Fukushima: la Tepco ha dichiarato di avere manomesso i risultati delle radiazioni
Dall’impianto nucleare di Fukushima-Daiichi, non escono solo radiazioni.
Ogni settimana sembra venir fuori un altro pezzo di verità che finora
era stata deliberatamente occultata al mondo. Ieri la TEPCO ha
finalmente ammesso di aver fornito dati sulle radiazioni avvenute del 20
% inferiori ai dati reali.
Ma il punto cruciale qui è capire come la TEPCO abbia potuto fornire questi dati ingannevoli fin dall’incidente del 2011.
Pare che (si legga sotto) la TEPCO abbia volutamente utilizzato dei rilevatori di radiazioni calibrati al ‘ribasso’ (es.: che non superano mai i 100 mSv).
Quando questi rilevatori raggiungono il massimo dei limiti radioattivi rilevati, invece di passare ad utilizzare congegni a più largo raggio di rilevazione, continuano a segnalare sempre il loro livelli massimi, facendoli passare per dati “reali” di esposizione.
Cosa??? Già, proprio così. Siamo seri. Ed ecco come lo abbiamo scoperto.
EMISSIONI RADIOATTIVE 18 VOLTE PIÙ ALTE DI QUELLE DICHIARATE IN PRECEDENZA
Secondo un comunicato stampa della TEPCO riportato da Bloomberg Japan , "TEPCO ha dichiarato di aver rilevato un’altissima concentrazione radioattiva di 1800 mSv l’ora nella zona periferica del serbatoio”.
Si trattava di acqua altamente radioattiva che fuoriusciva dagli ormai noti “serbatoi di stoccaggio”, serbatoi che, in primo luogo, non sono mai stati progettati per fungere da stoccaggio a lungo termine. In precedenza, la TEPCO dichiarò che questi serbatoi registravano una radiazione di soli 100 mSv all’ora, occultando praticamente il 95% dell’effettivo livello di radiazione.
E anche qui, stessa storia:
Anche la BBC sta seguendo la vicenda, in caso si voglia sentire la notizia in inglese, ecco il link BBC:
“Le autorità giapponesi hanno avvertito che i livelli di radiazione intorno all’impianto nucleare di Fukushima sono 18 volte più elevati di quanto si pensasse. Si viene ora a sapere che i livelli radioattivi rilevati sabato scorso nelle vicinanze del serbatoio di stoccaggio in questione, erano tali da essere letali dopo solo quattro ore di esposizione.”
“I nuovi dati avranno conseguenze dirette sulle dosi radioattive a cui sono stati esposti gli addetti dell’impianto che la settimana scorsa sono stati lì continuativamente, tentando di contenere la perdita (servizio da Tokyo di Rupert Wingfield-Hayes della BBC).”
E si tratta comunque di una minimizzazione: il termine “conseguenze dirette” vuol dire che quei tecnici sono già praticamente morti.
COME SI È PASSATI DA 100 MSV A 1800 MSV? E’ CHE ALLA FINE HANNO INIZIATO AD UTILIZZARE UN DIVERSO RILEVATORE DI RADIAZIONI.
Quindi, esattamente, come ha fatto la TEPCO a rilevare fino a poco fa solo 100mSv e poi all’improvviso dichiara 1800 mSv l’ora?
Non ci crederete quando ve lo diremo: utilizzavano un rilevatore di radiazioni calibrato per un massimo di 100mSv.
Con la stessa logica potrò brevettare a breve la “miracolosa dieta Fukushima ”, una dieta che prevede una bilancia in grado di pesare al massimo 60 kg. Quando la usi, il tuo peso non ha alcuna importanza: la bilancia segnerà al massimo 60 kg. Miracolo della dieta Tepco…
In altre parole, alla TEPCO, le misurazioni sono state eseguite con rilevatori di radiazioni progettati in modo tale da non essere in grado di misurare l’intera gamma di radiazioni presenti nell’ambiente. Il livello di radiazione segnalato, quindi, corrispondeva al limite massimo misurabile dai quei rilevatori a ‘bassa frequenza’.
Tutto questo è talmente disonesto da sfociare nel crimine. Non solo quelli della TEPCO sono ricorsi a un giochetto di prestigio utilizzando dei rilevatori a ‘corto raggio’, ingannando così il mondo intero, ma hanno anche mentito con il “max 100 mSv” per stabilire il tempo massimo di esposizione consentita ai tecnici impegnati nell’intervento di emergenza.
Risulta infatti che i calcoli effettuati hanno un margine di errore di ben 18 volte. Questo significa che tutti gli addetti dell’impianto che hanno lavorato in quell’area negli ultimi giorni sono stati esposti a radiazioni del 1800% superiori a quanto gli era stato detto.
COLTI IN FLAGRANTE NEL GIOCHETTO DEL ‘RIBASSO’
Ed è stato un approccio che la TEPCO ha seguito fin dal primo giorno dell’incidente: MENTIRE!
Va ricordato che la TEPCO era anche dietro quella bizzarra propaganda governativa in stile lavaggio-del-cervello (7) che andava diffondendo tra la gente la notizia che per diventare immuni alle radiazioni bastava bere molta birra e ridere tanto.
Abbiamo anche saputo da notizie diffuse nel 2011 che la TEPCO spesso spegneva il sistema di rilevazione delle radiazioni per non far spegnere i sistemi di allarme. Radiazioni? Quali radiazioni?
E ora sappiamo anche che la società ha volutamente utilizzato dei rilevatori calibrati a un massimo di 100 mSv. Qualsiasi spiegazione farebbe comunque acqua, perchè chiunque utilizzi delle strumentazioni scientifiche sa bene che se le misurazioni superano il massimo rilevabile, va utilizzato uno strumento di gamma superiore!
In altre parole, se il contachilometri della tua macchina segna al massimo 180 kmh e tu vai a tavoletta sull’autostrada superando i 180 kmh, questo non significa che stai andando a 180 kmh solo perché il contachilometri segna 180. Questo discorso è più che ovvio. Eppure la TEPCO ha continuato a girare intorno al suo impianto con i suoi rilevatori truccati, dichiarando che quel livello “massimo” segnalato fosse il dato reale.
SE LA TEPCO HA MENTITO SULLE EMISSIONI RADIOATTIVE, SU COS’ALTRO HA MENTITO?
Questo ci porta ad un altro punto importante dell’articolo: su cos’altro ha mentito finora la TEPCO? Su tutto, pare. La TEPCO ancora non ammette che l’impianto abbia subito un incidente di fusione del nocciolo. Ancora non ammette che l’impianto stia per collassare, nel qual caso si sprigionerebbe un’immensa nube radioattiva che devasterebbe l’intero Nord America. E, ovviamente, non ammette di aver bisogno di un sostegno internazionale per risolvere il problema.
Di conseguenza, grazie all’arroganza e alla disonestà criminale del management e dei burocrati della TEPCO, un’altra massiccia fuoriuscita radioattiva è praticamente inevitabile. Basta un altro terremoto.
E’ inconcepibile che la maggiore società di impianti nucleari del paese non sia dotata di rilevatori di radiazione in grado di misurare 1800 mSv all’ora. Quest’ ingannevole strategia di dichiarare emissioni inferiori è palesemente intenzionale. Fa parte di una deliberata volontà della TEPCO di mentire al Giappone, ai propri dipendenti e al mondo intero sulla reale portata del disastro nucleare verificatosi a Fukushima.
di Mike Adams
Traduzione ComedonChisciotte
Fonte Originale : http://www.naturalnews.com/041881_fukushima_radiation_leaks_deception.html1.09.2013
Fonte: http://lagrandeopera.blogspot.it/2013/09/fukushima-la-tepco-ha-dichiarato-di.html
Ma il punto cruciale qui è capire come la TEPCO abbia potuto fornire questi dati ingannevoli fin dall’incidente del 2011.
Pare che (si legga sotto) la TEPCO abbia volutamente utilizzato dei rilevatori di radiazioni calibrati al ‘ribasso’ (es.: che non superano mai i 100 mSv).
Quando questi rilevatori raggiungono il massimo dei limiti radioattivi rilevati, invece di passare ad utilizzare congegni a più largo raggio di rilevazione, continuano a segnalare sempre il loro livelli massimi, facendoli passare per dati “reali” di esposizione.
Cosa??? Già, proprio così. Siamo seri. Ed ecco come lo abbiamo scoperto.
EMISSIONI RADIOATTIVE 18 VOLTE PIÙ ALTE DI QUELLE DICHIARATE IN PRECEDENZA
Secondo un comunicato stampa della TEPCO riportato da Bloomberg Japan , "TEPCO ha dichiarato di aver rilevato un’altissima concentrazione radioattiva di 1800 mSv l’ora nella zona periferica del serbatoio”.
Si trattava di acqua altamente radioattiva che fuoriusciva dagli ormai noti “serbatoi di stoccaggio”, serbatoi che, in primo luogo, non sono mai stati progettati per fungere da stoccaggio a lungo termine. In precedenza, la TEPCO dichiarò che questi serbatoi registravano una radiazione di soli 100 mSv all’ora, occultando praticamente il 95% dell’effettivo livello di radiazione.
E anche qui, stessa storia:
A proposito del livello orario di radiazioni di 1800 mSv, il Prof. Ito
Tetsuo, della Kinki University (Biologia delle Radiazioni) ha affermato
che: “Se una persona viene esposta a simili livelli per ore, possiamo
parlare di una sola cosa, e si chiama morte. Il 100% delle persone
esposte a livelli del genere moriranno entro 30 giorni”.
Anche la BBC sta seguendo la vicenda, in caso si voglia sentire la notizia in inglese, ecco il link BBC:
“Le autorità giapponesi hanno avvertito che i livelli di radiazione intorno all’impianto nucleare di Fukushima sono 18 volte più elevati di quanto si pensasse. Si viene ora a sapere che i livelli radioattivi rilevati sabato scorso nelle vicinanze del serbatoio di stoccaggio in questione, erano tali da essere letali dopo solo quattro ore di esposizione.”
“I nuovi dati avranno conseguenze dirette sulle dosi radioattive a cui sono stati esposti gli addetti dell’impianto che la settimana scorsa sono stati lì continuativamente, tentando di contenere la perdita (servizio da Tokyo di Rupert Wingfield-Hayes della BBC).”
E si tratta comunque di una minimizzazione: il termine “conseguenze dirette” vuol dire che quei tecnici sono già praticamente morti.
COME SI È PASSATI DA 100 MSV A 1800 MSV? E’ CHE ALLA FINE HANNO INIZIATO AD UTILIZZARE UN DIVERSO RILEVATORE DI RADIAZIONI.
Quindi, esattamente, come ha fatto la TEPCO a rilevare fino a poco fa solo 100mSv e poi all’improvviso dichiara 1800 mSv l’ora?
Non ci crederete quando ve lo diremo: utilizzavano un rilevatore di radiazioni calibrato per un massimo di 100mSv.
Con la stessa logica potrò brevettare a breve la “miracolosa dieta Fukushima ”, una dieta che prevede una bilancia in grado di pesare al massimo 60 kg. Quando la usi, il tuo peso non ha alcuna importanza: la bilancia segnerà al massimo 60 kg. Miracolo della dieta Tepco…
In altre parole, alla TEPCO, le misurazioni sono state eseguite con rilevatori di radiazioni progettati in modo tale da non essere in grado di misurare l’intera gamma di radiazioni presenti nell’ambiente. Il livello di radiazione segnalato, quindi, corrispondeva al limite massimo misurabile dai quei rilevatori a ‘bassa frequenza’.
Tutto questo è talmente disonesto da sfociare nel crimine. Non solo quelli della TEPCO sono ricorsi a un giochetto di prestigio utilizzando dei rilevatori a ‘corto raggio’, ingannando così il mondo intero, ma hanno anche mentito con il “max 100 mSv” per stabilire il tempo massimo di esposizione consentita ai tecnici impegnati nell’intervento di emergenza.
Risulta infatti che i calcoli effettuati hanno un margine di errore di ben 18 volte. Questo significa che tutti gli addetti dell’impianto che hanno lavorato in quell’area negli ultimi giorni sono stati esposti a radiazioni del 1800% superiori a quanto gli era stato detto.
COLTI IN FLAGRANTE NEL GIOCHETTO DEL ‘RIBASSO’
Ed è stato un approccio che la TEPCO ha seguito fin dal primo giorno dell’incidente: MENTIRE!
Va ricordato che la TEPCO era anche dietro quella bizzarra propaganda governativa in stile lavaggio-del-cervello (7) che andava diffondendo tra la gente la notizia che per diventare immuni alle radiazioni bastava bere molta birra e ridere tanto.
Abbiamo anche saputo da notizie diffuse nel 2011 che la TEPCO spesso spegneva il sistema di rilevazione delle radiazioni per non far spegnere i sistemi di allarme. Radiazioni? Quali radiazioni?
E ora sappiamo anche che la società ha volutamente utilizzato dei rilevatori calibrati a un massimo di 100 mSv. Qualsiasi spiegazione farebbe comunque acqua, perchè chiunque utilizzi delle strumentazioni scientifiche sa bene che se le misurazioni superano il massimo rilevabile, va utilizzato uno strumento di gamma superiore!
In altre parole, se il contachilometri della tua macchina segna al massimo 180 kmh e tu vai a tavoletta sull’autostrada superando i 180 kmh, questo non significa che stai andando a 180 kmh solo perché il contachilometri segna 180. Questo discorso è più che ovvio. Eppure la TEPCO ha continuato a girare intorno al suo impianto con i suoi rilevatori truccati, dichiarando che quel livello “massimo” segnalato fosse il dato reale.
SE LA TEPCO HA MENTITO SULLE EMISSIONI RADIOATTIVE, SU COS’ALTRO HA MENTITO?
Questo ci porta ad un altro punto importante dell’articolo: su cos’altro ha mentito finora la TEPCO? Su tutto, pare. La TEPCO ancora non ammette che l’impianto abbia subito un incidente di fusione del nocciolo. Ancora non ammette che l’impianto stia per collassare, nel qual caso si sprigionerebbe un’immensa nube radioattiva che devasterebbe l’intero Nord America. E, ovviamente, non ammette di aver bisogno di un sostegno internazionale per risolvere il problema.
Di conseguenza, grazie all’arroganza e alla disonestà criminale del management e dei burocrati della TEPCO, un’altra massiccia fuoriuscita radioattiva è praticamente inevitabile. Basta un altro terremoto.
E’ inconcepibile che la maggiore società di impianti nucleari del paese non sia dotata di rilevatori di radiazione in grado di misurare 1800 mSv all’ora. Quest’ ingannevole strategia di dichiarare emissioni inferiori è palesemente intenzionale. Fa parte di una deliberata volontà della TEPCO di mentire al Giappone, ai propri dipendenti e al mondo intero sulla reale portata del disastro nucleare verificatosi a Fukushima.
di Mike Adams
Traduzione ComedonChisciotte
Fonte Originale : http://www.naturalnews.com/041881_fukushima_radiation_leaks_deception.html1.09.2013
Fonte: http://lagrandeopera.blogspot.it/2013/09/fukushima-la-tepco-ha-dichiarato-di.html
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