Tutti pensano ai piccoli sprechi e nessuno vede quelli immensi

La fotografia, che circolava qualche giorno fa su Facebook, ritrae la protesta dei disabili: una protesta giusta e sacrosanta.

Occhio al manifesto stampato dagli organizzatori:

Considerazioni senza dubbio giuste, condivise da larghissima parte dei cittadini.

Quello che vogliamo evidenziare - senza nessuna polemica nei confronti degli organizzatori della manifestazione - è come l'attenzione dei cittadini, e di conseguenza delle associazioni, dei blogger, etc. - quando si parla di sprechi di soldi l'attenzione sia costantemente rivolta alla politica: sia come "costi della politica", che come "sprechi e ruberie".

Alla base di tutti i mali sembra esserci la politica: che andrebbe senza dubbio riformata e razionalizzata, ma più per una questione di rispetto dei cittadini che per un reale risparmio: i costi della politica se paragonati al bilancio nazionale sono poca cosa: noccioline rispetto agli "sforzi" (sovraumani) che ci chiede (impone) l'Unione Europea dei nominati. Guarda il grafico

I costi della politica sono noccioline anche dinnanzi al costo di questo sistema monetario basato sul debito pubblico che è il risultato (o meglio la conseguenza) della mancanza di sovranità nazionale, e non dagli sprechi della politica, come credono molti. Per finanziare i vari sprechi e ruberie i politici negli anni hanno aumentato la pressione fiscale, varato manovre finanziarie, ma non sono gli sprechi i responsabili del debito pubblico, conseguenza di un sistema monetario basato sul debito che persino il Presidente dell'UE, il tedesco ha definito "la più grande truffa mai ordita a danno dell'umanità".

Le cifre parlano chiaro: a titolo di interessi (che siamo costretti a pagare in quanto lo Stato non stampa moneta ma se la fa prestare dalle banche) abbiamo corrisposto una cifra quasi pari al debito stesso.

Come spiega Magdi Allam, che definisce una "Fabbrica del Debito" la BCE, il problema non è il debito, ma la mancanza di sovranità monetaria: che negli ultimi tempi ci ha costretto a pagare un tasso di interessi sui titoli di stato del 6-7%, mentre il Giappone, che ha un debito pubblico molto più alto, (L'Italia è attualmente al 126% del PIL mentre il Giappone ha superato il 230%) non è in crisi a causa del debito in quanto corrisponde un interesse sui titoli vicino allo zero;  tuttavia è bene ricordare che una nazione che ha la sovranità monetaria non paga nessun interesse: ed è assurdo che le nazioni emettano titoli e non moneta, cosa che Edison e Ford spiegavano già nel 1921, a pochi anni dalla creazione della Federal Reserve.) A mettere in ginocchio l'Italia è il famoso "spread", che ci impone di pagare quasi 100 miliardi all'anno di interesse sui titoli di stato: spread che hanno utilizzato per imporci Mario Monti; spread a quota 500 che a Novembre 2011 rappresentava un'emergenza, e che dopo la nomina di Mario Monti rimaneva vicino a tale livello passando inosservato: mentre il debito pubblico continua a lievitare e mangiare le nuove tasse imposte ai cittadino. Uno spread eccessivo e ingiustificato creato ad arte per metterci in ginocchio e costringerci a cedere la sovranità, come spiegava candidamente Monti ad un convegno qualche mese prima della sua nomina. Un vero golpe, teoria confermata anche dal rinvio a giudizio chiesto per le agenzie di rating che secondo l'accusa avrebbero penalizzato deliberatamente l'Italia. Un governo, quello di Monti, presentato ai cittadini come "l'unica salvezza", un governo che prometteva "di far pagare chi non ha mai pagato all'insegna dell'equità" che invece ha tagliato servizi e diritti, aumentato vertiginosamente le tasse inchiodando l'economia e dispensato regali e leggi favorevoli a lobby e caste.

Il sistema, attraverso i mass media (ma non solo) induce l'opinione pubblica ad addossare la responsabilità della crisi agli sprechi della politica, facendo passare inosservati i meccanismi che ci hanno portato realmente alla rovina.

E anche Beppe Grillo ha dato un grandissimo contributo a questo... mentre da anni non lo sentiamo parlare di signoraggio e del sistema bancario-economico-monetario-finanziario che conosce sicuramente benissimo, essendo stato allievo del Prof. Giacinto Auriti, che lo definì "l'allievo più brillante"...

Anziché continuare a guardare la paiuzza che abbiamo nell'occhio, guardiamo la trave che abbiamo nel c..o !!! E consentiteci questo francesismo: quando ci vuole, ci vuole!

Staff nocensura.com

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