Francia: vietata libertà di espressione a 67 giovani. Arrestati perché manifestavano a favore della famiglia.
Di Maria Chiara Prete
Il 23 aprile 2013 l’Assemblea
Nazionale francese ha dato il si definitivo alla legge sui matrimoni
gay e sulle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso.
La Francia, nei giorni e nei mesi precedenti, aveva espresso il suo dissenso portando in piazza decine di migliaia di persone (riguardo a una manifestazione di gennaio si parla di 800.000 persone) ma, nonostante questa opposizione cosi forte, il decreto legge è stato accettato. Gli omosessuali saranno liberi di sposarsi e liberi di adottare bambini.
La Francia, nei giorni e nei mesi precedenti, aveva espresso il suo dissenso portando in piazza decine di migliaia di persone (riguardo a una manifestazione di gennaio si parla di 800.000 persone) ma, nonostante questa opposizione cosi forte, il decreto legge è stato accettato. Gli omosessuali saranno liberi di sposarsi e liberi di adottare bambini.
La libertà, una delle parole del
famoso motto repubblicano francese, è stata paradossalmente infranta
da un accaduto, verificatosi il 14 aprile 2013, che non ha
minimamente interessato i mass-media. In piazza Edouard Herriot,
famosa per essere il punto di ritrovo e di protesta di numerose
manifestazioni, si trovavano 67 giovani e un senatore che avevano
deciso di dire “no” alla legge sedendosi in totale silenzio
vicino al Parlamento francese. La polizia, avendoli notati, è subito
intervenuta in maniera brusca e i 67 giovani sono stati dichiarati in
stato di prigionia e costretti a rimanere all’interno di celle
piccolissime per 17 ore. “Hanno cercato di intimidirci,
trattandoci male e infrangendo la legge. Lo Stato fino ad ora ha
scelto sistematicamente di farci sparire e farci tacere” Parole
di David van Hemelryck, uno dei giovani arrestati che, visibilmente
demoralizzato, racconta quanto accaduto sottolineando che la
democrazia e la libertà di espressione sono di nuovo minacciati. Il
senatore francese parla di repressione politica: “I giovani sono
stati arrestati sotto i miei occhi nonostante fossero calmi e
pacifici”.
Dov’è finita la libertà di espressione francese? Perché arrestare 67 giovani che, pacificamente, manifestano a favore della famiglia naturale difendendo le proprie opinioni? Perché un padre si deve sentire in pericolo se porta una felpa che ritrae il simbolo della famiglia? Quest’ultima domanda si riferisce ad un caso successo qualche tempo fa. Franck Talleu è stato fermato e multato mentre passeggiava con i suoi figli solo perché portava una felpa con il disegno di una famiglia. Il suo gesto è stato cosi classificato “Tenuta contraria ai buoni costumi”.
E’ chiaro che, dopo questi due
episodi gravissimi, si sta procedendo verso l’emarginazione della
famiglia naturale. Alla faccia della libertà, dei diritti e della
non-violenza.
Se un padre viene multato perchè passeggia con la felpa di “Manif pour tous”, se 67 persone che manifestano, in silenzio totale, a difesa della famiglia naturale che garantisce l’esistenza del genere umano vengono arrestate…beh, tirate voi le conclusioni.
Se un padre viene multato perchè passeggia con la felpa di “Manif pour tous”, se 67 persone che manifestano, in silenzio totale, a difesa della famiglia naturale che garantisce l’esistenza del genere umano vengono arrestate…beh, tirate voi le conclusioni.
Maria Chiara Prete per nocensura.com - blog
PS: le opinioni espresse nell'articolo non sono necessariamente quelle di tutto lo staff di nocensura.com
Commenti