La crisi dell'Euro alla Germania conviene, lo dice anche il Bild. Vediamo perché
L'attuale situazione economica europea, disastrosa per i cosiddetti "paesi periferici", alla Germania conviene: le circostanze che hanno penalizzato Irlanda e Portogallo, distrutto la Grecia e stanno mettendo in ginocchio Spagna e Italia, producono benefici alla nazione della Merkel, che probabilmente si mette di traverso a chi vuole modificare le regole proprio perché l'economia tedesca non è mai stata così florida: sia per le casse dello stato che per i cittadini.
Ecco alcuni dati estratti da un articolo pubblicato da Libero Quotidiano:
Con il debito a tassi negativi in tre anni la Germania ha risparmiato quasi 100 miliardi di euro. E ai tedeschi il mutuo sulla casa costa sempre meno. La crisi dell’euro fa bene alla Germania, poichè a guadagnarci sono sia lo Stato sia i cittadini. A dirlo non è un anti-tedesco, ma uno dei più importanti organi di stampa teutonici la Bild. Che con la sua solita enfasi titola: "La Germania guadagna anche con la crisi dell’euro!". Ecco perché. Anche se Berlino deve garantire per un volume di 340 miliardi di euro il debito dei Paesi in difficoltà, "noi non paghiamo soltanto, poichè con i bassi tassi di interesse ad avvantaggiarsi massicciamente sono i consumatori e lo Stato". Il giornale spiega che il primo a guadagnarci è il ministero delle Finanze, poiché "mentre per i Bund decennali Schaeuble (il ministro delle Finanze, ndr) paga solo l’1,25% di interesse, l’Italia sullo stesso periodo sborsa il 5,96%".
Vantaggi per tutti (i tedeschi) - Secondo Folker Hellmeyer, analista capo della Bremer Landesbank, per rifinanziarsi negli ultimi 30 mesi la Germania ha risparmiato 60 miliardi di euro, mentre con l'aggiunta delle maggiori entrate fiscali e delle ridotte spese sociali il guadagno oscillerebbe tra 70 e 100 miliardi di euro. A trarre vantaggio dalla situazione sono però anche i cittadini, poichè gli interessi per un mutuo sulla casa, che nel 2008 erano del 5,24%, attualmente si sono dimezzati al 2,62 per cento. Chi dunque quattro anni fa aveva chiesto un mutuo di 100mila euro, con gli stessi interessi da pagare potrebbe oggi averne uno da 155mila euro. Anche chi chiede un altro tipo di prestito paga oggi il 6,56%, invece dell’8,29% del 2008. Il basso tasso di cambio dell’euro favorisce poi anche le esportazioni tedesche nell’area del dollaro, poichè mentre nel 2010 un dollaro valeva 1,44 euro, adesso per un biglietto verde ci vogliono solo 1,23 euro.
Come sottolineammo anche nell'articolo "Se il MES non convince i tedeschi che ci guadagnano, figuriamoci gli italiani" mentre l'Italia nel prestare soldi alle altre nazioni colpite dalla crisi ci rimette (perché ottiene i soldi pagando più del 6% di interesse sui titoli e presta quel denaro al 3%) la Germania ci guadagna, in quanto paga solo l'1% di interessi sui titoli per avere liquidità che presta al 3%.
La Germania nel 2011 ha guadagnato 380 milioni di euro di interessi per i prestiti che ha concesso alla sola Grecia, costretta anche ad acquistare le armi tedesche e francesi, alla quale si rifiuta di onorare un debito di 70 miliardi di euro risalente alla seconda guerra mondiale, mentre l'Italia ha prestato 20 miliardi alla Spagna a rimessa per il motivo sopra descritto.
Come possiamo sperare che la situazione migliori se le decisioni in Europa vengono assunte dalla Germania che guadagna sulle disgrazie altrui? L'unica soluzione per l'Italia sareebbe uscire dall'Euro, ci converrebbe, lo hanno riconosciuto persino le banche USA.
Staff nocensura.com
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