Padova, in bici in area pedonale con le cuffiette, studente multato dai vigili: 175 euro
Salasso per un ciclista 23enne davanti al municipio: 25 euro sono per l'area pedonale e 150 per la musica che distrae
di Alberto Rodeghiero
PADOVA - Va in bici sul Listòn con le cuffiette e adesso deve fare i conti con una maxi multa da 175 euro. A titolo d'esempio una contravvenzione scattata degli autovelox per un'auto che infrange il limite di velocità fino a 40 chilometri all'ora arriva ad "appena" 168 euro, 7 euro in meno rispetto allo sfortunato ciclista che martedì pomeriggio è stato fermato davanti a Palazzo Moroni, mentre, in sella alla sua bici, attraversava l'area pedonale. Insomma una bella batosta per chi, utilizzando la bici invece dell'auto per spostarsi in città, ritiene di poter risparmiare su benzina, parcheggi e, perché no, anche sulle odiatissime multe.
Lo studente 23enne è stato stato "colto in flagranza" non solo mentre pedalava sul liston. In contemporanea infatti stava anche ascoltando della musica dalle sue cuffiette. Una circostanza che gli ha procurato ben due diverse contravvenzioni. La prima, da 25 euro, per aver attraversato in bici un'area dove è consentito il passaggio esclusivo dei pedoni. La seconda, per essersi messo alla guida della sua bicicletta con alle orecchie le cuffie, in questo caso la sanzione è stata di 150 euro. Certo, la multa per le cuffiette, non mancherà di sollevare qualche polemica, qualcuno magari obietterà che non stava utilizzando un mezzo a motore.
Il vigile che ha appioppato la multa salatissima al ragazzo però, si è limitato ad applicare, magari in maniera non troppo elastica, il comma 2 dell'articolo 173 del Codice della strada. Comma che recita: «È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici (leggi cellulare, ndr) ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle forze armate e dei Corpi di cui all'art. 138, comma 11, e di polizia, nonché per i conducenti dei veicoli adibiti ai servizi delle strade, delle autostrade ed al trasporto di persone in conto terzi. È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani».
Un'infrazione con ammenda che può arrivare fino a 608 euro. A dire il vero il Listòn in centro non è l'unica area interdetta al passaggio delle biciclette, ma praticamente è l'unica dove, di tanto in tanto, per le due ruote qualche contravvenzione arriva. Da anni per esempio lo stop alle biciclette è in vigore anche in riviera Ponti Romani e in riviera Tito Livio in quanto le bici sono incompatibili con il passaggio del tram e in passato non sono mancati incidenti, anche gravi, che hanno coinvolto le biciclette e i loro conducenti. Nonostante questo però, soprattutto la mattina, i ciclisti non si contano, non si ha però notizia di contravvenzioni nei loro confronti. In passato la Polizia municipale aveva staccato parecchie multe anche nei confronti dei ciclisti che zigzagavano sotto i portici in centro, mettendo a repentaglio la sicurezza dei passanti. Anche di queste sanzioni però da tempo non si ha più notizia.
Fonte: http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=278089&sez=NORDEST
di Alberto Rodeghiero
PADOVA - Va in bici sul Listòn con le cuffiette e adesso deve fare i conti con una maxi multa da 175 euro. A titolo d'esempio una contravvenzione scattata degli autovelox per un'auto che infrange il limite di velocità fino a 40 chilometri all'ora arriva ad "appena" 168 euro, 7 euro in meno rispetto allo sfortunato ciclista che martedì pomeriggio è stato fermato davanti a Palazzo Moroni, mentre, in sella alla sua bici, attraversava l'area pedonale. Insomma una bella batosta per chi, utilizzando la bici invece dell'auto per spostarsi in città, ritiene di poter risparmiare su benzina, parcheggi e, perché no, anche sulle odiatissime multe.
Lo studente 23enne è stato stato "colto in flagranza" non solo mentre pedalava sul liston. In contemporanea infatti stava anche ascoltando della musica dalle sue cuffiette. Una circostanza che gli ha procurato ben due diverse contravvenzioni. La prima, da 25 euro, per aver attraversato in bici un'area dove è consentito il passaggio esclusivo dei pedoni. La seconda, per essersi messo alla guida della sua bicicletta con alle orecchie le cuffie, in questo caso la sanzione è stata di 150 euro. Certo, la multa per le cuffiette, non mancherà di sollevare qualche polemica, qualcuno magari obietterà che non stava utilizzando un mezzo a motore.
Il vigile che ha appioppato la multa salatissima al ragazzo però, si è limitato ad applicare, magari in maniera non troppo elastica, il comma 2 dell'articolo 173 del Codice della strada. Comma che recita: «È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici (leggi cellulare, ndr) ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle forze armate e dei Corpi di cui all'art. 138, comma 11, e di polizia, nonché per i conducenti dei veicoli adibiti ai servizi delle strade, delle autostrade ed al trasporto di persone in conto terzi. È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani».
Un'infrazione con ammenda che può arrivare fino a 608 euro. A dire il vero il Listòn in centro non è l'unica area interdetta al passaggio delle biciclette, ma praticamente è l'unica dove, di tanto in tanto, per le due ruote qualche contravvenzione arriva. Da anni per esempio lo stop alle biciclette è in vigore anche in riviera Ponti Romani e in riviera Tito Livio in quanto le bici sono incompatibili con il passaggio del tram e in passato non sono mancati incidenti, anche gravi, che hanno coinvolto le biciclette e i loro conducenti. Nonostante questo però, soprattutto la mattina, i ciclisti non si contano, non si ha però notizia di contravvenzioni nei loro confronti. In passato la Polizia municipale aveva staccato parecchie multe anche nei confronti dei ciclisti che zigzagavano sotto i portici in centro, mettendo a repentaglio la sicurezza dei passanti. Anche di queste sanzioni però da tempo non si ha più notizia.
Fonte: http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=278089&sez=NORDEST
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