Il Bilderberg Club dietro la nomina di Van Rompuy a presidente Ue
L'uomo
spettinato che vedete in foto non è stato eletto da nessuno, non è
nemmeno parlamentare europeo, ma dal 2009 è Presidente del Consiglio
europeo, cioè colui che presiede e coordina i lavori del Consiglio
europeo ed è il principale rappresentante dell'Unione Europea nelle sue
relazioni esterne: praticamente il Premier (o Primo Ministro) d'Europa.
Non solo, dal 2011 è anche il presidente del vertice Euro, carica a cui
ci si riferisce informalmente come "Mr. Euro".
Qualcuno ha mai sentito parlare quest'uomo in televisione o ha mai ascoltato o letto il suo pensiero e programma politico?
Qualcuno ha
votato costui? Ma chi è? Che cosa sta succedendo in Europa? Perchè le
decisioni sono prese dall'alto senza coinvolgere i cittadini? Semplice,
perchè il mostro Europa non è una democrazia!
Che cosa è
l'Europa? Uno stato? No! Una federazione di Stati? No! Una unione
politica? Nemmeno! E allora che cosa è? E' un astratta entità politica
che a livello fenomenologico, cioè per come si comporta e manifesta
all'esterno di se stessa, assomiglia ad una società di tipo consortile
che consiste nel supportare le imprese consorziate nella disciplina o
nello svolgimento in comune delle rispettive attività economiche.
Quindi,
qualcosa di assolutamente nuovo sullo scenario della storia poltica e
che poco ha a che fare con l'idea di democrazia occidentale. Infatti,
tutto l'impianto europeo si basa su una serie di contratti che politici
compiancenti e burocrati antidemocratici, stipulano sulla testa dei
cittadini e che, contratto dopo contratto, erode quote sempre più
consistenti, di sovranità nazionale.
Inoltre, è
ormai chiaro che l'unica preoccupazione del Consorzio Europeo è di tipo
economico (come in una impresa privata!). I rapporti tra gli stati
aderenti al Consorzio Europeo, e i rapporti di questi con la BCE - il
molok privato che "presta" il denaro agli stati dietro interesse - sono
animati da una mentalità e uno spirito esclusivamente di tipo economico:
diminuire il "debito" con la banca, regolare gli scambi economici tra i
soci, dare garanzie per ulteriori prestiti (vedi la Grecia). Insomma,
tutte attività che fanno le imprese. Quindi, nella mentalità dei
burocrati europei, gli stati sono delle ditte che producono, possono
essere in attivo o in passivo, possono fallire. Ora, in questa logica di
tipo economico, c'è spazio per la democrazia elettiva? Pare di no, e
vediamo perchè.
Herman Van Rompuy |
solo al
guardarlo ti fa incazzare. Un uomo grigio, spettinato, ma soprattutto
sconosciuto! La carica che ricopre, quella di Presidente del Consiglio
Europeo, è la carica più importante del Consorzio Europeo. Ecco,
possiamo definirlo una sorta di Amministratore Delegato del Consorzio
Eurozona. Dal 2011 è anche il presidente del vertice Euro, carica a cui
ci si riferisce informalmente come Mr. Euro. Rimane la domanda più
importante: chi è e chi l'ha messo lì? Chi diavolo l'ha votato a questo
uomo così brutto e gelido? Eppure, rappresenta 500 milioni di cittadini
europei. [Leggi].
Il Consiglio
europeo è un organo che si riunisce periodicamente per esaminare le
principali problematiche del processo di integrazione europea (in verità
fa di più, molto di più!). Con il Trattato di Lisbona, entrato in
vigore il 1º dicembre 2009, è una delle istituzioni dell'Unione europea e
ha un presidente, eletto per due anni e mezzo. Il Trattato di Lisbona è
intervento anche sull'elezione e il ruolo del del presidente del
Consiglio europeo, rendendola una carica stabile, che viene assegnata
dal Consiglio europeo stesso a maggioranza qualificata. Il mandato dura
due anni e mezzo ed è rinnovabile una volta sola. Le ipotesi di
un'elezione diretta del presidente vennero scartate, troppo
democratiche!
La definizione
del ruolo e delle funzioni del presidente fornita dal Trattato è
tuttavia piuttosto vaga e molto è lasciato all'interpretazione del ruolo
che ne dà la persona incaricata di ricoprirlo, e in particolare
all'interpretazione che ne dà il primo presidente stabile. In
particolare, Herman Van Rompuy, detto lo spettinato, ha interpretato in
maniera molto inquietante il suo ruolo, dimostrando un (prevedibile)
spirito antidemocratico e di ingerenza nei confronti della politica
greca e di quella italiana. Ma per capire meglio, leggiamo qualche
dichiarazione di questo essere irreale:
19 Novembre 2009
«Il 2009 è
anche il primo anno di governo globale, con la creazione del G20 nel bel
mezzo della crisi finanziaria globale. La Conferenza sul Clima di
Copenaghen sarà un altro passo avanti verso il governo globale del
nostro pianeta», frase testuale detta nel suo primo discorso ufficiale,
dopo l'insediamento. [Leggi].
11 Novembre 2010
«Gli Stati
Nazionali Sono Morti»: il Capo dell'UE afferma che la convinzione che i
paesi possano stare da soli è una "menzogna e un'illusione" - [Leggi].
11 Novembre 2011
«Questo Paese
ha bisogno di riforme, non di elezioni», riferendosi all'Italia durante
l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto universitario
europeo, a Fiesole. Chi è costui per dire agli italiani quando è il
momento delle lezioni o delle riforme? Herman Van Rompuy? Mario Monti,
che nemmeno è stato eletto dagli italiani, ed è Presidente del Consiglio
dei Ministri della Repubblica Italiana? Chi decide quanto tempo deve
rimanere in carica? Chi decide quando votare?
Durante il discorso di Van Rompuy,
è andata in scena un pacifica e organizzata contestazione da parte di
decine di studenti "indignati", anche dell'Istituto universitario
europeo. Dieci ragazzi hanno esibito cartelli con la domanda
«democracy?». In un paio di passaggi del discorso di Van Rompuy, gli
studenti, e tra loro anche alcuni ricercatori, hanno riso e commentato
ad alta voce (E meno male..!). [Leggi].
24 Maggio 2012
«Noi vogliamo
che la Grecia rimanga nell'Euro», in una dichiarazione informale dopo un
simpatico banchetto offerto gentilmente dai cittadini europei ai membri
del Consiglio. Come mai lo spettinato non si è posto il problema di
cosa vogliono i cittadini della Repubblica Ellenica? [Leggi].
28 Giugno 2012
«Siamo seri,
stiamo facendo cose serie»: il presidente della Ue Herman Van Rompuy,
secondo quanto si apprende, ha "gelato" le aspettative di leader e
cronisti che avevano chiesto di vedere Italia-Germania, facendo una
pausa nei lavori del vertice Ue e sintonizzando i maxischermi della sala
stampa sulla partita.
Proprio nella
sala stampa la vendita della birra del vertice Ue è stata vietata a
partire dalle 21. «Per tassativo ordine della direzione», hanno spiegato
gli addetti al bancone. Normalmente gli alcolici sono serviti, durante i
consigli europei, fra le 19 e le 23. «Ma oggi fa caldo, c’è la partita»
e si vuole evitare di surriscaldare l’atmosfera. [Non sono un
appassionato di calcio, ma il rigore e il grigiore di questo uomo mi
inquietano... stiamo facendo cose serie, non come voi stronzi inutili!].
[Leggi].
Ma chi è il Hermann, il Burocrate spettinato?
La decisione di
nominare presidente permanete della nuova Unione europea disegnata dal
Trattato di Lisbona il belga Herman Van Rompuy - membro del partito dei
Cristiani Democratici Fiamminghi e appassionato di poesia giapponese - è
stata presa la sera del 12 novembre in una cena a porte chiuse nel
Castello di Hertoginnedal, alle porte di Bruxelles.
A organizzare
la cena, cui ha parteciapto lo stesso Van Rompuy, il famoso Bilderberg
Club: il più potente, riservato e discusso organo decisionale privato
del mondo che dal 1954 riunisce i vertici politici, finanziari,
industriali, militari e mediatici dei paesi occidentali.
Secondo la
indiscrezioni apparse sulla stampa belga, in particolare sul quotidiano
De Tijd (poi riprese anche dal Times di Londra), durante la cena il
futuro presidente europeo ha dichiarato che una volta in carica si
sarebbe fatto promotore di una tassa europea, compresa una tassa sui
voli aerei, una tassa sui carburanti e l'IVA europea, così da formare un
unico canone che andrà direttamente nelle casse di Bruxelles.
Proprio nel
Castello di Hertoginnedal, di proprietà della famiglia reale belga e in
passato sede di un antico priorato religioso femminile, nel 1956 si
tennero i primi negoziati per la creazione della Cee e dell'Euratom,
embrioni dell'odierna Unione europea. «Dobbiamo prendere in seria
considerazione la possibilità di raccogliere le imposte a livello
europeo, e per la prima volta i grandi paesi dell'UE sono disponibili ad
una cosa simile», ha detto Van Rompuy, secondo quanto scrive il
giornale olandese, DeTüd.
Van Rompuy, nonostante il suo apparente basso profilo, è da tempo un frequentatore sia del Bilderberg Club che della Commissione Trilaterale,
altro potente organismo sovranazionale fondato e presieduto da David
Rockefeller (di cui è componente anche Mario Monti) Secondo un articolo
del DeTüd, Van Rompuy ha avuto colloqui con il Presidente del Gruppo
Bilderberg, Etienne Davignon, che all'inizio di quest'anno si è vantato
nel giornale EU Observor che il Gruppo Bilderberg è stato all'origine
della creazione della moneta unica europea, l'Euro, negli anni 50.
Fonte: http://terrarealtime.blogspot.it/2013/05/il-bilderberg-club-dietro-la-nomina-di.html
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