordialmente.
Alessandro
De Angelis
scrittore
e ricercatore antropologo
Alessandro De Angelis, in qualità di attivista del Movimento 5 Stelle (è iscritto da oltre un anno al meetup di Tivoli) lancia un appello a Beppe Grillo:
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