Nel Lazio "Democrazia Atea" candida un satanista dei "bambini di Satana"
Lazio2, metti in lista il satanista. Spunta Dimitri, “bambini di Satana”
IL CASO. Al numero 7 del partito Democrazia Atea, guidato dalla scienziata Margherita Hack compare il nome di Marco Dimitri, leader del gruppo “satanista razionalista”, in carcere “preventivo” per 400 giorni e poi assolto perché il fatto non sussiste e risarcito per ingiusta detenzione. Il segretario del partito: “Dimitri è uscito completamente pulito da ogni procedimento giudiziario”. L'ira del circolo cattolico Cristus Rex che organizza gruppi di preghiera e chiede al Vaticano di intervenire
Lunedì, 4 febbraio 2013
Metti in lista il satanista. E' il fattore che mancava a queste pirotecniche elezioni politiche. Nella circoscrizione elettorale Lazio 2, al numero sette del partito Democrazia Atea (DA) compare il nome del "satanista" Marco Dimitri. Fino a qui nulla di eccessivamente strano, setacciando le liste elettorali salta fuori un campionario di varia umanità, si può trovare di tutto.
L'anomalia balza agli occhi, perché il capolista è la scienziata Margherita Hack. Una donna che nella sua vita si occupa di scienza, un'astrofisica di valore internazionale. Una scienziata alla quale non si può parlare di paradiso, ma neanche di inferno. Dimitri (che si definisce "satanista razionalista") è quanto di più lontano possa esserci dalla Hack, visto che presiede un'associazione culturale (così la definisce) che si chiama "i bambini di Satana".
L'anomalia balza agli occhi, perché il capolista è la scienziata Margherita Hack. Una donna che nella sua vita si occupa di scienza, un'astrofisica di valore internazionale. Una scienziata alla quale non si può parlare di paradiso, ma neanche di inferno. Dimitri (che si definisce "satanista razionalista") è quanto di più lontano possa esserci dalla Hack, visto che presiede un'associazione culturale (così la definisce) che si chiama "i bambini di Satana".
E' stato al centro di una lunghissima e intricata vicenda giudiziaria, che lo ha visto imputato per il reato di violenza sessuale. Tutte le accuse contro Dimitri si sono rivelate una bolla di sapone (è stato assolto con la motivazione "il fatto non sussiste", dopo quattrocento giorni di carcere) e addirittura risarcito per ingiusta detenzione. "L'unica cosa infernale, è quello che ho ingiustamente subito", scrive sul suo sito. Chiesti lumi a Ivan Visentini, anche lui candidato e responsabile della segreteria del Partito risponde: "Dimitri è uscito completamente pulito da ogni procedimento giudiziario. E' un cittadino qualunque quindi ha tutto il diritto di presentarsi alle elezioni". Anche perché diversamente non avrebbe potuto candidarsi”.
Continua Visentini: “Democrazia Atea ha un programma in sessantasei punti sul suo sito (il motto che troneggia sulla pagina web è "liberi di credere e di non credere"), conditio sine qua non per essere ammessi nella lista era l'assenza di qualsiasi procedimento penale; e poi l'aver effettuato lo "sbattezzo", il procedimento che annulla il battesimo ricevuto da Santa romana Chiesa". Margherita Hack, poi, è a conoscenza della candidatura di Dimitri, che è stata da lei approvata dopo essere stata vagliata anche dal nostro segretario, l'Avvocato Carla Corsetti. Nulla di strano quindi", conclude.
Non la pensa allo stesso modo Matteo Castagna, portavoce del circolo cattolico Christus Rex che commenta amaramente: "Nello stato laico accade anche questo" e chiede l'esclusione della lista dalle elezioni politiche. Nel frattempo organizza gruppi di preghiera e incita il Vaticano ad una reazione.Cancellare Marco Dimitri dalle elezioni, è decisamente eccessivo e al momento impossibile. Visentini ha rimarcato nell'intervista la difficoltà di avere spazi sui media: "Ci snobbano". A noi la scelta del candidato Dimitri, sembra una iniziativa propagandistica della serie "purché se ne parli".
Ma è leggermete inquietante che il primo uomo a codificare tale strategia come fondamentale nella lotta per lo scranno elettorale, sia stato un celeberrimo politico italiano soprannominato, guardacaso, Belzebù.
Fonte: http://affaritaliani.libero.it/roma/lazio2-metti-in-lista-il-satanista-spunta-dimitri-bambini-di-satana-04022013.html
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Satanismo razionalista [modifica]
Per approfondire, vedi le voci Satanismo di LaVey e Chiesa di Satana.
Il "Satanismo razionalista" nasce nella seconda metà del XX secolo per opera del suo fondatore Anton S. LaVey, che, attraverso La Bibbia Satanica, tentò di dare un fondamento razionale e compiuto al satanismo. LaVey fondò la Chiesa di Satana. Il "Satanismo razionalista" è concepito in chiave estremamente materialista, edonista, anticristiana ed umanista: i suoi aderenti, pur non credendo in alcuna divinità, adottano il nome "Satana" - considerato il ribelle contro il Dio cristiano e, dunque, come una figura emblematica di ribellione contro il sistema di valori cristiani - in contrapposizione alla dottrina cristiana, che ritengono oscurantista in quanto mortificherebbe l'uomo, togliendogli ogni valore. Essi propongono una visione antropocentrica della realtà.
http://it.wikipedia.org/wiki/Satanismo#Satanismo_razionalista
Si tratta quindi più di una "filosofia" che di una religione, il che rende il signor Dimitri perfetto per la lista della esimia dottoressa Hack, altro che distante. Questo articolo, come le accuse infondate di cui è stato oggetto il signor Dimitri in passato, sono la prova del pregiudizio e della superficialità con cui si affronta il satanismo, la laicità e la libertà di pensiero. Buona fortuna.