Lo Spread, questo sconosciuto…
Di Andrea Cavalleri I giornali stanno riempiendo la testa e la bocca della gente con un termine inglese, che fino a poco tempo fa non era mai stato usato in politica, lo “spread”. Brutta cosa i termini inglesi, soprattutto quando sono usati per evitare di spiegare alla gente come stanno davvero le cose. Allora ricapitoliamo brevemente il significato della parola, affinché sia chiaro a tutti di cosa si tratta. “Spread”, nel linguaggio finanziario inglese, significa “oscillazione” o “scarto” ed è comunemente usato per indicare la differenza tra il tasso di interesse che la banca paga per ottenere del denaro e l’interesse che essa applica quando lo presta. Ad esempio, se io vado a contrarre un mutuo, la banca mi dirà che applica uno spread del 1,5% per mostrarmi che non percepisce un interesse troppo elevato. Se il tasso di sconto (cioè l’interesse ufficiale applicato dalla Banca Centrale, che rappresenta il costo base del denaro) fosse del 2%, la mia banca mi erogherebbe un pre