Siamo un popolo di deficienti incapace di mandare a casa la casta che ci rovina
di Elena Baldini
E’ ufficiale, siamo un popolo di deficienti. Sì, bisogna riconoscerlo. Per i politici che ci governano siamo dei deficienti con l’anello al naso utili soltanto per mantenere e ingrassare questa casta. Basta. Null’altro. E siamo un popolo di deficienti perché ancora oggi ci permettiamo di ascoltare un Pierferdi Casini vantarsi di essere stato il primo ad accorgersi che Berlusconi era il grande ingannatore degli ultimi vent’anni. Lui, il Pierferdi, fondatore del CCD insieme a Mastella e Ombretta Fumagalli Carulli (mitica sottosegretaria alla Protezione Civile in tailleur e foulard al collo). Tre ragazzi CocCoDé in fuga a gambe levate da una DC agonizzante e subito accolti da Silvio Berlusconi. Lui, il Pierferdi, che sempre grazie al grande ingannatore é arrivato ad occupare la terza carica dello Stato. Lui, il Pierferdi, eterno aspirante alla guida di quel centrodestra che il Cav non vuole mollare.
Deficienti, anche, perché tutt’oggi assistiamo con apprensione al grande dibattito sulle riforme. Accettiamo un governo “di saggi”, senza mandato popolare, al quale é stato affidato il compito di regolare i conti e modernizzare il paese. Dopo quasi vent’anni, ancora inutili parole, dibattiti e discussioni, campagne elettorali tutto in nome e per conto della grande riforma istituzionale.
Ricordate la bicamerale delle riforme? Presidente D’Alema? Relatore Cesare Salvi sulla scelta della nuova forma di governo? Proposta della Commissione: il Semipresidenzialismo. E oggi a che punto siamo? I nostri baldi deputati sono ancora li che discutono e litigano. E siamo ancora al punto di partenza, con un semipresidenzialismo approvato da una parte (solo da una parte), e che non vedrà mai la luce. Tempo perso. Ancora.
Deficienti… un popolo di deficienti che ancora si rode il fegato nel leggere i conti in tasca che Rizzo e Stella fanno ormai da anni al carrozzone Italia. Siamo sempre più poveri e ci raccontano che siamo alla bancarotta. Per colpa di quello o di quell’altro, mai per colpa loro.
Ci chiedono sacrifici e non ne fanno.
Anzi spendono… ancora, buttano i soldi non solo nascondendoli sotto la panca come la Lega ha insegnato e come Lusi ci ha descritto.
No, quel poco che resta lo si butta dalla finestra, e predicando il virtuosismo si finanzia il festival di Arpa celtica tanto caro a quel deputato, oppure per comprare una statua di Giovanni Paolo II a cui tal senatore é molto devoto.
Perché si… é vero: siamo un popolo di deficienti e siamo pure incapaci di mandarvi a quel paese.
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Commenti
(ho scelto il nik "anonimo" perchè non c'erano scelte, ma è giusto che mi firmi: Luciano Scambi, Mantova )
al reddito tassato, si aggiunge infatti l'IVA del 20%, indetraibile imposta sui consumi!!!
Poco male!
Comunque ce ne siamo accorti.
Occorre, però ricordare che i cari nostri rappresentanti in parlamento sono italiani come noi, e come tali hanno i nostri stessi pregi e difetti.
Voglio dire che se andassimo noi al loro posto, credo che ci comporteremmo allo stesso modo.
Quindi il problema è "CULTURALE" e se si vuole cambiare la società e il modo di governare occorre lavorare sui giovani, sperando che questa società "CORROTTA" sparisca al più presto.
Pretendere che si cambi ora il modo di governare è pia illusione, i fatti dimostrano che oggi si entra in politica solo per ghermire l'arma del ricatto al fine di fare i porci comodi propri e di amici e parenti, non certo l' interesse del popolo che è campione di "IMBECILLITA'".
penso che sei stata fin troppo gentile, quasi signorile nel descrivere lo sfacelo a cui stiamo assistendo. Sfacelo che io riverso tutto non sui personaggi che compongono la "casta",bens' sul POPOLO ITALIANO. Ovvero un branco di pecoroni, o meglio, anzi peggio un branco si stupidi egoisti e di incapaci che pensa solo a se stesso: Il concetto di società, per l'italiano è una parola astratta. Ci si lamenta, si boffonchia, si ringhia, ma stiamo ben attenti che non ci senta nessuno; perché??? perchè siamo dei vigliacchi, dei poveri di mente. Ognuno pensa a se stesso, ecco perchè quelli della casta che ci conoscono molto bene possono fare quello che vogliono e continueranno a farlo. Sotto molti aspetti c'è proprio da vergognarsi di essere italian.
Maipisensa
L'italia purtroppo fin dai tempi del fascio e' stata sempre cosi' e le speranza che cambi oramai sono talmente lontane...
voglio ricordare solo che quando Mussolini aperiva i suo discorsi al popolo iniziava sempre col dire:
" Italiani Popolo di Pecoroni Armiamoci e Prtite" Penso sia Sufficiente.
ma spero che questa parole risveglino un poco di dignita' nella gente e che mandino a casa ...a calci nel culo tutti i politici italiani e che sia venuto il momento del riscatto
Penso che per i parlamentari odierni e qualsiasi membro istituzionale, utilizzare impropriamente i propri poteri per delinquere e vivere alle spalle dei cittadini comuni, sia un'usanza nata durante la prima Repubblica e consolitatasi durante la seconda, a tal punto da diventare quasi un diritto per Loro.
Sono individui sinistri, privi di moralità e vergogna; bisogna destituirtli TUTTI e provvedere a rimpiazzarLi prima possibile, ma non prima di aver cambiato "le regole del gioco".
Vogliono la "guerra"? ...e "guerra" avranno!
I problemi sono due:
1) Dopo milleni di sottomissione da parte dei sudditi, (eletti o no), il popolo italiano si alza le spalle, e rimane zitto mentre cerca di tirarsi su nonostante le 1000 ripressioni
2) Gli altri, non vedono l'ora di arrivare o far arrivare i figli, nipoti e amici a far parte della casta, o le veline della casta e cosi' il problema e' risolto...
Bisogna una rivoluzione. L'america fu fondata sulle tasse del te
FMaggi - Autore
Burnt by the Tuscan Sun
Creare uno Tsunami artificiale che spazzi via tutto dai Politici = Cimici ( e compagni di merende che sono le Banche ed i suoi maggiori Azionisti = Zecche) con Le grandi Industrie = Mignatte
Parassiti che ci hanno e seguitano a dissanguarci
Con la scusa del risanamento ci stanno dando il colpo di grazia svendendo L’Italia
se vogliamo salvare il salvabile con le buone dovremmo espropriare i loro beni serviranno a sanare i debiti da loro creati una volta risanati
mandiamo tutta questa feccia in Esilio perpetuo
fatto questo rimbocchiamoci le maniche e come nel dopo Guerra
Diamo vita ad un nuovo Boom economico.
Con la speranza che la nuova classe dirigenziale tragga insegnamento
dà gli errori commessi da chi li ha preceduti.
Facendo valere quel vecchio detto che recita meglio un uovo oggi che una gallina domani
In più aggiungerei per tutti quella massima che dice chi troppo vuole nulla stringe. VITTORIO
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Ottimo articolo e si nota dal numero dei commenti.
Tutto ciò che ho letto è vero ed è per questo che è un vicolo cieco.
Fino a qualche anno fa mi fidavo nelle possibilità dei giovani,ma oggi che sono stati cresciuti con anni di mala e sporchissima politica come si comporteranno ?
Quindi è una rivoluzione culturale che può tirarci fuori da questa impasse .
Aiuterebbe molto non andare a votare,io non voto da secoli,ma gli altri? Ci andranno oppure no ?
Stiamo subendo troppe vessazioni,dobbiamo fare in modo che ci ridiano il maltolto.
La faccenda è molto ampia,si parte dall'Euro per arrivare all'ultimo usciere del parlamento.
Noi personalmente non abbiamo alcun debito con nessuno eppure arriveranno anche a svuotare le banche con i nostri soldi per pagare i debiti degli istituti finanziari stessi. E' ridicolo.
Abbiamo bisogno di gente che ci aiuti ad organizzarci e sicuramente non deve provenire dagli scranni dei partiti.
Per un problema del popolo ci vuole gente del popolo.
Forse questa è l'unica soluzione. Ci stanno levando tutto.
Alessandro