Monti giurava: “niente più aumenti IVA” e invece l’IVA sale al 22%

Il cetriolo alla fine va sempre a finire nel didietro dell’ortolano, dunque anziché avviare una reale spending review della politica partendo magari i costi della Presidenza della Repubblica (oltre 230 milioni di euro annui contro i circa 90 milioni della Regina d’Inghilterra)
e passando per la restituzione dei rimborsi elettorali (nella loro interezza), del recupero delle cifre rubate dai vari consiglieri e assessori regionali fin qui presi con le mani nella marmellata… Si aumenta ancora una volta l’Iva che non avrà altro che il risultato di alzare ulteriormente i prezzi dei beni e diminuire i consumi. D’altronde c’è anche da recuperare il mancato introito dell’Imu della Chiesa: dopo la bocciatura del Consiglio di Stato, la norma verrà ripresentata. Questa volta ce la farà?
fonte: controcopertina.com
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