Bulgaria, parlamento assediato dai manifestanti
Bulgaria: parlamento assediato dai manifestanti
Parlamento
assediato dai manifestanti, evacuate dalla polizia 80 persone, oltre 30
rimangono dentro.
-Angelo
Iervolino- 24 Luglio 2013 – SOFIA –
Più di 110 persone, tre ministri, deputati e giornalisti, sono
rimasti bloccati per quasi tutta la notte nella sede del parlamento bulgaro a Sofia, assediato da ieri pomeriggio da
una folla di manifestanti che protestano contro la corruzione e chiedono le
dimissioni del governo di sinistra del premier Plamen Orecharski e nuove elezioni. Alle 3,30 ora locale (le 2,30
in Italia) la polizia è riuscita a
forzare una barricata dei dimostranti e raggiungere l'edificio con diverse
camionette, evacuando circa 80 persone, tra i quali i ministri Dragomir Stoynev e Ademov e i deputati del Partito socialista (Psb) e del partito della minoranza turca (Mdl). In precedenza un tentativo della polizia di forzare l'assedio
era fallito, con scontri nei quali 9 persone erano rimaste ferite (due erano
poliziotti). Sono rimaste ancora intrappolate circa 30 persone. La Bulgaria, è il paese più povero dell'Unione europea, dall'inizio
dell'anno vive una grave crisi politica, provocata dalla crisi economica
globale. A febbraio il governo del premier di destra Boiko Borisov è caduto a seguito delle continue manifestazioni di
piazza contro le misure di austerità. Dalle elezioni anticipate del 12 maggio è
uscito un governo di tecnocrati sostenuto dalla sinistra, ma le manifestazioni
sono continuate. Secondo informazioni non confermate, le forze di polizia sono
state mobilitate nella capitale da altre città, tra cui Blagoevgrad e Kyustendil.
I manifestanti stanno costruendo barricate intorno al parlamento con tavole, piastrelle,
bidoni della spazzatura, panchine e altri oggetti trovati in strada. Tra l’Università
di Sofia "St. Clemente di Ocrida" e il parlamento erano accatastati
tronchi, rami, pezzi di metallo. Le barricate sono destinate a impedire del
tutto l’accesso al Parlamento.
“Gli ambasciatori di Francia e Germania in Bulgaria hanno chiesto la fine delle
relazioni tra gli oligarchi e la classe politica del Paese. Motivo della presa
di posizione degli ambasciatori sono diventate le manifestazioni di proteste
antigovernative che vanno avanti da ventiquattro giorni consecutivi paralizzando
il Paese. A Sofia migliaia di
manifestanti quasi quotidianamente gridano slogan come "mafia"
all'indirizzo del governo. In un comunicato congiunto, gli ambasciatori di Francia e Germania hanno affermato che il modello oligarchico non ha nulla a
che fare con la civiltà e il modello di sviluppo dell'Unione Europea. Parigi e
Berlino sono i principali donatori
dei fondi dell'UE, di cui la Bulgaria
in qualità di Paese più povero del blocco, ne trae beneficio.”
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Autore: Angelo Iervolino
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