La Kirchner attacca il capo della comunità ebraica di Buenos Aires

Di Shlomo Papirblat
Haaretz (via Global Research) Traduzione di Roberta Papaleo - comedonchisciotte.org

La presidentessa dell'Argentina insinua che il leader della comunità ebraica sia legato a un'agenzia di spionaggio estera

La presidentessa argentina, Cristina Fernandez de Kirchner ha attaccato pubblicamente il capo della comunità ebraica di Buenos Aires, insinuando che fosse in contatto con una “agenzia di spionaggio estera, che sa di un nuovo attacco terroristico pensato contro l’Argentina”. 

Guillermo Borger, presidente del centro ebraico di Buenos Aires presso l’AMIA [Associazione Mutua Israelita Argentina, n.d.t.] ha dichiarato che l’accordo tra Iran e Argentina per la creazione di un comitato d’investigazione sull’attentato al centro ebraico del 1994 “darà via libera ad un nuovo attentato nel Paese”. Nel 1992 ci fu un attentato con bombe all’ambasciata d’Israele a Buenos Aires. 

“Questo patto viene visto da alcuni come un passo avanti. Potrebbe essere un passo verso il baratro. Permetterà un terzo attacco davvero fatale”, ha avvertito Borger. Lo scontro tra Borger e la Fernzandez ha raggiunto l’apice sabato, quanto la presidentessa ha usato la televisione nazionale e Twitter per difendere l’accordo. 

“Mi sono preoccupata nel leggere le dichiarazioni di Guillermo Borger, presidente dell’AMIA, in merito all’accordo con l’Iran. Cosa sa per poter dire cose tanto terribili?”, ha scritto la Fernandez su Twitter. “Se esistesse un attacco pianificato in relazione al patto con l’Iran, chi è la mente e chi il braccio?” 


I commenti della Fernandez sembravano accusare Borger di essere in contatto con organi di spionaggio all’estero che gli passano informazioni, secondo quando detto da un membro della comunità ebraica di Buenos Aires ad Haaretz domenica. 

Il Senato argentino sarà la prima camera legislativa a discutere il memorandum d’intesa, firmato con l’Iran il 27 gennaio, sulle bombe all’AMIA del 1994, attentato nel quale rimasero uccise 85 persone e feriti a centinaia. La Fernandez riunirà il Congresso argentino il 28 febbraio per una sessione speciale sull’accordo, che potrebbe creare una “vera commissione” che permetta ai giudici di interrogare i sospetti iraniani a Teheran. 

Borger ora obietta fortemente sull’accordo, nonostante abbia espresso di esserne soddisfatto dopo un incontro alla sede dell’AMIA con il ministro degli esteri Hector Timerman il 29 gennaio. All’incontro erano presenti altri leader ebrei e le famiglie delle vittime. 

Quando venne annunciato il memorandum, Borger dichiarò che si opponeva in quanto “non ci fidiamo dell’Iran”.

Israele e gli Stati Uniti si sono opposti agli incontri tra Argentina ed Iran, nonché all’accordo bilaterale. 

Fonte: http://www.globalresearch.ca/argentinas-president-accuses-her-countrys-zionist-lobby-of-plotting-against-buenos-aires/5324124 - Tratto e Tradotto per Comedonchisciotte.org a cura di Roberta Papaleo

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