Sfratti, dati shock del ministero: +64% in 5 anni, Roma e Torino città capofila
Aumentano gli inquilini che non riescono a pagare il fitto. La difficoltà ad arrivare a fine mese e a onorare il canone riguarda l'87% dei casi. L'Unione inquilini: "Ripristinare un fondo sociale per le famiglie in difficoltà"
ROMA - Tra gli effetti della crisi economica che affligge il nostro Paese c'è anche un forte aumento degli sfratti. Un fenomeno che nel 2011 ha interessato quasi 56.000 famiglie. Il dato, ancora provvisorio, fornito dal ministero dell'Interno, rileva che nel quinquennio 2006-2011 i provvedimenti giudiziari sono aumentati del 64%. Solo l'anno scorso gli sfratti sono stati 63.846, quasi il doppio rispetto al 2006, quando furono 33.893.
Secondo una ricerca pubblicata dall'Unione degli inquilini, delle quasi 64.000 nuove sentenze di sfratto 56.000 erano motivate da morosità e 124.000 riguardavano richieste di esecuzione forzata. Solo 832 i provvedimenti emessi per necessità del locatore e 7.471 quelli per finita locazione . Gli sfratti eseguiti sono stati 28.641. Secondo lo studio, nel 2011 i procedimenti per morosità hanno rappresentato l'87% del totale, contro l'85% dell'anno precedente.
Roma prima in classifica. È la capitale a contare il maggior numero di sfratti. Secondo i dati del ministero dell'Interno, l'anno scorso sono state emesse 4.678 nuove sentenze. I procedimenti eseguiti con l'intervento dell'ufficiale giudiziario sono stati 2.343. Seguono Torino (2.523 sfratti), Napoli (1.557 in città e 1.255 nel resto della provincia) e infine Milano (1.115 nel capoluogo ma ben 3.244 nell'hinterland e provincia).
"Il dato degli sfratti - commenta l'Unione inquilini - è ancora in aumento su tutto il territorio nazionale e crescono di oltre l'11% le richieste di esecuzione forzosa con l'ufficiale giudiziario". Una situazione che potrebbe peggiorare: senza iniziative adeguate di contrasto, l'associazione calcola 250.000 nuovi sfratti nei prossimi tre anni, di cui 225.000 per "morosità incolpevole", cioè per l'impossibilità a pagare il canone d'affitto. "Serve - chiede l'Unione inquilini - una sospensione immediata dell'esecuzione di tutti gli sfratti, compresa la morosità incolpevole, e uno stanziamento straordinario per ripristinare un fondo sociale per gli affitti adeguato alle esigenze delle famiglie in difficoltà. Senza tralasciare la necessità di un piano straordinario per gli alloggi popolari, utilizzando con priorità il patrimonio pubblico e le aree pubbliche".
Fonte "Repubblica"
ROMA - Tra gli effetti della crisi economica che affligge il nostro Paese c'è anche un forte aumento degli sfratti. Un fenomeno che nel 2011 ha interessato quasi 56.000 famiglie. Il dato, ancora provvisorio, fornito dal ministero dell'Interno, rileva che nel quinquennio 2006-2011 i provvedimenti giudiziari sono aumentati del 64%. Solo l'anno scorso gli sfratti sono stati 63.846, quasi il doppio rispetto al 2006, quando furono 33.893.
Secondo una ricerca pubblicata dall'Unione degli inquilini, delle quasi 64.000 nuove sentenze di sfratto 56.000 erano motivate da morosità e 124.000 riguardavano richieste di esecuzione forzata. Solo 832 i provvedimenti emessi per necessità del locatore e 7.471 quelli per finita locazione . Gli sfratti eseguiti sono stati 28.641. Secondo lo studio, nel 2011 i procedimenti per morosità hanno rappresentato l'87% del totale, contro l'85% dell'anno precedente.
Roma prima in classifica. È la capitale a contare il maggior numero di sfratti. Secondo i dati del ministero dell'Interno, l'anno scorso sono state emesse 4.678 nuove sentenze. I procedimenti eseguiti con l'intervento dell'ufficiale giudiziario sono stati 2.343. Seguono Torino (2.523 sfratti), Napoli (1.557 in città e 1.255 nel resto della provincia) e infine Milano (1.115 nel capoluogo ma ben 3.244 nell'hinterland e provincia).
"Il dato degli sfratti - commenta l'Unione inquilini - è ancora in aumento su tutto il territorio nazionale e crescono di oltre l'11% le richieste di esecuzione forzosa con l'ufficiale giudiziario". Una situazione che potrebbe peggiorare: senza iniziative adeguate di contrasto, l'associazione calcola 250.000 nuovi sfratti nei prossimi tre anni, di cui 225.000 per "morosità incolpevole", cioè per l'impossibilità a pagare il canone d'affitto. "Serve - chiede l'Unione inquilini - una sospensione immediata dell'esecuzione di tutti gli sfratti, compresa la morosità incolpevole, e uno stanziamento straordinario per ripristinare un fondo sociale per gli affitti adeguato alle esigenze delle famiglie in difficoltà. Senza tralasciare la necessità di un piano straordinario per gli alloggi popolari, utilizzando con priorità il patrimonio pubblico e le aree pubbliche".
Fonte "Repubblica"
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