Marra: Il pernicioso accordo di Berluschino con Letta (parte peggiore del PD), e il ramo che sta per spezzarsi da sé..
Non
che Bersani mi entusiami, ma in lui una qualche buona fede c'è, perché è
semplicemente vittima degli equivoci che il regime bancario ha
iniettato nella società e nella sinistra fin dai tempi del PCI.
Equivoci tipo l'idea che bisogni far pagare il massimo delle tasse (specie poi ai 'ricchi': razza peraltro in via di estinzione), o che bisogni, per ottenerlo, abolire il contante: tutte cose errate perché invece le tasse sono solo frutto del signoraggio, e diverrà possibile abolirle – con grande vantaggio innanzitutto dei più poveri – non appena verranno nazionalizzate le banche centrali.
In Letta invece (Franceschini è solo un apripista) buona fede non ce n'è.
I Letta sono infatti (sia lo zio che il nipote) membri del comitato esecutivo dell'Aspen Istitute: un'organizzazione parallela al Bilderberg, alla Trilatere, e alle altre di matrice bancaria che stanno indebitando il mondo.
Mettere il paese in mano alla parte del PD capitanata da Letta è in sostanza come rieleggere Monti Presidente del Consiglio.
Anzi, poiché nelle organizzazioni come l'Aspen conta solo il volere del potere bancario (né i 'membri' né i 'capi' contano nulla), è certo che anche questa soluzione è stata decisa da quello stesso contesto bancario di cui i Letta sono solo banali esecutori materiali, così come l'elezione di Monti è stata decisa in una riunione del Bilderberg.
Quanto a Berluschino e ai suoi — fermo restando che i Letta obbediscono molto più all'Aspen (al potere bancario) che non a Berluschino o ai partiti ai quali l'Aspen indica loro di aderire o simpatizzare — è notorio che per Berluschino l'abbraccio con il PD è una questione di vita o di morte (ma sarà eliminato ugualmente), mentre per i suoi è una questione di evitare la restituzione senza preamboli alla condizione di cittadini privati, che è sempre stata la sola che abbiano meritato.
Ciò premesso (tutte cose invero ovvie), quello che non dice nessuno è che trovare formule di governo non basta, perché comunque questi governucci non riuscirebbero a fare nulla che importi al paese.
Come mai di questo non parlano? Semplice: perché l'unico modo per uscire dalla crisi è affrontare il potere bancario e, se lo fanno, da un lato si ritrovano a dover spiegare alla gente perché non lo hanno fatto prima, e dall'altro tagliano il ramo sul quale sono seduti.
Cose se ne esce? Ancora più semplice: quel ramo, che lo si tagli o no, sta per spezzarsi da sé..
7.4.2013
Alfonso Luigi Marra
Equivoci tipo l'idea che bisogni far pagare il massimo delle tasse (specie poi ai 'ricchi': razza peraltro in via di estinzione), o che bisogni, per ottenerlo, abolire il contante: tutte cose errate perché invece le tasse sono solo frutto del signoraggio, e diverrà possibile abolirle – con grande vantaggio innanzitutto dei più poveri – non appena verranno nazionalizzate le banche centrali.
In Letta invece (Franceschini è solo un apripista) buona fede non ce n'è.
I Letta sono infatti (sia lo zio che il nipote) membri del comitato esecutivo dell'Aspen Istitute: un'organizzazione parallela al Bilderberg, alla Trilatere, e alle altre di matrice bancaria che stanno indebitando il mondo.
Mettere il paese in mano alla parte del PD capitanata da Letta è in sostanza come rieleggere Monti Presidente del Consiglio.
Anzi, poiché nelle organizzazioni come l'Aspen conta solo il volere del potere bancario (né i 'membri' né i 'capi' contano nulla), è certo che anche questa soluzione è stata decisa da quello stesso contesto bancario di cui i Letta sono solo banali esecutori materiali, così come l'elezione di Monti è stata decisa in una riunione del Bilderberg.
Quanto a Berluschino e ai suoi — fermo restando che i Letta obbediscono molto più all'Aspen (al potere bancario) che non a Berluschino o ai partiti ai quali l'Aspen indica loro di aderire o simpatizzare — è notorio che per Berluschino l'abbraccio con il PD è una questione di vita o di morte (ma sarà eliminato ugualmente), mentre per i suoi è una questione di evitare la restituzione senza preamboli alla condizione di cittadini privati, che è sempre stata la sola che abbiano meritato.
Ciò premesso (tutte cose invero ovvie), quello che non dice nessuno è che trovare formule di governo non basta, perché comunque questi governucci non riuscirebbero a fare nulla che importi al paese.
Come mai di questo non parlano? Semplice: perché l'unico modo per uscire dalla crisi è affrontare il potere bancario e, se lo fanno, da un lato si ritrovano a dover spiegare alla gente perché non lo hanno fatto prima, e dall'altro tagliano il ramo sul quale sono seduti.
Cose se ne esce? Ancora più semplice: quel ramo, che lo si tagli o no, sta per spezzarsi da sé..
7.4.2013
Alfonso Luigi Marra
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