Il massone Disney a sostegno dello status quo (anche sulla creazione di denaro)
Grazie a “Il portico dipinto” che ne ha fatto la traduzione, e a Carlo Brevi, alias Santaruina (Tra Cielo e Terra) che l’ha linkato su FB, sono venuto a conoscenza di questa storiella divertente di zio Paperone sulla inutilità, o peggio, dannosità della distribuzione tout-court del denaro. In seguito ad un tornado, ad ogni cittadino di Paperopoli arriva un milione di dollari. Solo che per effetto di questa immediata (e immeritata) ricchezza, nessuno vuole più lavorare e tutta l’economia si ferma. In sostanza, il messaggio sembrerebbe positivo: quello che fa la ricchezza non è il denaro, ma il lavoro onesto, reale, duro, a contatto con gli animali, nei campi. Qualcosa da eccepire?
Si sa: noi complottisti vediamo sempre la malafede, e vi pareva che stavolta potevamo essere da meno? In effetti, come ho già fatto notare qui e qui, di Disney è meglio diffidare, anche perchè i messaggi che vengono dati ai nostri bambini sono mascherati e veicolati da innocui personaggi dei fumetti, e quindi più subdoli; inoltre, su un argomento importante come il denaro, vero fulcro di inganno per l’umanità, mi sembrava strano che il massone Disney potesse lasciarsi scappare un messaggio non opportunamente cablato e finalizzato.
E andando a leggere la storia cosa si trova? Almeno un paio di punti dubbi. Primo, che sia proprio il pluri-fanta-multi-miliardario zio Paperone che lavora in fattoria stride un pochino. Come se le ricchezze smisurate che ha accumulato si possano ottenere raccogliendo uova e mungendo mucche. Secondo, che la gente, una volta riempita di denaro, non voglia più lavorare, e tutti, immediatamente, interrompono la loro attività bloccando, di fatto, l’economia. Impossibile non vedere un monito sottostante molto pesante: le persone vanno tenute nel bisogno e nella indigenza, altrimenti smetterebbero di lavorare.
Mentre invece noi sappiamo che il lavoro non è contrario alla natura umana; quello che è contrario alla natura umana è un lavoro alienante, precario, sottopagato, ripetitivo, inutile, sotto ricatto; ma uno stato di benessere e di sicurezza economica, lungi dall’invogliare a non far niente, attiverebbe altre attività, creatività, impegni, nei vari campi che sono più consoni alla natura umana.
Insomma, il messaggio del fumetto, in sintesi, potrebbe essere questo: “è bene che il sistema continui così come è oggi, perchè altrimenti tutto l’apparato si incepperebbe e la gente morirebbe di fame“. Con la conclusione che i soldi inizialmente persi da Paperone ritornano nei suoi depositi; come dire: e tutti (i ricchi) vissero felici e contenti.
PS: e lui, zio Paperone, invece, cosa se ne fa di tutti quei soldi? Perchè a lui non fanno male? Non smette di lavorare perchè ne ha già tanti? Ma no, guardate: lui non è avido, solo che gliene servono tanti perchè gli piace farci il bagno (è un suo vizietto, che volete farci? Non si fa del male a nessuno, a sguazzare dentro una montagna di denaro, no?)
Voilà! Anche i super ricchi vengono sdoganati con una bella favoletta a lieto fine.
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Fonte: http://www.stampalibera.com/?p=66874#more-66874
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