Magdi Cristiano (e non più cattolico) Allam
IL FATTO – Sono trascorsi cinque anni da quando, il 22 marzo 2008, Magdi Allam ha ricevuto battesimo, cresima ed eucaristica da Benedetto XVI, formalizzando così la sua apostasia dall’Islam e assumendo il nome di Cristiano. Il 25 marzo 2013 invece, a sorpresa, abbandona il cattolicesimo. Le motivazioni di tale allontanamento sono numerose, minuziosamente elencate in un articolo su Il Giornale. Per cominciare, Allam parla di papalatria, ossia l’eccessiva personalizzazione del cattolicesimo, i cui umori dipendono da una persona piuttosto che dalla dottrina.
«L’eccessiva euforia per Francesco che ha rapidamente archiviato Benedetto XVI» è stato ciò che lo ha portato a fare un passo indietro. Ma è soprattutto la constatazione che «la Chiesa è fisiologicamente relativista» è stata la motivazione primaria. In particolare le diverse aperture dei papi ad un dialogo interreligioso sono state viste da Allam come un segno di debolezza. «È una autentica follia suicida il fatto che Giovanni Paolo II si spinse fino a baciare il Corano il 14 maggio 1999, che Benedetto XVI pose la mano sul Corano pregando in direzione della Mecca all’interno della Moschea Blu di Istanbul il 30 novembre 2006, mentre Francesco ha esordito esaltando i musulmani “che adorano Dio unico, vivente e misericordioso”».
.
ALLAM ACCUSA – Giornalista e parlamentare europeo, Allam si è sempre opposto all’Islam. Ha più volte dichiarato di seguire alla lettera il precetto ama il peccatore, odia il peccato, dicendo di amare gli immigrati e i musulmani «come persone» ma di odiare «il multiculturalismo come ideologia e l’Islam come religione», considerata questa «fisiologicamente violenta e storicamente conflittuale». Una dichiarazione forte, soprattutto considerati i cinquantasei anni che Allam ha trascorso da musulmano.
Da tenere in considerazione anche la sua condanna alle associazioni islamiche in Italia e in Europa, e soprattutto la sua forte opposizione alla costruzione delle moschee in territorio cristiano. L’accusa sarebbe il finanziamento a gruppi terroristici islamici. Non mancano attacchi anche alle macellerie islamiche che, insieme ai gestori delle moschee, formerebbero quella che Allam definisce una «mafia economico-religiosa».
Magdi Cristiano Allam, dunque, rivendica per l’Europa una cultura forte, identitaria, con salde radici cristiane. Non a caso Benedetto XVI è stato elogiato «per la sua maestria nel porre il legame indissolubile tra fede e ragione come fondamento dell’autentica religione». Ma la figura forte e autoritaria del papa emerito, accusatore della dittatura del relativismo e difensore dei valori non negoziabili, è stata incrinata dalle suedimissioni: un segno di debolezza non perdonabile per Allam, gesto che si è rivelato fatale per la sua conversione al cattolicesimo.
.
MULTICULTURALITÁ E MULTICULTURALISMO – Stanco delle posizioni moderate del Partito Popolare Europeo (PPE), e non digerendo la presenza del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP), gruppo islamico-conservatore turco, Allam confluisce nel dicembre 2011 con il suo partito Io amo l’Italia nell’euroscettico Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (EFD), in compagnia di diversi partiti nazionalisti e indipendentisti, tra cui l’italiana Lega Nord. «Sono contrario al globalismo che porta all’apertura incondizionata delle frontiere nazionali sulla base del principio che l’insieme dell’umanità deve concepirsi come fratelli e sorelle»; «l’Europa finirà per essere sottomessa all’Islam se non avrà la lucidità e il coraggio di denunciare l’incompatibilità dell’Islam con la nostra civiltà»; «in Italia dobbiamo innanzitutto garantire il bene degli italiani»: queste alcune dichiarazioni di Allam.
Eppure non si reputa contrario alla multiculturalità, ritenuta da lui una realtà che può permettere di arricchire la società, aiutandola a confrontarsi con l’altro. E’ contrario, come si è detto, al multiculturalismo, considerato una ideologia disgregante per la societàperché «immagina di poter governare la pluralità etnica, confessionale, culturale, giuridica e linguistica senza un comune collante valoriale e identitario». Ma adesso, da cristiano non cattolico, senza più l’aiuto di una guida spirituale, dovrà “combattere” da solo il multiculturalismo come ideologia e l’Islam come religione.
Dinnanzi al suo atteggiamento sembrano riecheggiare le parole di John Locke che, nel 1685, a proposito dell’intolleranza dei sovrani nei confronti delle altre confessioni, e commentando i divieti di celebrazione pubblica di questi culti, scrisse: «Perché il magistrato non deve volere queste riunioni? […] Forse che la loro dottrina è più falsa, il loro culto più turpe o la loro concordia più pericolosa in una riunione pubblica che nelle case private? […] Chi ha una religione diversa da quella del magistrato tanto più penserà di doversi adoperare per la pace dello Stato, quanto migliore sarà la condizione di cui gode nello Stato, rispetto a quella in cui per lo più vede vivere gli altri negli altri Stati».
.
Giacomo Maria Arrigo
Fonte: http://dailystorm.it/2013/04/18/magdi-cristiano-e-non-piu-cattolico-allam/
Commenti