Roma, nasconde il cadavere del padre per prendere 1.400€ di pensione
Teneva nascosto il cadavere del padre, murandolo in una stanza, per continuare a riscuotere la sua pensione. Un genitore che da morto gli 'fruttavà 1.400 euro al mese. È durato due anni l'orrore nascosto tra le pareti di una casa a Subiaco, vicino Roma, dove un disoccupato
di 44 anni aveva occultato il corpo del padre, in passato tipografo del
Vaticano, per continuare ad incassare la sua pensione. A
scoprirlo sono stati i carabinieri di Tivoli e Subiaco, durante una
serie di controlli antidroga. Il 44/enne, che aveva precedenti per
stupefacenti e problemi di droga, fino a quattro o cinque anni fa aveva
abitato con il padre in zona San Pietro a Roma, vista la professione del
padre. Poi si erano trasferiti in una casetta a due piani nella
contrada La Maina, a pochi chilometri dalla Capitale. A 83 anni,
nell'agosto del 2011, il padre è morto. Ma il 44/enne, senza lavoro e
tormentato dalla dipendenza dalla droga, non accettava l'idea di poter
finire sul lastrico. E allora ha deciso di fingere, per l'Inps, che il
padre continuasse a vivere. Agli altri avrebbe detto che il padre era
molto malato.
IL CADAVERE Ha avvolto il cadavere con del nastro adesivo, come se fosse una mummia. Poi ha adagiato il corpo seduto, vicino ad una parete della camera da letto al secondo piano, su una specie di mansarda, e l'ha murato con mattoni e cemento creando una sorta di doppio muro a forma di 'L'. Ma la stanza doveva essere chiusa ermeticamente e non avrebbe dovuto uscire neppure uno spiffero, per questo ha sigillato la porta con del silicone. E ogni sera il 44/enne riposava in un'altra camera da letto proprio di fronte a quella sorta di tomba nascosta, che aveva creato pur di riuscire ancora ad incassare 1.400 euro al mese. Quando oggi i carabinieri sono entrati in casa sua per un controllo, l'uomo ha cercato di mettere in scena il solito copione. «Sta riposando, è malato, non bisogna disturbarlo», diceva ai militari insospettiti. Dopo qualche minuto ha ceduto e ha confessato in lacrime. Sulla mansarda, al piano di sopra, il padre era avvolto nel nastro adesivo e murato da almeno un paio d'anni. L'uomo è stato fermato ed è indagato per occultamento di cadavere, ma l'ipotesi di un omicidio non è ancora del tutto escluso. Quando sono stati contattati dai carabinieri, i due fratelli del 44/enne erano sotto choc. Pare che da tempo non avessero più rapporti con il padre ed il fratello. Tra di loro forse non correva buon sangue. Ora si aspettano gli esiti dall'autopsia sul corpo del pensionato, per stabilire le cause della sua morte e capire se, ad essere nascosto, ci sia stato anche un gesto violento.
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IL CADAVERE Ha avvolto il cadavere con del nastro adesivo, come se fosse una mummia. Poi ha adagiato il corpo seduto, vicino ad una parete della camera da letto al secondo piano, su una specie di mansarda, e l'ha murato con mattoni e cemento creando una sorta di doppio muro a forma di 'L'. Ma la stanza doveva essere chiusa ermeticamente e non avrebbe dovuto uscire neppure uno spiffero, per questo ha sigillato la porta con del silicone. E ogni sera il 44/enne riposava in un'altra camera da letto proprio di fronte a quella sorta di tomba nascosta, che aveva creato pur di riuscire ancora ad incassare 1.400 euro al mese. Quando oggi i carabinieri sono entrati in casa sua per un controllo, l'uomo ha cercato di mettere in scena il solito copione. «Sta riposando, è malato, non bisogna disturbarlo», diceva ai militari insospettiti. Dopo qualche minuto ha ceduto e ha confessato in lacrime. Sulla mansarda, al piano di sopra, il padre era avvolto nel nastro adesivo e murato da almeno un paio d'anni. L'uomo è stato fermato ed è indagato per occultamento di cadavere, ma l'ipotesi di un omicidio non è ancora del tutto escluso. Quando sono stati contattati dai carabinieri, i due fratelli del 44/enne erano sotto choc. Pare che da tempo non avessero più rapporti con il padre ed il fratello. Tra di loro forse non correva buon sangue. Ora si aspettano gli esiti dall'autopsia sul corpo del pensionato, per stabilire le cause della sua morte e capire se, ad essere nascosto, ci sia stato anche un gesto violento.
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