Grillo e M5S: la gestione del dissenso?
Di Alessandro De Angelis - per nocensura.com (l'articolo è da considerarsi il "seguito" dell'articolo Terza guerra mondiale: siamo all'atto finale e nessuno ne parla)
Cari grillini e
cittadini.
Immaginate che, dopo un
mese di duro lavoro, il sottoscritto venga a rubarvi il vostro intero
stipendio, applicando inoltre su di esso degli interessi che,
ovviamente, non sarete in condizione di pagare, cosicché, dopo un
certo numero di anni, io venga a dirvi che ora anche la vostra casa
sia divenuta di mia proprietà. Cosa fareste?
Vi rivoltereste contro di
me, ovviamente.
Bene, quell'ovvietà non
vi appartiene, in quanto questo è ciò che sta succedendo da quando
i nostri cari politici hanno venduto la sovranità monetaria ai
banchieri, che come parassiti si sono impossessati di tutti il nostro
denaro, che rappresenta i beni e i servizi che noi produciamo,
più interessi che non possiamo ripagare se non svendendo loro, al
saldo, le proprietà del nostro stato.
Non vi sembra possibile?
Eppure è così: difatti
dal 1971 il denaro non ha più controvertibilità in oro ed è quindi
solamente carta straccia, il cui valore è indotto dal popolo, che lo
accetta come misura del valore dei beni e servizi che produce. Fino
al 1971, il denaro era così addebitato dalle banche centrali (Banca
d'Italia nel nostro stato), ma dopo questa data esso sarebbe dovuto
essere accreditato ai cittadini, che con il loro lavoro davano valore
al denaro. Ma così non è stato.
Inoltre, fino a quando
Banca d'Italia era un ente di diritto pubblico, anche se lo stato
creava dei debiti, esso era un falso debito, in quanto bastava che
richiedesse a Banca d'Italia la stampa del denaro, corrispondente al
debito stesso, per ripianarlo. Ma, in barba alla costituzione e con
un alto tradimento verso lo stato ed il popolo sovrano, la banca
d'Italia cedette la sua proprietà alle grandi banche commerciali
private, e fu così che il falso debito divenne un debito vero che lo
stato stava contraendo ogni qualvolta chiedeva denaro a Banca
d'Italia S.p.A., che glielo addebitava ad altissimi interessi. Così,
dai miseri 16 miliardi di falso debito del 1971, si è passati agli
attuali – e veri! – 2040 miliardi di euro.
Quest'anno abbiamo pagato
84 miliardi di euro di interessi per aver ceduto la sovranità
monetaria a BCE S.p.A. (di cui Banca d'Italia possiede il 14,7% di
quote); inoltre, firmando il fiscal compact, o patto di
stabilità, lo stato si impegna a restituire 1000 miliardi entro i
prossimi 20 anni, ovvero circa 50 miliardi l'anno per portare il
debito al 60% del PIL. A questi vanno aggiunti gli interessi del
debito pubblico, destinati ad aumentare di anno in anno e che
raggiungeranno il tetto di 100 miliardi nel 2014. Inoltre i nostri
politici si sono impegnati a versare altri 125 miliardi (di cui 50,6
già dati) per il MES, o fondo salva stati. In totale una montagna di
soldi che, tradotto nel sociale, vuol dire tagli ai servizi pubblici:
scuole, ospedali, infrastrutture, ricerca ecc., oltre a un aumento
della disoccupazione, degli ammortizzatori sociali, ad un ulteriore
svendita dei beni dello stato.
Davanti a questa
gigantesca truffa, il signor Grillo si astiene dal parlare della vera
causa del problema, che tra l'altro ben conosce, visto che è stato
un allievo del prof. Auriti, che denunciò la truffa alla
magistratura. Si getta enfasi, invece, sulla restituzione di un
misero milione di euro da parte del M5S e su proposte di risparmio di
qualche milione di euro. Solo il deputato Sibilia ha fatto un
intervento alla camera sulla questione. Ma perché? Se Grillo non
vuole eliminare il vero problema della crisi, come mai è sceso in
campo? Non bastavano le finte contrapposizioni tra PD e PDL a gettare
fumo negli occhi agli italiani nei continui e numerosi dibattiti
televisivi, in cui si parlava degli sprechi della politica,
rimpallandosi la colpa della
crisi, depistando i telespettatori dalla dittatura che si era imposta
sull'intera Europa?
Con una strategia mirata
i vertici del potere delle banche centrali avevano pianificato il
tutto, corrompendo e prendendo il controllo di tutti i mezzi
d'informazione, dei sindacati e dei politici traditori tutti. Il
popolo ingannato continuava a delegare le politiche sociali ai
partiti che lo avevano tradito, alla dittatura dell'oligarchia
bancaria, in maniera sempre minore. Coloro che non si riconoscevano
più nella delega ai politici attraverso il voto aumentavano sempre
più, gli astensionisti diventavano così il primo partito, o meglio
antipartito, d'Italia. Tutto ciò era estremamente pericoloso per la
dittatura che si era imposta. Ma il potere è sempre un passo avanti
a noi e quindi la soluzione più ovvia per gestire il dissenso era
quella di trovare una persona di carisma, cara al popolo, che si
riconosceva nelle battaglie in suo favore ed apparentemente
inattaccabile: Grillo.
Ma il comico genovese
aveva attaccato la dittatura delle banche fino al 1998, parlando del
signoraggio bancario. Quindi questo non poteva essere un pericolo? Al
contrario: proprio per questo motivo era insospettabile.
Così la strategia del
M5S si sviluppò attaccando la casta politica, ovvero il cortiletto
del potere, evitando abilmente di parlare del potere vero e della
dittatura che si stava imponendo in tutta Europa da parte della BCE e
della Commissione Europea, mai eletta da nessuno, ma autoimpostasi
grazie ai politici loro asserviti. Per evitare di essere scoperto,
Grillo fa fare al deputato Sibilia un intervento sul signoraggio in
parlamento per creare l'alibi, affinché la base non si
insospettisca; e il gioco è fatto.
Come iscritto al M5S mi
rivolgo perciò alla base, dicendo: se tutti i deputati eletti
fossero stati informati della perdita della sovranità monetaria,
della privatizzazione delle banche centrali e di come questo ha
portato alla dittatura sui popoli europei, a quest'ora il governo
sarebbe caduto e, alle prossime elezioni, noi del M5S saremmo stati
il primo partito italiano con maggioranza assoluta. Invece di mandare
in televisione e sulle radio a parlare del vero problema tutti i suoi
deputati, Grillo ha invece negato loro, con la futile scusa che i
mass media sono asserviti al potere, di presentarsi in televisione.
Ma il M5S ormai c'è, esiste ed è forte. E se uno è uno, allora non
ci resta che informare i suoi iscritti e lasciare che si candidi alle
prossime, imminenti elezioni chi è in grado di contrastare questo
aberrante disegno del potere prima che sia troppo tardi, divulgando a
tutti i mass media chi è il potere, come ci hanno imposto la
dittatura e come uscirne con una soluzione finale, che proporremo nel
prossimo articolo.
N.B. – se questo
articolo si diffonde in maniera virale, state pur certi che i
politici tutti si guarderanno bene dal far cadere il governo. Se
invece ciò non accadrà, vedrete che Grillo metterà dei paletti per
non far presentare a livello nazionale persone, come il sottoscritto,
che potrebbero far cadere il velo dell'inganno dagli occhi degli
elettori. Se, ancora, noi ci sbagliamo e Grillo presenterà nel suo
prossimo programma (come non fatto alle precedenti elezioni)
la nazionalizzazione di Banca d'Italia, la sovranità monetaria e
l'inesigibilità del debito pubblico, frutto di una truffa, allora
tante scuse caro Beppe.
Alessandro de Angelis - per nocensura.com
scrittore e ricercatore
antropologo
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