TAV Torino-Lione: la Francia di Hollande dice no, e ferma i lavori
Hollande fa lo sgambetto al PD, e cancella la TAV Torino-Lione in Francia. Chissà se ora il partito insisterà comunque per una TAV con capolinea sotto la montagna.
di Debora Billi
E' con molto gusto che metto il link proprio all'Unità, riportando la notizia che la Francia ha deciso di cancellare ben dieci progetti TAV, tra cui la Torino-Lione.
Nella hit-parade delle linee ad alta velocità minacciate dai tagli della crisi, ci sono - tra l'altro - la Nizza-Marsiglia e la Torino-Lione, scrive ancora Le Figaro. In particolare, aggiunge il quotidiano, quest'ultima sarebbe «squalificatà per il suo costo (12 miliardi di euro)». Ma anche dal calo registrato nel «trasporto merci, sceso a quattro milioni di tonnellate su quella tratta, contro gli undici milioni di tonnellate vent'anni fa, non gioca a favore di quel progetto».
Insomma, i francesi hanno fatto proprie le osservazioni (da anni ai limiti dell'ovvio e dello scontato) su cui qui si sgolano i No-TAV, e su cui qui si cavilla fino allo spasimo pur di dimostrare che sono errate, attraverso calcoli e conti completamente balordi.
Ma perché mi diverto a linkare l'Unità? Perché, guardacaso, ho appena visto sul Fatto Quotidiano un video sull'espulsione dal partito di alcuni rappresentanti valsusini del PD, rei di essere contrari alla -ormai defunta- TAV, video in cui si nota come il Partito Democratico sia ormai ossessionato dalla TAV che è diventata come una droga.Chissà come mai una tale ossessione, mah, chissà, mistero misterioso.
Intanto, adesso il PD si trova in una delle sue consuete dissonanze: seguire la strada di Hollande, a cui si zerbinano ogni giorno, oppure continuare a cercare l'indispensabile dose di TAV malgrado tutto e tutti? (foto:infophoto)
Bel dilemma.
fonte: petrolio.blogosfere.it
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