Riascoltiamo dopo un anno le interviste di Marra dopo la nomina di Monti...
Per "festeggiare" il recente primo compleanno del governo Monti, vi riproponiamo alcuni interventi radiofonici dell'Avvocato Alfonso Luigi Marra, rilasciati pochi giorni dopo la nomina a premier di Monti: l'intervista rilasciata allo "Zoo di 105" ed a "Radio IES" sono piuttosto brevi, mentre quella rilasciata a Radio Lombardia dura più di un'ora: interviste in cui Marra parla di Mario Monti, dei poteri che ha dietro, e di cosa avrebbero dovuto subire gli italiani nei mesi successivi: italiani che in quel periodo erano il "luna di miele" con il massone, presentato alle masse festanti, ancora inebriate dalle dimissioni di Berlusconi come il "salvatore della patria", stimato in tutto il mondo, che avrebbe risollevato le sorti di questa nazione all'insegna dell'equità e facendo pagare chi non ha mai pagato: l'esatto opposto di quanto ha fatto. Forse il suo concetto di equità riguardava i poteri forti: niente favoritismi, niente discriminazioni: li ha accontentate praticamente tutti, spremendo i cittadini fino ad un livello insostenibile, e causando un netto peggioramento dei conti.
Riascoltare queste interviste dopo un anno fa un certo effetto... noi anche all'epoca avevamo dato grande visibilità alla questione, sin dall'inizio: quando Barnard lanciò un appello a Berlusconi affinché non rassegnasse le dimissioni, o meglio affinché non consegnasse le chiavi del paese al gruppo Bilderberg. Berlusconi inizialmente sembrava voler "resistere", o quanto meno dettare condizioni: voleva decidere lui il premier, etc: ma quando vide le azioni di Mediaset perdere 9 punti percentuali sul mercato azionario in un solo giorno gettò la spugna: opporre resistenza a chi manovra i mercati finanziari a proprio uso e consumo per uno che ha interessi immensi come lui non sarebbe stato conveniente. Quanto è avvenuto in Italia non è certo stato "casuale"...
Nei giorni successivi la nomina di Mario Monti, come sicuramente ricorderà chi ci seguiva già all'epoca, iniziammo a dare grande risalto alle questioni legate alla nomina a premier del massone, cercando di far capire alla gente di quali poteri forti è espressione: Bilderberg, Trilaterale, Aspen Institute, banche d'affari Usa, etc. ma era difficile fare informazione, visto che molti utenti ci contestavano ferocemente, difendendo Monti: "preferivate B.?" - "Lasciamolo lavorare!" - "Monti è uno in gamba" - "non vi va bene niente" etc, talvolta includendo insulti. Se in questa situazione tragica per il nostro paese vogliamo trovare un lato positivo, è quello che molti italiani hanno iniziato a "svegliarsi", ad aprire gli occhi: ma le manipolazioni mediatiche sono dietro l'angolo, ci portano a pensare ciò che vogliono: il fatto che la maggioranza dei cittadini presti maggiore attenzione ai "piccoli furti" della casta che a quelle immense del sistema bancario ne è una prova evidente. Proprio così: rispetto ai costi dell'Eurocrazia e del sistema monetario le ruberie e gli sprechi della casta sono noccioline...
L'avv. Marra ai microfoni dello Zoo di 105, un mese dopo la nomina di Mario Monti premier illustra l'esposto che ha presentato alla procura della Repubblica contro Monti ed il gruppo Bilderberg. Marra è stato il primo a proporre un'azione legale contro Mario Monti, a cui nei mesi scorsi hanno fatto seguito una valanga di denunce contro i vertici istituzionali del paese.
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L'intervista rilasciata a Radio IES di Roma il 30 Novembre 2011 in cui Marra, pochi giorni dopo l'insediamento di Mario Monti avanza alcune previsioni, tra cui, all'inizio dell'intervista, il fatto che Mario Monti avrebbe abbassato la soglia dei pagamenti in contanti per favorire il sistema bancario: cosa che Monti ha fatto alcuni mesi. Marra illustra le conseguenze che questo comporta a livello economico, facendo svalutare la moneta. (clicca qui)
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L'Avv. Marra ai microfoni di Radio Lombardia parla di come Mario Monti distruggerà l'Italia: l'intervista è del 14/11/2011, ovvero i giorni in cui il governo Monti ha iniziato l'opera di distruzione del paese...
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Di seguito l'esposto contro Mario Monti ed il Bilderberg presentato alla Procura della Repubblica di Roma dall'Avv. Marra:
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA
ESPOSTO NEI CONFRONTI DI MARIO MONTI E ALTRI MEMBRI DEL CIRCOLO BILDERBERG.
Io, Alfonso Luigi Marra, espongo quanto segue in relazione all'appartenenza del sig. Mario Monti, nato il 19.12.43, e dei vari altri personaggi di seguito indicati, al circolo Bilderberg, chiedendo l'apertura di un'indagine circa la liceità dell'operato loro e del Bilderberg stesso.
FATTI
Anziché arroccarsi, com'è tradizione dei dittatori sconfitti infine dal peso dei troppi crimini, nei loro nidi di serpenti velenosi e attendere la soccombenza con le armi in pugno, gli accattoni del Bilderberg, coerentemente alla pochezza di cui hanno pervaso le culture del mondo, hanno reagito all'essere stati ormai smascherati in milioni di pagine internet 'autopubblicandosi' nel 2009 in un 'forum' così trasparente da illustrare ogni cosa, eccetto i crimini.
Cose, tra cui i membri, i luoghi e i tempi delle riunioni (ora 'conferenze'), noti però da anni non perché esplicitati, ma perché accanitamente svelati dai 'segugi' dell'anti-complottismo internazionale, quali il benemerito Daniel Estulin.
Un tal 'buonismo' da rendere indubbio che la prossima 'conferenza' spalancherà le porte al mondo e sarà ispirata ai più puri ideali del bene, del bello, del giusto e dell'utile.
Tanto più che nulla vieta a questi ora smascherati nemici dell'umanità di continuare altrove i complotti con i quali, dal 1954, rendono amare le nostre sorti.
Una 'segretezza' durata oltre 50 anni perché frutto di amplissime collusioni istituzionali, mediatiche, politiche, giudiziarie, e di ogni altro genere.
FATTI
Anziché arroccarsi, com'è tradizione dei dittatori sconfitti infine dal peso dei troppi crimini, nei loro nidi di serpenti velenosi e attendere la soccombenza con le armi in pugno, gli accattoni del Bilderberg, coerentemente alla pochezza di cui hanno pervaso le culture del mondo, hanno reagito all'essere stati ormai smascherati in milioni di pagine internet 'autopubblicandosi' nel 2009 in un 'forum' così trasparente da illustrare ogni cosa, eccetto i crimini.
Cose, tra cui i membri, i luoghi e i tempi delle riunioni (ora 'conferenze'), noti però da anni non perché esplicitati, ma perché accanitamente svelati dai 'segugi' dell'anti-complottismo internazionale, quali il benemerito Daniel Estulin.
Un tal 'buonismo' da rendere indubbio che la prossima 'conferenza' spalancherà le porte al mondo e sarà ispirata ai più puri ideali del bene, del bello, del giusto e dell'utile.
Tanto più che nulla vieta a questi ora smascherati nemici dell'umanità di continuare altrove i complotti con i quali, dal 1954, rendono amare le nostre sorti.
Una 'segretezza' durata oltre 50 anni perché frutto di amplissime collusioni istituzionali, mediatiche, politiche, giudiziarie, e di ogni altro genere.
Tant'è che innumerevoli fonti descrivono il Bilderberg addirittura come nato da occulti aneliti mondialisti di ambienti deviati della NATO in criminale associazione segreta con i massimi poteri bancari.
Vaste cosche sempre più oggetto dell'attenzione mediatica, ma che insistono a nicchiare perché tremano all'idea del momento, imminente, in cui dovranno confrontarsi con la collettività.
Un però inutile espediente, quello di tentare di salvarsi autopubblicandosi, perché i crimini sono nelle parole stesse di cui all'invero singolare 'forum'.
Da un lato recita infatti l'art. 1 della legge Anselmi (legge n. 17, del 25.2.82):
«Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall'art. 18 della Costituzione, quelle che, anche all'interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale»,
e, dall'altro, sulla home del 'forum' Bilderberg - tragicomicamente - si legge:
«.. In breve, il Bilderberg è un piccolo, flessibile, informale e non registrato forum in cui possono essere espressi differenti punti di vista e può essere intensificata la reciproca comprensione. La sola attività del Bilderberg è la sua annuale Conferenza. In questi incontri non vengono raccolti voti e non vengono emesse statuizioni comportamentali. Dal 1954 si sono tenute 59 conferenze. Per ogni incontro i nomi dei partecipanti come dall'agenda sono resi pubblici e sono rinvenibili sulla stampa».
Parole che di per se stesse implicano la natura illecita del Bilderberg perché - giuridicamente parlando - la composizione dei contesti di personaggi che alle 'conferenze' si mescolano senza documentazione configura di per sé l'associazione segreta di cui alla legge Anselmi.
La configura perché si tratta - proprio come vietato - di una mescolanza di uomini pubblici non liberi di partecipare a incontri non privati non protocollari, non documentati, segretati, con i titolari delle massime concentrazioni mondiali di interessi privati.
Una surreale, incredibile, illecita mescolanza di Capi di Stato, Re, Regine, Ministri, Presidenti di Parlamenti (tipo Barroso), Commissari Europei, chiusi in segreti ambiti con banchieri come David Rockefeller, o altri ai massimi livelli della BCE, della FED o della BdI, con i vertici delle massime multinazionali, con giornalisti delle principali testate, e insomma con gli uomini chiave di tutto quanto accade nel mondo.
Uomini che, proprio come Monti dopo la 'conferenza' di St. Moritz del 9/12 giugno 2011, sol che sortano dalle ovattate alcove dei segreti rituali inseminatorii della pregnazione bilderberghina, vengono rapiti da aliti messianici e traslati fino agli Olimpo di ogni forma di potere, come Clinton, Obama (rappresentanti del cui governo partecipano alle 'conferenze'), Trichet, Ignazio Visco, Romano Prodi, Tony Blair, Mario Draghi, Franco Barnabé, Giulio Tremonti, Marco Tronchetti Provera, Tommaso Padoa Schioppa, Alessandro Profumo, Emma Bonino, Gianni Riotta, Ben Bernanke, Corrado Passera, Walter Veltroni, Sergio Romano, Carlo Rossella, Claudio Martelli e molti altri.
Politici, Re, Regine, Principi, quali Sofia di Grecia, Bernardo d'Olanda, Beatrice d'Olanda, Carlo d'Inghilterra, Juan Carlos di Spagna, grottescamente mescolati in un comune delirio di onnipotenza con squali dell'industria, del commercio e della finanza mondiale, quali Edmond de Rotschild, o i nostrani Giovanni Agnelli, Umberto Agnelli, John Elkan, con rappresentanti della Coca Cola, di IBM, Sony, British Petroleum, Shell, Exxon, Pan Am, Mobil, Texas Instruments, ENI, Toyota, Mitsubishi, Philips, Dunlop, HP.
Una singolare, illecita confraternita di soggetti che - dimentichi delle lezioni della storia, pur densa di rovesciamenti di poteri 'intramontabili' fino all'attimo prima di essere travolti - si è ritenuta sopra le leggi, stante l'essere così tanti, potenti, legati da regimi di relazioni di anno in anno sempre più consolidatesi nei 'salotti buoni' del mondo e in ogni altra sede e occasione che le circostanze richiedessero.
Uomini che devono tra l'altro essere considerati gli artefici del crimine dei crimini: il signoraggio primario e secondario.
Uomini i cui «punti di vista» - quelli di cui le 59 conferenze che si sono succedute hanno «intensificato la reciproca comprensione» - configurano in realtà le politiche mondiali di questi 59 anni, le scelte atomiche energetiche e militari con le quali ci hanno rovinato, le guerre da far scoppiare o quelle da sedare, i governi da promuovere o quelli da abbattere, le economie da schiacciare o quelle da alimentare, i dittatori da uccidere o quelli da sostenere, le etnie, le nazioni, i popoli, da sterminare o da vessare economicamente o quelli da privilegiare, l'inquinamento da consentire e quello da graduare, e tutto quant'altro ha reso drammatico il nostro quotidiano.
O no amici magistrati? O ancora si può insistere nel fingere di non capire e nello stare al gioco in cambio dei benefici dello status quo e non solo? Perché se da un lato sussiste una vastissima collusione culturale, dall'altro c'è anche moltissima corruzione materiale anche in ambito giudiziario, e molti giudici appartengono loro stessi alle organizzazioni segrete.
Comportamenti, quelli del Bilderberg, dei suoi membri e di quelli che li sostengono, che configurano la ovvia, sfrontata violazione, a tacer d'altro, degli articoli del codice penale: -n. 241 (Attentato contro l'integrità, l'indipendenza o l'unità dello Stato); -n. 283 (Attentato contro la Costituzione dello Stato); -n. 648 bis (Riciclaggio); -n. 501 (Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio); -n. 501 bis (Manovre speculative su merci); -n. 416 (Associazione per delinquere).
Me ne farete pentire? Aggredirete i miei figli? I miei nipoti? I miei cari? Mi delegittimerete con gli attacchi giudiziari e le calunnie? Mi colpirete economicamente? Fiscalmente?
È già successo, per anni, a partire dal 1985, con la legittimazione del rapimento dei miei figli ad opera dell'Australia con il concorso dell'Italia, e poi, contro di me, dal 1994, per un decennio, con gli attacchi giudiziari che vi ho ad uno ad uno ricacciati in gola uscendone indenne. Sicché ricominciate pure: sappiamo già tutto! E sapete qual è la nostra concorde decisione? Riduceteci pure sul lastrico, arrestateci, chiudeteci nelle carceri più buie, uccideteci: noi continueremo a gridarvi in faccia fino all'ultimo alito di vita la nostra condanna invitando la collettività mondiale a far sì che, siccome i vostri crimini sono di rilevanza planetaria, non vi sia tra breve angolo dove possiate sfuggire al dissenso sociale che qui ed ora chiedo alla società di esprimere - a prescindere dalle sanzioni di cui al diritto penale, che attengono alla magistratura - con la vostra immediata restituzione alla condizione di cittadini privati per impedire la prosecuzione dell'immane danno che arrecate.
Chiedo per tali motivi voglia la Procura della Repubblica di Roma avviare una vasta attività info-investigativa tesa a verificare la conformità o non conformità alle leggi dell'operato del circolo Bilderberg e dei suoi membri sia in relazione a quanto accaduto da ultimo che negli anni scorsi nelle 'conferenze', e sia in relazione all'ovvio prosieguo ad opera di ciascuno nel corso dell'anno e nei vari 'teatri', con particolare riferimento alla liceità del comportamento di Mario Monti quale membro del Bilderberg, nonché dell'eventuale attinenza delle ragioni di coloro che hanno sostenuto la sua nomina alla Presidenza del Consiglio, o comunque della sua nomina, alla sua appartenenza al Bilderberg e/o ad altre organizzazioni segrete o in conflitto con gli interessi pubblici.
Chiedo in particolare la verifica del se esistono i collegamenti denunciati da alcuni politici tra la partecipazione di Monti alla 'conferenza' Bilderberg di St. Moritz del giugno 2011 e la sua nomina alla Presidenza del Consiglio.
Segnalo all'informazione, ai partiti, ai sindacati, alle categorie, alla società tutta, la necessità di vigilare affinché la questione non sia risolta con facili archiviazioni, perché è in re ipsa - per il non avere aperto da sé questa indagine - che la magistratura non è neutrale verso il Bilderberg.
Premesso che si ritiene la competenza della Procura di Roma, chiedo espressamente di essere informato in caso di richiesta di archiviazione ex art. 408 cpp.
Avv. Alfonso Luigi Marra
Avv. Alfonso Luigi Marra
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