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I poteri forti vogliono far fuori Berlusconi? Oppure hanno sempre convissuto serenamente con lui? Perché fecero cadere il suo governo? Un'approfondita analisi dalla caduta del governo Berlusconi ad oggi...

Editoriale a cura di nocensura.com

Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del
comitato esecutivo della BCE
Su "Il Giornale" di sabato 14 Settembre c'è un articolo che rilancia le rivelazioni di Bini Smaghi (membro del comitato esecutivo della BCE dal 2005 al 2011) nel suo libro, secondo il quale "i poteri forti avrebbero fatto cadere Berlusconi nel 2011 mediante lo spread perché voleva fare uscire l'Italia dall'euro"... sarebbero gli stessi poteri che oggi vogliono "togliere di mezzo" Berlusconi..

L'articolo è una sorta di "arringa difensiva" scritta dai "cani da guardia" di Silvio, è comprensibile visto che si tratta del giornale "di famiglia". Un articolo con il quale sembrano volere "mostrare i muscoli" ai poteri forti, avvisandoli che se non viene trovata una soluzione per fare uscire pulito il Cavaliere da questa vicenda, i suoi giornali creeranno delle "noie" a quei poteri che hanno le redini del sistema, dei partiti, e che possono influenzare gli esiti della vicenda, un po' come gli articoli contro le banche pubblicati da "Libero" nei giorni scorsi, "casualmente" il giorno precedente alla riunione della Giunta che deciderà in merito alla decadenza, e il giorno successivo alla riunione, che non è andata come Silviuccio e soci speravano.

Davvero i poteri forti sono contro Berlusconi?
Analizziamo i fatti e giudichiamo...
L'articolo cerca di vittimizzare Berlusconi agli occhi dell'opinione pubblica, facendolo passare quasi per un "martire", punito dai poteri forti perché intendeva perseguire il bene dell'Italia e degli italiani uscendo dall'Euro. Sanno bene che la maggioranza degli italiani - e tra gli elettori del centrodestra più che nelle file del centrosinistra - c'è una gran voglia di abbandonare la moneta unica e tornare alla vecchia, compianta, lira.

In realtà, Berlusconi non ha mai rilasciato dichiarazioni che potessero far supporre, anche lontanamente, che avesse anche la minima intenzione di lasciare l'Euro: al contrario, più volte ha speso parole favorevoli all'Unione Europea. Anche quando in campagna elettorale ha cavalcato i sentimenti "anti-tedeschi" ed euroscettici diffusi tra gli italiani, pronunciando qualche vago riferimento ai danni prodotti dall'Euro e alla truffa monetaria, subito dopo ha "rassicurato" tutti, escludendo categoricamente l'ipotesi di uscire dall'euro e tantomeno dall'UE.

Salvo qualche sparata in campagna elettorale,
Berlusconi ha sempre sostenuto l'Euro e l'UE e
si è prestato agli interessi degli eurocrati sia
in parlamento che mettendo a loro disposizione
i suoi mass media, che hanno sistematicamente
censurato i trattati-capestro come il fiscal compact
e hanno contribuito a convincere gli italiani della
bontà dell'adesione alla moneta unica...
Analizzando obiettivamente l'operato dei governi Berlusconi e dei mass media che controlla, si evince la completa genuflessione nei confronti dei poteri forti che sono alla base dell'UE: Bce/banche e alta finanza, Bilderberg, Trilateral e soci: meno di quanto lo sia il centrosinistra - che di quei poteri è la massima espressione - ma certamente si è sempre ben guardato dall'inimicarseli, dimostrando la massima disponibilità verso i loro interessi e le loro direttive: per esempio delle sei leggi "regala-soldi" alle banche, (vedi il documento dell'avv. Marra) ben 3 sono state approvate dal suo governo, tra cui quella che ha innalzato la soglia degli interessi oltre la quale scatta l'usura. Il primo ritocco al ribasso della soglia per i pagamenti contanti è stato promulgato dal governo di centrodestra, che poi ha votato l'ulteriore abbassamento a 1.000€ voluta da Monti, salvo poi contestarla in campagna elettorale.


Ai "poteri forti" Berlusconi ha sempre fatto un gran comodo: i suoi mass media si sono prestati all'opera di persuasione di massa circa la bontà della moneta unica, mentre in parlamento il centrodestra -che nel 2012 ha avallato tutte le porcate del governo Monti, preoccupandosi unicamente di salvaguardare gli interessi di Berlusconi e delle caste "amiche" - ha sempre votato i provvedimenti a favore dell'Europa ed i trattati capestro che ci hanno imposto: ultimo della serie, il Fiscal Compact, approvato con i voti anche del centrodestra, ricordiamoci inoltre come i mass media di Berlusconi hanno TACIUTO scandalosamente sulla natura del trattato, SILENZIO ASSOLUTO, ed è gravissimo se pensiamo che il Fiscal Compact ha vincolato l'Italia a dover ridurre il debito pubblico dall'attuale soglia superiore al 125% al 60% in 20 "comode" rate annuali da 50 miliardi l'una.

Alfano nei mesi scorsi ha presentato un piano di
dismissioni da 400 miliardi di euro per ridurre il
debito pubblico truffa. Esattamente quello che
vogliono i banchieri e le lobby: depredare l'Italia
delle migliori (poche) aziende rimaste pubbliche
come ENI, ENEL, Finmeccanica, etc.
E' stato proprio il PDL a proporre per primo un piano di "dismissioni" - ovvero la (s)vendita dei beni pubblici - per ricavarne 400 miliardi Dismissioni che impoveriranno il nostro paese a vantaggio delle lobby (ad iniziare da quella bancaria), delle multinazionali e degli investitori esteri. La storia ci insegna che quando lo Stato italiano ha (s)venduto aziende o altri beni, l'affare lo hanno sempre fatto gli acquirenti: per citare un paio di casi su tanti, la cessione dell'ALFA alla FIAT per 1.000 miliardi di lire: Ford ne aveva offerti il DOPPIO, ed il valore reale era almeno del TRIPLO... il caso Italsider, oggi Ilva: ceduta alla famiglia Riva per 800 milioni di euro, in 15 anni gli acquirenti hanno ricavato guadagni per oltre 4 miliardi di euro netti, oltre ad avere disatteso quasi tutti gli impegni assunti sul piano ambientale, inquinando selvaggiamente...

Berlusconi nel 2012 ha avallato e votato tutte le
porcate varate da Monti, filoguidato da Bilderberg-BCE
salvo poi contestarlo in campagna elettorale.
Alla luce dei FATTI, possiamo affermare con assoluta tranquillità che Berlusconi, non si è MAI contrapposto con i poteri forti, ma ha sempre coltivato i loro interessi per poter coltivare i propri e quelli delle lobby amiche. Ai potenti che hanno le redini del mondo Berlusconi ha fatto un gran comodo, sia in chiave "divide et impera" che in chiave "distrazione di massa". Non solo perché è il proprietario dei canali televisivi più importanti d'Italia e di diverse testate giornalistiche: la politica italiana per 20 anni è stata una sorta di "referendum su Berlusconi", con buona parte dell'elettorato che ha votato il centrosinistra non tanto per fiducia e convinzione, quanto per antipatia, fino a vero e proprio odio, nei confronti di Berlusconi, sul cui "contrasto" (di facciata, e su questioni di secondaria importanza) Di Pietro ha persino fondato un partito: che probabilmente era funzionale anche agli interessi di Berlusconi: quando qualcuno viene attaccato, c'è sempre chi si schiera dalla sua parte, e questo lui lo sa bene: altrimenti a tirare fuori le notizie che hanno stroncato la carriera di Di Pietro ci avrebbero pensato i giornali del centrodestra già molto tempo prima, un po' come la questione della casa a Montecarlo di Fini-Tulliani emersa dopo il "divorzio" tra Berlusconi e Fini, e considerando la gestione discutibile dei fondi pubblici da parte di Di Pietro, probabilmente non avrebbero dovuto nemmeno durare molta fatica. Invece Di Pietro - che per un lungo periodo serviva per mantenere nell'orbita del centrosinistra i voti dei delusi del PD - è stato "fatto fuori" quando il centrosinistra ha deciso che non gli faceva più comodo: buona parte degli elettori dell'IDV hanno "traslocato" verso il Movimento 5 Stelle, cosa funzionale per conseguire l'ingovernabilità post-elettorale e sdoganare il "nuovo" governo di larghe intese, che altro non è che la prosecuzione del governo Monti. Il PD ha fatto di tutto per non vincere le ultime elezioni: davvero vogliamo pensare che la bomba Monte Paschi sia esplosa a pochi giorni dal voto casualmente?
 
Il governo del bilderberghino trilateralista aspenino Letta,
naturale prosecuzione del governo Monti, è stato
voluto in
primis proprio da Berlusconi: che nei 6 mesi successivi alla
nascita del governo ha (casualmente?) guadagnato oltre
1 miliardo di euro grazie all'aumento del valore azionario
di Mediaset dell'83,2% in sei mesi.

 (dopo che per alcuni anni è stata tenuta nascosta...) La vittoria del centrosinistra veniva data per "scontata", e se analizziamo i fatti, è fin troppo evidente che abbia VOLUTO perdere le elezioni: Davvero vogliamo credere che il PD ha rinunciato a candidare Matteo Renzi per rispettare quanto stabilito dalle primarie?!? Con Renzi il PD avrebbe eroso un buon 7/8% al centrodestra e avrebbe persino strappato un po' di voti al Movimento 5 Stelle: avrebbe stravinto le elezioni, ma questo sarebbe stato un grosso problema, poiché avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di formare il nuovo governo, che dovrà gestire molte altre riforme impopolari, anche in vista del Fiscal Compact. Il PD ha fatto una campagna elettorale sotto tono, lasciando campo libero a Berlusconi, che ha recuperato moltissimi voti: i mass media che in passato attaccavano duramente Berlusconi alle ultime elezioni non solo non lo hanno contrastato, ma il alcuni casi gli hanno fornito persino buoni "assist". Il centrosinistra ha accuratamente evitato di vincere, conservando il "jolly" Renzi, che gli servirà per recuperare i consensi che perderà con l'operato dello scandaloso governo Letta.
Per quale motivo i poteri forti hanno
spodestato Berlusconi e imposto il
governo Monti? Non certo perché
Berlusconi volesse uscire dall'euro...

Ma torniamo a Berlusconi: perché i poteri forti hanno fatto cadere il suo governo?!?

Che a fare cadere il governo Berlusconi siano stati i poteri forti, è SICURO: hanno fatto innalzare lo spread - il parametro che determina il tasso di interesse che una nazione corrisponde sui titoli di stato - ad un livello insostenibile: nel periodo che superò la soglia dei '500 punti' l'Italia si trovava a dover corrispondere a chi detiene i titoli un tasso di interesse superiore al 6%, che su un ammontare del debito di 2.000 miliardi si traduce in 120 miliardi di euro all'anno: la bancarotta sarebbe stata inevitabile, nel giro di pochi mesi: esattamente quello che hanno fatto alla Grecia, dove lo spread ha raggiunto l'incredibile quota 1.500 punti, che avrebbe mandato "gambe all'aria" qualsiasi nazione.

Ma il motivo del golpe non è certo da ricercare nella volontà di Berlusconi di uscire dall'euro: questa strampalata teoria, che i mass media di centrodestra hanno subito rilanciato per sostenere il loro leader, è stata messa in circolo (da Bini Smaghi, un ex pezzo grosso della BCE, ndr) solo per confondere l'opinione pubblica e celare i reali motivi. Oltretutto fu ribaltato anche al governo greco fu riservato lo stesso trattamento: e certo non si trattava di un governo "euroscettico", così come non possiamo definire tale il centrodestra italiano. In Italia come in Grecia, BCE, Bilderberg e soci, hanno voluto instaurare governi fantoccio che potessero, agevolmente, rapidamente ed in assenza di opposizione, smantellare lo stato sociale: esattamente quello che ha fatto il governo Monti, che ha prodotto più danni all'economia di un terremoto del 7° grado della scala Richter.
Il governo Monti in appena 1 anno è riuscito a smantellare
lo stato sociale, i diritti acquisiti e lo statuto dei lavoratori.
E' riuscito a distruggere l'economia italiana favorendo la
Germania e ha fatto regali e leggi favorevoli a tutte le lobby

Probabilmente sono intervenuti con l'arma dello spread, poiché non sono riusciti a far cadere Berlusconi in altri modi, dopo che il governo, un anno prima, grazie al ''provvidenziale'' aiuto dei Responsabili di Scilipoti, è sopravvissuto alla scissione di una parte del centrodestra: altra circostanza che lascia perplessi. Per quale motivo, dopo più di 15 anni di partnership Fini ha deciso di mollare Berlusconi, che è il principale artefice dei successi politici che ha raccolto nel corso della sua carriera? Da essere il leader di un piccolo partito, grazie a Berlusconi (che gli ha garantito, tra le altre cose, grande visibilità ed il favore dei suoi mass media) Fini si è ritrovato a ricoprire l'incarichi importantissimi come vice-premier, Presidente della Camera dei Deputati. Era l'erede naturale di Berlusconi, presto avrebbe potuto prendere in mano le redini del Pdl... cosa lo ha convinto a fare quella mossa? Si sarà trattato di una scelta dettata da motivi ideologici? E' totalmente destituito di fondamento ipotizzare che ci possa essere stato un disegno per fare cadere il governo Berlusconi, per giungere ad un governo di "larghe intese"? (Proposito poi fallito grazie al "cambio di casacca" di diversi deputati e senatori...)

Questo probabilmente non lo sapremo mai, ma certe circostanze fanno sorgere dubbi.
Se non ci fosse stato il "salto della quaglia" si Scilipoti e company, probabilmente ci saremmo ritrovati ad avere un "governo di larghe intese" un anno prima: i poteri forti avrebbero ottenuto il loro obiettivo senza dover utilizzare l'arma dello spread: il governo tecnico - o di larghe intese - sarebbe stato sdoganato con l'esigenza di traghettare il paese verso le elezioni, magari Mario Monti sarebbe stato nominato in qualità di pacificatore, "trait d'union" tra centrodestra e centrosinistra, e certo un governo che cade a causa di dissidi interni alla maggioranza passa più "inosservato" di uno fatto saltare con il ricatto e la minaccia dello spread, che forse è stata la "extrema ratio". Per conseguire i propri obiettivi l'elite non poteva attendere oltre, e sono intervenuti in modo risoluto.

Quando nel mondo cadono i governi, al di la delle "apparenze", talvolta sotto ci sono sotto intrecci, pressioni, accordi sottobanco e corruzione. Dietro numerosi golpe (in senso militare e non), ribaltoni, governi che cadono, e persino rivolte (vedi la "primavera araba") c'è la longa manus degli Stati Uniti (o meglio, l'elite, attraverso gli USA). In ballo ci sono interessi altissimi, che valgono MILIARDI di euro: cifre rispetto alle quali lo stipendio di un "onorevole" appare la mancia di un cameriere.
Se pensiamo che talvolta emergono casi di deputati che si "vendono" anche per poche migliaia di euro...

Da quando è nato il governo Letta, Berlusconi ha guadagnato oltre 1 miliardo di euro, in quanto il valore delle azioni di Mediaset è aumentato di un eccellente 83,2%, per poi perdere il 6,25% in un solo giorno ("bruciando" 120 milioni di euro) quando minacciava la crisi di governo.

 (Nota: quando si ipotizza la riduzione del numero dei parlamentari, teniamo in considerazione il fatto che minore è il numero dei deputati, maggiore è la loro "importanza"; inoltre ridurli rende più "gestibile" il parlamento in vista dei voti importanti, ci sono meno 'dissidenti' e questo agevola i "giochi di palazzo")

Solo un governo tecnico di "larghe intese" può permettersi di fare certe porcate e varare pesanti misure "lacrime e sangue": se Berlusconi avesse approvato un quinto dei provvedimenti varati da Monti nel 2012 con il centrosinistra all'opposizione, sarebbe probabilmente accaduta una insurrezione popolare: per molto, molto meno in passato sono stati organizzati scioperi e cortei di protesta, per esempio quando il governo Berlusconi voleva modificare l'articolo 18: Cofferati portò al Circo Massimo di Roma più di 2 milioni di persone: una riforma, quella che voleva Berlusconi, molto più "leggera"di quella realizzata da Mario Monti un anno fa. Se non altro, la riforma dell'art.18 del centrodestra prevedeva un indennizzo ai lavoratori licenziati di 12-18 mensilità. La leader della CGIL Camusso anziché organizzare scioperi e protestare, è andata a pranzo con Mario Monti e altri esponenti del governo, con i quali si è fatta delle grasse risate alla faccia dei lavoratori, dei cassintegrati, e di chi ha perso il proprio posto di lavoro.

La sanità del governo Monti, avallato da PD-PDL-UDC:
migliaia di ospedali chiusi, reparti ridimensionati, ticket e
persino farmaci salvavita disponibili solo a pagamento!!!
Per approvare la miriade di tasse, provvedimenti anti-cittadini, anti-Italia, pro-banche e Assicurazioni, pro-Europa, pro-lobby che ha fatto Monti, era necessario imporre - dopo una accurata "strategia della tensione mediatica" - un governo di larghe intese, privo di qualsiasi opposizione, sia a livello politico e sindacale che mediatico; decine di persone si sono impiccate, ma questo a loro non importa, la cosa fondamentale è che sono riusciti a far digerire alla gente lo smantellamento dello Stato Sociale e la mattanza della democrazia e del diritto.

Sono arrivati al punto di rendere disponibili SOLO A PAGAMENTO anche i FARMACI SALVAVITA!!! Cure che costano MIGLIAIA DI EURO al mese e che sono INACCESSIBILI a quasi tutte le famiglie, salvo essere costretti a vendere la casa, dilapidare i risparmi di una vita, o magari vendere un rene (sempre se è sano) E COSA ANCORA PIU' GRAVE, SCHIFOSA, SCANDALOSA, NESSUNO - NESSUNO!!! - HA DETTO NIENTE: politici, sindacati, mass media sono rimasti in assoluto silenzio. Un silenzio indecente che dimostra a  che punto siamo arrivati, in termini di DEMOCRAZIA. La maggior parte dei cittadini ovviamente ignora questa IMMENSA porcata: qualcuno lo scoprirà, magari, nel momento del bisogno: quando gli diranno che "purtroppo" le medicine necessarie per curare la terribile malattia che lo ha colpito, o ha colpito un parente, non è dispensato dal SSN.

Il governo Monti ha prodotto più danni di uno tsunami: oltre a tutte le nuove tasse, ai rincari di quelle esistenti, ai tagli ai servizi essenziali, ha varato delle leggi che hanno provocato solo danni: sia ai cittadini che allo stato. Per esempio la batosta sulle accise del carburante, oltre a costringere i cittadini a rinunciare ad utilizzare l'auto, ha provocato un danno erariale: in quanto con la diminuzione dei consumi conseguente, le entrate per lo stato sono diminuite!!! E nonostante il governo ed i partiti fossero ben coscienti di questo, non hanno fatto marcia indietro! Anche le tasse introdotte sugli yacht hanno fatto calare a picco le entrate dello stato, con i proprietari delle imbarcazioni che si sono spostati verso i porti esteri...

Per assumere certi provvedimenti bisogna essere stupidi oppure in malafede: quale sarà il nostro caso? Giudicate voi, tenendo conto di quanto affermato dall'ex Ministro montiano Riccardi...
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Alessandro Raffa

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Per saperne di più sui vari argomenti censurati dai mass media: Una raccolta di articoli per capire le origini (e chi c'è dietro) alla crisi...

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