Francesca Salvador da Santoro parla di sovranità monetaria e spiazza tutti
Francesca se ne sta là, appollaiata sul trespolo sfigato di Servizio Pubblico, diventando una sorpresa bella e vera dell’evento televisivo dell’anno. Francesca di cognome fa Salvador, vive e lavora a Vittorio Veneto, provincia di Treviso. In quella che un tempo era la parte più ricca e produttiva del paese. Se ne sta lì, in attesa, mentre Santoro e Berlusconi giocano ad intrecciare i rispettivi cateteri lunghi una trentina d’anni di pantomima collettiva e milionaria; Travaglio fa il Travaglio. Berlusconi il Berlusconi. Le due Santoro’s Angel giocano a fare le giornaliste all’americana, confermando quanto sia rara la coscienza di sé in una donna che si crede intelligente.
Mi si perdoni la battuta maschilista, ma serve ad introdurre Francesca. L’imprenditrice veneta che, dopo un’ora e quaranta da spettatrice di un grottesco processo del Lunedì applicato alla politica, viene chiamata in causa: per il Biscardi in questione il suo intervento dovrebbe infastidire Berlusconi. Sì, lo spiazza. Ma in verità infastidisce tutto e tutti, gettando ospiti, spettatori e ascoltatori sul cemento duro della responsabilità. E Francesca dice una cosa santa, bella, enorme, magnifica: “E’ una questione di volontà politica”. Volontà politica. Per cosa? Per tornare liberi. Padroni a casa nostra. Padroni della nostra moneta. Per strapparla ai banchieri privati che oggi strozzano e, letteralmente, uccidono la nostra economia.
Francesca è tranquilla e brava. Non si perde in fregnacce su Germania e Merkel. Va al cuore del problema. “Signor Berlusconi, lei sapeva che Mario Monti era un uomo della Trilateral e della Goldman Sachs”. Sì, l’uomo dell’amministrazione controllata dell’azienda Italia. Berlusconi trasecola, ma si agitano un po’ tutti. Anche a casa. Fa male sentirsi dare degli schiavi. La risposta, ovviamente, è la canonica: la Bce deve diventare banche garante. Francesca non si scompone, sorride: ha capito che senza una chiara volontà politica il banchiere non rinuncerà al controllo sistematico sull’economia italiana. Continuerà a privarla di liquidità, le farà licenziare i suoi collaboratori, la obbligherà a chiedere un prestito per pagare l’Imu su casa e capannoni. Fino a quando non sarà costretta a perdere tutto.
Francesca questo non lo vuole. Vuole altro. Se ne frega dell’Euro, della libertà e della pace che l’Ue garantirebbe dal dopoguerra ad oggi: la sviolinata liberale del Cav e Santoro non la tocca. Lei ha coscienza di sé, sa chi è il suo nemico. Fuori dall’Euro. Ora. Sovranità monetaria. Ora. Immissione di liquidità a sostegno del lavoro e delle nuove generazioni. Ora. Non è più tempo di cateteri. E’ tempo di politica. Noi stiamo con Francesca Salvador. La sorpresa più bella e vera della trasmissione dell’anno.
Fonte: http://www.barbadillo.it/francesca-salvador-limprenditrice-sovranista-che-spiazza-santoro-e-il-cavaliere
Commenti
Mi raccomando non citiamo mai MMT, il movimento democrazia MMT e Paolo Barnard.
Ieri sera da Santoro.
http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=543
Angelo
Ma allora è stato detto chi è Monti:
Francesca lo ha detto da Santoro,
perché ciò non incuriosisce gli scettici?
Perché non basta per mandarli tutti via quei personaggi equivoci?
Ciò che ha detto Francesca Salvador è pura verità, non pretendo sia compreso da un popolo che... ahimè, meglio lasciar perdere.
A barnard preferisco Giacinto Auriti e Beppe Grillo o chiunque abbia seri interessi a cambiare sto paese, comunque sia non serve certo aver fatto indigestione con un trattato
di Keynes per capire quando va bene o male! Se un popolo deve chiedere il permesso (sotto ricatto) per monetizzare il proprio mercato-nazione-paese, non è più un popolo che vive in un paese democratico, non vedrà mai il benessere
che può dare una sana economia perché non ci sarà più uno stato indipendente ma un gruppo di
""tecnocrati-liquidatori".