Condizioni di lavoro e di vita in progressivo peggioramento...
Un sensibile miglioramento delle condizioni di lavoro c'è stato in epoca fascista: nel ventennio Mussolini istituì INPS, INAIL, le 40 ore settimanali, il sabato libero (il "sabato fascista") e istituì la "liquidazione", il TFR che si sono recentemente "mangiati". Questo non è "fascismo", è storia.
Nel 45 finita la guerra c'era da ricostruire una nazione. Fu scritta una Costituzione bellissima, erano fresche nella memoria le atrocità della guerra, le deportazioni, i campi di concentramento: c'era una gran voglia di diritti e di democrazia. Le generazioni che erano giovani in quell'epoca, hanno dato tanto al nostro paese. I nostri nonni, oppure i genitori per chi ha oltrepassato i cinquanta; generazioni che si sono impegnate, ma hanno avuto la possibilità di farsi una casa, una famiglia e avere una vita dignitosa; cosa che oggi non sembra alla portata di tutti.
Negli anni 60-70-80 l'economia era in forte crescita, e le condizioni di lavoro sono progressivamente MIGLIORATE, anche grazie alle "lotte operaie" venivano conquistati e consolidati DIRITTI: la strada era quella del miglioramento progressivo, della concertazione. Ma l'estensione dei diritti ha iniziato a contrarsi verso la fine degli anni 90', facendo perdere potere d'acquisto ai lavoratori, fino al 2000. I sindacati sono diventati un'altra casta, che certo non tutela i lavoratori come dovrebbe.
I mitici "anni 2.000" che nell'immaginario dei secoli precedenti avrebbero rappresentato il secolo dell'apice del progresso, sono iniziati all'insegna della riduzione dei diritti e delle condizioni di lavoro; la delocalizzazione ha preso il largo, ricatti occupazionali di ogni tipo, abusi e licenziamenti discriminatori come il caso dei Fiom-Fiat e molti altri meno conosciuti...
Anziché progredire, anziché creare una società più giusta, anziché estendere il benessere altrove, l'avidità e la follia di pochi sta trasformando la terra in un immenso lager: nel sud del mondo i lavoratori sono veri e propri SCHIAVI, sottopagati per lavorare 16 ore al giorno, spesso a contatto con sostanze inquinanti che li fanno ammalare: in Turchia 10.000 giovani lavoratori si sono ammalati di silicosi e sono morti - o stanno muorendo - per avere lavorato alle procedure di scolorimento dei jeans: (Leggi qui http://www.nocensura.com/2012/03/se-indossi-jeans-scoloriti-sappi-che.html) - la Turchia ha messo al bando tale procedimento, e le multinazionali della moda si sono spostate in altre nazioni: Tunisia, Egitto; pur sapendo che chi lavora a contatto con tali sostanze si ammala in pochi anni! Ma coloro che assumono - per pochi dollari al mese - nelle zone più disagiate dei paesi poveri, non lo sanno, fino a quando non si ammalano.
E nei paesi "ricchi", abbandonati dalle industrie, inizia a dilagare la disoccupazione e le condizioni di lavoro peggiorano di anno in anno. L'economia ed i "consumi" sono sempre più nelle mani delle lobby: la grande distribuzione domina il mercato e fa chiudere le imprese private: le multinazionali non solo gestiscono la produzione, ma anche il commercio: e se inizialmente praticavano prezzi convenienti, una volta che si sono impadronite del mercato hanno fatto "cartello", rincarando i prezzi.
Se a tutto questo sommiamo un governo che fa di tutto per facilitare le lobby dell'alta finanza e delle banche d'affari, la situazione non è confortante: e fino a quando i cittadini voteranno persone legate a questo sistema, non cambierà mai niente...
staff nocensura.com
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