Crisi: la soluzione in tre mosse – Terza guerra mondiale parte III

L'articolo è la continuazione di Terza guerra mondiale: siamo all'atto finale e nessuno ne parla (parte prima) - Grillo e M5S: la gestione del dissenso? (parte seconda)

A cura di Alessandro De Angelis e Salvatore Tamburro - per nocensura.com

Molte persone ci dicono che parliamo dei problemi senza dare risoluzione ad essi. La soluzione è semplice e si articola su tre punti chiave:
  1. Ritorno alla sovranità monetaria;
  2. Nazionalizzazione di Banca d'Italia e di una eventuale banca d'Europa;
  3. Inesigibilità del debito pubblico dovuto ad una frode legalizzata dai politici asserviti ai banchieri.

Nei due precedenti articoli abbiamo spiegato i meccanismi che ci hanno portato sotto la dittatura della BCE e della Commissione Europea: Beppe Grillo ha detto che gli Italiani devono onorare il loro debito, che esso che va ripagato. Il giornalista Paolo Barnard lo ha ripreso pubblicamente, accusandolo – attraverso questo articolo, che contestiamo e che riportiamo qui di seguito, mettendo tra parentesi le nostre spiegazioni – di non avere ben compreso i meccanismi dell'economia monetaria.

Lettera di Barnard a Beppe Grillo:

Beppe Grillo, non hai capito cos’è il debito pubblico, devi capirlo.

Beppe, leggi i punti sotto:
1) Il debito pubblico è un numero registrato sui computer del Ministero del Tesoro. È il disavanzo di ogni anno assommato, cioè la somma di tutti i deficit di bilancio del Tesoro italiano di ogni anno passato. Un numero nei computer del Ministero del Tesoro (Assolutamente giusto).
2) Se esiste un debito, ci deve essere per forza un credito, mi segui? Questo è fuori dubbio. Il Ministero del Tesoro devi dei soldi a chi gli ha comprato il debito. Chi gliel’ha comprato sono cittadini e aziende italiani e stranieri. Quindi i cittadini e aziende italiani e stranieri hanno un CREDITO verso il Ministero del Tesoro, NON UN DEBITO. Quindi la favoletta dei media secondo cui a causa del debito pubblico “ogni cittadino italiano deve X soldi allo Stato ecc. ecc.” è totalmente falsa. Cittadini e aziende italiani e stranieri hanno un CREDITO, NON UN DEBITO. Il debito ce l’hanno i computer del Ministero del Tesoro. Tu sei convinto che il debito del Tesoro è il debito degli italiani perché il governo ci tassa per pagare la parte del debito italiano in mano agli stranieri (meno della metà). Ma questo non è MAI VERO. Ogni Stato moderno paga il suo debito semplicemente “rinnovandolo” (rolling over), cioè vendendo nuovi titoli di Stato per pagare le scadenze di quelli attuali. L'America lo fa da 135 anni senza problemi, la Gran Bretagna lo fa da 300 anni senza problemi.
(Sbagliato caro Barnard, i nostri Titoli di Stato non sono nelle mani di cittadini ed imprese italiane come tu erroneamente vuoi far credere, ma sono detenuti in gran parte da BANCHE, sia italiane che estere e a dirlo sono addirittura fonti di Banca d'Italia:


Inoltre dimentichi di dire che la BCE ha venduto i titoli di stato alle grandi banche commerciali che tra l'altro possiedono anche quote azionarie della Banca d'Italia. Esse le hanno comprate a bassi interessi – 0,5/1% – per poi rivenderle ad altissimi interessi – 6/7% – allo stato alla loro scadenza, generando con questa truffa ulteriore debito allo Stato e quindi del loro credito verso il Ministero del Tesoro).
3) Gli interessi che il Ministero del Tesoro paga sul suo debito, sono di nuovo il credito dei cittadini e aziende italiani e stranieri che li ricevono dal Tesoro. Non sono un ulteriore debito di cittadini e aziende italiani e stranieri.
(Gli interessi che il Ministero del Tesoro paga sul suo debito, sono di nuovo il credito non dei cittadini e delle aziende Italiane e straniere, se non in minima ed irrisoria parte, ma delle grandi banche commerciali che hanno acquisito i Titoli di Stato speculando sullo Stato e sui cittadini).
4) Quindi se tu vuoi ristrutturare il debito del Tesoro italiano, e se vuoi ridurre drasticamente gli interessi su quel debito, tu automaticamente RIDUCI IL CREDITO di cittadini e aziende italiani e stranieri di una montagna di soldi. Cioè, TU LI TASSI DI UNA MONTAGNA DI SOLDI. E questo non va bene per l’economia, perché saranno tutti soldi che non verranno più spesi, e quindi colpiranno tutto il circuito economico, con meno vendite, meno assunzioni e licenziamenti. Lo capisci Beppe?
(E tu capisci, caro Barnard, che questo debito-credito è inesigibile, visto che si è concretizzato con una truffa anticostituzionale che ha portato una montagna di miliardi di debito allo Stato, impoverendo i cittadini a vantaggio delle grandi banche commerciali? Ormai sentenze della magistratura hanno appurato il falso in bilancio compiuto dalle banche e hanno ammesso l'esistenza del signoraggio bancario. Perchè tu invece continui ad eludere queste verità?)
5) L’unico motivo al mondo per cui il debito del Tesoro, cioè credito di cittadini e aziende italiani e stranieri, è un problema per l’Italia, è che oggi è denominato in una moneta che i computer del Ministero del Tesoro e della Banca d’Italia non possono più emettere liberamente, perché è di altri, cioè appartiene alla BCE e ai MERCATI DI CAPITALI PRIVATI. Parlo dell’euro. A questo punto l'Italia non può più liberamente “rinnovare” il debito per pagare le scadenze e gli interessi senza problemi. Quindi Beppe il problema NON È IL DEBITO DEL TESORO, o gli interessi, ma il fatto che essi sono denominati in una moneta che l’Italia PRENDE IN PRESTITO DAI MERCATI DI CAPITALI PRIVATI, UNA CIOE' MONETA CHE AI MERCATI PRIVATI DEVE RESTITUIRE A TASSI NON DECISI DALL’ITALIA, E CHE NON PUO’ PIU’ EMETTERE LIBERAMENTE, COME FANNO GIAPPONE O USA O CANADA O AUSTRALIA ECC.
(Giusto, Barnard, e quindi non fare il furbo: basta che nazionalizziamo la Banca d'Italia che crea denaro per lo stato senza più far stampare dal Ministero del Tesoro titoli di stato, avvantaggiando le banche commerciali che ne trarrebbero profitto con gli interessi comprandoli, come tu vorresti).
6) Gli USA non pareggiano il loro debito del Tesoro americano da 135 anni, e non sono mai falliti, pagano 400 miliardi di dollari di interessi all'anno, che sono IL CREDITO di cittadini e aziende americane e non, e sono ancora la nazione più ricca al mondo.
(Giusto, Barnard, ma scordi di dire che questo meccanismo impoverisce sempre più le masse ed arricchisce sempre più le banche commerciali e le grandi multinazionali).
Beppe, devi capire le basi di macroeconomia dello Stato. La M.M.T. non si basa sulla sovranità monetaria nelle mani dello Stato e conserva pertanto sempre 3 soggetti distinti nel contesto della politica economica:lo Stato (il Tesoro)-pubblico, la Banca Centrale(BC)-privata e le banche commerciali-private.”
(Eh sì, caro Beppe, stai tranquillo: anche Barnard non è intenzionato a richiedere la sovranità monetaria. Sta solo cercando di farti capire che non ci sarà un passaggio di potere dalle poche famiglie che controllano le banche centrali allo Stato, ma solo un allargamento del potere da queste poche famiglie alle grandi multinazionali e alle banche commerciali finora escluse. Insomma, Beppe, stai tranquillo: il popolo italiano sarà sempre sottomesso ai gestori di un potere ora solo più allargato).
Giusto Barnard, la M.M.T. non si basa sulla sovranità della moneta, quindi lascio al caro amico economista Salvatore Tamburro il compito di far capire ai lettori come volete farci cadere dalla padella alla brace.
Il sistema raffigurato dalla MMT si basa sulla FIAT MONEY, ossia moneta a corso forzoso che altro non è che un credito d'imposta non supportato da alcun bene tangibile.
La Fiat Money nasce nel 1971 quando il presidente americano Nixon decise che il dollaro, prima ancorato all'oro (gold standard), dovesse abbandonare la convertibilità.
Da allora chi emette moneta può stampare tutta la moneta che vuole senza correrarla ad un bene tangibile, come poteva essere un tempo l'oro o l'argento.

Warren Mosler, il fondatore della MMT, afferma:
"Lo scopo di questo lavoro è di dimostrare in modo chiaro, attraverso la pura forza della logica, che gran parte del dibattito pubblico di oggi su molte delle questioni economiche non è valido, spesso arrivando addirittura a confondere i costi con i benefici. Questo non è un lavoro su come dovrebbe funzionare il sistema finanziario. Si tratta di un tentativo di fornire una conoscenza precisa del sistema fiat money, sistema molto efficace attualmente in vigore."

In sostanza la MMT afferma che non bisogna avere paura di generare deficit di bilancio (uscite > entrate) e, anzi, creare deficit è una cosa buona, perchè significa che la spesa pubblica (uscite) è maggiore delle tasse (entrate), e così facendo aumenta il risparmio dei privati e allo stesso tempo aumentano i consumi, e l'economia gira bene.

G - T = S - I

(G=spesa pubblica; T=tasse; S=risparmio; I=investimento)

Dove se G > T si avrà un deficit di bilancio.
Inoltre secondo la M.M.T. le tasse non servono a finanziare il governo (che con la fiat money può usare tutta la moneta che vuole), bensì sono solo uno strumento politico per regolare inflazione e disoccupazione.

Precisazione importante. La M.M.T. precisa che le banche sono obbligate per legge a detenere presso la Banca Centrale (Federal Reserve o BCE) delle riserve obbligatorie in percentuale dei depositi. Con l'obbligo di riserva la BC non può influenzare l'offerta di moneta, ma solo il tasso di interesse interbancario (ossia il costo del denaro). Le riserve necessarie vengono sempre contabilizzate in un periodo successivo (sfasamento di 2 giorni), quindi la BC sostiene le banche commerciali fornendo loro tutte la moneta necessaria.
Fino a quando la BC ha il mandato di mantenere un certo Tasso Ufficiale di Sconto (ossia il tasso di interesse con cui la Banca centrale concede prestiti alle altre banche), la dimensione dei suoi acquisti e vendite di debito pubblico non è discrezionale.

QUALI SONO GLI ERRORI IN CUI INCORRE M.M.T.?

1) avendo una politica monetaria soggiogata all'obbligo legale della riserva frazionaria, non risulta vero che lo Stato possa generare una spesa pubblica infinita, perché per farlo avrebbe bisogno di chi compra Titoli di Stato.
Secondo il modello MMT la BC sarebbe pronta ad emettere fiat money, concederla alla banche commerciali le quali acquisterebbero Titoli di Stato (probabilmente Mosler non conosce bene la differenza tra Federal Reserve e la B.C.E. e questo dubbio è balzato alle orecchie di tanti ascoltatori). Tutto ciò potrebbe non verificarsi, visto che gli investitori privati potrebbero decidere di non acquistare quei Titoli e magari dirigersi verso altri mercati che hanno una diversa regolamentazione o che risultino più convenienti (o diversificare es.: comprando oro) e, magari, con rendimenti più alti.
Del resto è la stessa M.M.T. ad affermare che l'aumento di spesa pubblica che genera un surplus di riserve, che genera un abbassamento del tasso di interesse, è valido solo nel breve periodo, mentre nel lungo periodo i Titoli possono non essere desiderati ed acquistati sul mercato.
E' lo stesso Paul Krugman, premio nobel per l'economia nel 2008, ad affermare che la MMT sarebbe valida solo in un breve periodo.

2) Dire che serve il deficit (G > T) per aumentare il risparmio privato e favorire i consumi è sbagliato, perchè per aumentare il risparmio non è necessario generare deficit; il risparmio può aumentare magari perchè la gente riduce i consumi e risparmia di più (a causa di tassi di interesse e alla loro aspettativa di oneri fiscali più elevati in futuro), ma può anche accadere che vadano giù gli investimenti del settore privato.

CONCLUSIONI

La M.M.T. è una teoria post-keynesiana e non mi sembra che abbia nulla di “Modern”, tranne che per il colmo di essere una teoria che dovrebbe liberarci dai banchieri e viene fondata e promossa da un ex-banchiere, ossia uno come Mosler, un miliardario banchiere la cui fortuna proviene proprio dal settore speculativo che ha caratterizzato gli anni 90. Un uomo che abbozza una teoria post-keynesiana ammettendo di aver letto Keynes solo 20 anni dopo la prima stesura della sua MMT. Un uomo con potenti mezzi per fondare qualsivoglia istituto, fondazione o scuola, tramite i quali professare i propri dogmi, nel cui curriculum non vi è nulla di accademico se non la sua laurea. Mosler ha sempre lavorato per le banche, sfruttando strumenti finanziari e fondi d’investimento per svariati milioni, fino ad arrivare ad essere azionista di maggioranza della Enterprise National Bank of Palm Beach dal 1996.
Inoltre, ai sostenitori dell’MMT che tanto sostengono la dottrina dovrà essere sfuggito il fatto che essa non è altro che un parto del Levy Institute, nel mentre le conferenze nazionali della MMT (con ingresso a pagamento) sono addirittura sponsorizzate su siti massonici.
Per promuovere la MMT si fa ricorso a pseudo economisti americani, fingendo di non conoscere Federico Caffe, Sella di Monte Luce, Giacomo Barnes, Giacinto Auriti.
Lasciare, quindi, la politica monetaria vincolante, nel suo funzionamento, all'operato di banche centrali private e di banche commerciali private non porterebbe ad alcun grande beneficio per il popolo italiano.
Solo trasferendo la sovranità monetaria interamente nelle mani dello Stato, attraverso una Banca centrale nazionalizzata al 100% si potrà garantire a questo ultimo di finanziare la spesa pubblica senza vincoli da parte di organismi privati e liberato dal diktat dei mercati finanziari, originando occupazione per soddisfare l'erogazione di beni\servizi alla collettività, e qualora non si raggiungesse una piena occupazione i consumi sarebbero favoriti dall'introduzione del reddito di cittadinanza e forme sociali di sussistenza (detrazioni, esenzioni fiscali, etc.). In ogni modo si favorirebbero i consumi e allo stesso tempo anche le tasse potrebbero attestarsi su livelli nulli od irrisori, quel tanto che basta a regolare l'inflazione (visto che non si genera inflazione se la moneta che stampi e crei ex nihilo sia adoperata per creare bene e servizi alla collettività).
Bisogna stare molto attenti che la soluzione della SOVRANITA' MONETARIA, soluzione necessaria ma non sufficiente (visto che non basta avere il potere di battere moneta) per salvare l'economia del nostro Paese, non passi in mano a personaggi ambigui, collusi ad ambienti della finanza internazionale.
Se siamo in queste condizioni di crisi economica, obbligati a misure di austerity e di malessere collettivo, lo dobbiamo al fatto che, finora, la nostra politica monetaria è stata gestita da una lobby bancaria priva di morale. Pertanto l'unica via di svolta si avrà soltanto nel momento in cui questi infidi potentati bancari saranno totalmente esclusi dai processi regolatori che strutturano la politica economica di un Paese.

Alessandro De Angelis
scrittore e ricercatore antropologo

Salvatore Tamburro
economista e scrittore

Per nocensura.com






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