In Italia la frutta e verdura sono un mix di sostanze chimiche fuorilegge
Secondo Legambiente diminuisce l'uso di sostanze chimiche ma la legge non è rispettata.
L'uso dei pesticidi sta diminuendo, ma lo 0,6% della frutta e verdura analizzata ha ancora un mix di sostanze fuorilegge. Il dato emerge dal rapporto annuale di Legambiente “Pesticidi nel piatto 2012”, secondo il quale il 64% della frutta e verdura analizzata nel 2011 non presenta residui chimici (diserbanti, insetticidi, fungicidi), ma i campioni fuorilegge sono ancora fermi allo 0,6%.
Anche le mele e le arance con multi-residuo sono in calo (dal 18,5% al al 17,1%), ma aumentano i campioni da record: fino a 9 diverse sostanze nell'uva, 8 nel vino, 6 nelle mele, 5 nelle arance.
Il quadro che emerge è quindi «abbastanza rassicurante e in linea con il trend degli ultimi anni che vede diminuire, seppur lentamente, l'uso delle molecole chimiche per la produzione agroalimentare», si legge nel rapporto.
MANCANO ANCORA REGOLE CERTE. Purtroppo però aumenta il numero delle diverse sostanze chimiche presenti contemporaneamente su uno stesso campione. E manca ancora una regolamentazione specifica rispetto al simultaneo impiego di più principi attivi, come pure sulla rintracciabilità di più residui in un singolo prodotto alimentare.
Fonte: lettera43.it - ecplanet.com
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