Referendum taglio stipendi della casta? Uno spreco inutile di denaro pubblico...
Abbiamo ricevuto diverse email che ci chiedono delucidazioni e in alcuni casi di promuovere la raccolta di firme per il "referendum per il taglio degli stipendi della casta" sicuramente una proposta molto suggestiva, quanto inutile e inconcludente.
Non possiamo dimenticarci di quanto è accaduto in Sardegna un mese fa. Il 6 Maggio 2012 i cittadini sardi si sono espressi circa un referendum, che tra le altre cose prevedeva proprio tagli alla casta. Premesso che il quorum è stato raggiunto solo perché quello richiesto in Sardegna è più basso di quello richiesto per i referendum nazionali (hanno votato il 35,5% dei sardi, ma a livello nazionale è richiesto il voto del 50% +1 degli aventi diritto)
A distanza di appena un mese la casta ha ANNULLATO gli effetti del referendum, come era ben prevedibile. I referendum possono essere un ottimo strumento in alcuni casi, ma in un'ambito come lo stipendio della casta è perfettamente inutile, in quanto basta che decretino un nuovo aumento di stipendio, come per'altro fanno spesso, per annullarne totalmente gli effetti. E' impossibile fare in modo che la casta non possa disporre eventuali aumenti di stipendio, senza una legge ad hoc che imponga dei "paletti", legge che può nascere solo in parlamento, visto che in Italia l'unico strumento referendario disponibile è quello abrogativo.
La casta ha annullato, negli anni scorsi, persino gli effetti del referendum che abrogava il finanziamento pubblico ai partiti, reintroducendolo sotto forma di rimborso elettorale. Annullare l'eventuale referendum che gli taglia lo stipendio sarebbe addirittura molto più semplice, in quanto non hanno nemmeno bisogno di introdurre una legge ad Hoc: gli basterebbe semplicemente approvare un nuovo aumento.
E' stato disatteso, invece, l'esito del referendum sull'acqua, che per effetto del referendum sarebbe dovuta tornare ad essere gestita dagli enti locali, mentre invece è ancora in mano dei privati, che ovviamente lucrano.
Premesso che difficilmente raggiungerebbe il quorum (lo hanno raggiunto, senza stravincere, i 4 quesiti del Giugno scorso, due dei quali - acqua e sopratutto nucleare - temi sentitissimi: in Sardegna invece hanno votato il 35,5% degli aventi diritto, ma i quesiti erano molteplici) un eventuale referendum di questo tipo, oltre che una perdita di tempo, sarebbe un grosso spreco di soldi: quelli necessari per le consultazioni - la stampa delle schede e lo stipendio di decine di migliaia di scrutatori - e il rimborso di svariate centinaia di migliaia di euro che finirebbe nelle casse del comitato promotore.
DAVVERO UN REFERENDUM COSI' INUTILE SERVIREBBE A QUALCOSA? A parte sprecare soldi pubblici e rimpinguare le casse del Comitato promotore?
Si tratta, a nostro avviso, di una trovata populistica, figlia del malessere e della cosiddetta "antipolitica" dilagante (giustamente) negli ultimi anni, una proposta che viene ben accolta solo da chi la accoglie superficialmente, senza soffermarsi nelle riflessioni del caso che la questione ci impone.
Fino a quando affideremo il paese a una casta di pregiudicati che coltivano unicamente i propri interessi, non potremo mai pretendere una riduzione dei loro stipendi, tanto meno dei PRIVILEGI SCHIFOSI, regalie e servizi di ogni tipo gratuiti per loro e spesso per i loro familiari, (come le spese mediche compreso dentista, psicologo, agopuntura..) che probabilmente ci costano più degli stipendi stessi... QUI NON CI VUOLE UN REFERENDUM INUTILE E POPULISTA: MA UN CAMBIAMENTO VERO, ad iniziare dalla nostra mentalità. Abbiamo eletto in parlamento ballerine, soubrette, pregiudicati di ogni grado e genere... cosa pretendevamo da loro?
In Italia ci sono 8.092 comuni: quanto ci verrebbe a costare questo INUTILE referendum? Per effettuarlo ci vuole milioni di schede e sopratutto, un esercito di scrutatori... Se ricordate, il non accorpare il precedente referendum (quello su acqua, nucleare...) alle elezioni che si tenevano in quei giorni, ci costò 300.000.000€: accorparli ci avrebbe permesso di risparmiare i costi relativi agli scrutatori, visto che le schede sarebbero state stampate comunque e il cospicuo rimborso al comitato promotore sarebbe stato erogato ugualmente. Quanto ci costerebbe quindi questa BUFFONATA di referendum inutile?
Premesso che questo referendum sarebbe uno spreco inutile anche se l'Italia fosse la nazione più ricca del mondo, sprecare centinaia di milioni di euro inutilmente in un momento in cui assistiamo a tagli a tutti i servizi essenziali - la sanità sarà tagliata di altri 3 miliardi di euro - e aumento delle tasse è quanto mai inopportuno: utilizziamo quei soldi per gli esodati!
Staff nocensura.com
Non possiamo dimenticarci di quanto è accaduto in Sardegna un mese fa. Il 6 Maggio 2012 i cittadini sardi si sono espressi circa un referendum, che tra le altre cose prevedeva proprio tagli alla casta. Premesso che il quorum è stato raggiunto solo perché quello richiesto in Sardegna è più basso di quello richiesto per i referendum nazionali (hanno votato il 35,5% dei sardi, ma a livello nazionale è richiesto il voto del 50% +1 degli aventi diritto)
A distanza di appena un mese la casta ha ANNULLATO gli effetti del referendum, come era ben prevedibile. I referendum possono essere un ottimo strumento in alcuni casi, ma in un'ambito come lo stipendio della casta è perfettamente inutile, in quanto basta che decretino un nuovo aumento di stipendio, come per'altro fanno spesso, per annullarne totalmente gli effetti. E' impossibile fare in modo che la casta non possa disporre eventuali aumenti di stipendio, senza una legge ad hoc che imponga dei "paletti", legge che può nascere solo in parlamento, visto che in Italia l'unico strumento referendario disponibile è quello abrogativo.
La casta ha annullato, negli anni scorsi, persino gli effetti del referendum che abrogava il finanziamento pubblico ai partiti, reintroducendolo sotto forma di rimborso elettorale. Annullare l'eventuale referendum che gli taglia lo stipendio sarebbe addirittura molto più semplice, in quanto non hanno nemmeno bisogno di introdurre una legge ad Hoc: gli basterebbe semplicemente approvare un nuovo aumento.
E' stato disatteso, invece, l'esito del referendum sull'acqua, che per effetto del referendum sarebbe dovuta tornare ad essere gestita dagli enti locali, mentre invece è ancora in mano dei privati, che ovviamente lucrano.
Premesso che difficilmente raggiungerebbe il quorum (lo hanno raggiunto, senza stravincere, i 4 quesiti del Giugno scorso, due dei quali - acqua e sopratutto nucleare - temi sentitissimi: in Sardegna invece hanno votato il 35,5% degli aventi diritto, ma i quesiti erano molteplici) un eventuale referendum di questo tipo, oltre che una perdita di tempo, sarebbe un grosso spreco di soldi: quelli necessari per le consultazioni - la stampa delle schede e lo stipendio di decine di migliaia di scrutatori - e il rimborso di svariate centinaia di migliaia di euro che finirebbe nelle casse del comitato promotore.
DAVVERO UN REFERENDUM COSI' INUTILE SERVIREBBE A QUALCOSA? A parte sprecare soldi pubblici e rimpinguare le casse del Comitato promotore?
Si tratta, a nostro avviso, di una trovata populistica, figlia del malessere e della cosiddetta "antipolitica" dilagante (giustamente) negli ultimi anni, una proposta che viene ben accolta solo da chi la accoglie superficialmente, senza soffermarsi nelle riflessioni del caso che la questione ci impone.
Fino a quando affideremo il paese a una casta di pregiudicati che coltivano unicamente i propri interessi, non potremo mai pretendere una riduzione dei loro stipendi, tanto meno dei PRIVILEGI SCHIFOSI, regalie e servizi di ogni tipo gratuiti per loro e spesso per i loro familiari, (come le spese mediche compreso dentista, psicologo, agopuntura..) che probabilmente ci costano più degli stipendi stessi... QUI NON CI VUOLE UN REFERENDUM INUTILE E POPULISTA: MA UN CAMBIAMENTO VERO, ad iniziare dalla nostra mentalità. Abbiamo eletto in parlamento ballerine, soubrette, pregiudicati di ogni grado e genere... cosa pretendevamo da loro?
In Italia ci sono 8.092 comuni: quanto ci verrebbe a costare questo INUTILE referendum? Per effettuarlo ci vuole milioni di schede e sopratutto, un esercito di scrutatori... Se ricordate, il non accorpare il precedente referendum (quello su acqua, nucleare...) alle elezioni che si tenevano in quei giorni, ci costò 300.000.000€: accorparli ci avrebbe permesso di risparmiare i costi relativi agli scrutatori, visto che le schede sarebbero state stampate comunque e il cospicuo rimborso al comitato promotore sarebbe stato erogato ugualmente. Quanto ci costerebbe quindi questa BUFFONATA di referendum inutile?
Premesso che questo referendum sarebbe uno spreco inutile anche se l'Italia fosse la nazione più ricca del mondo, sprecare centinaia di milioni di euro inutilmente in un momento in cui assistiamo a tagli a tutti i servizi essenziali - la sanità sarà tagliata di altri 3 miliardi di euro - e aumento delle tasse è quanto mai inopportuno: utilizziamo quei soldi per gli esodati!
Staff nocensura.com
Commenti
TUTTI AVVISATI!!!
CHI SONO QUESTI CIALTRONI????
Dite al neonato Unione Popolare (una costola fuoriuscita dall'UDC) che promuove questa propaganda elettorale a discapito delle persone NON SI PUò FARE!!!!!!!!!!!!!
Voglio precisare che in questo periodo non è possibile raccogliere le firme per proporre il suddetto referendum. E precisamente: entrando in merito: ai sensi dell’art. 31 della L. 352-1970 non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime; inoltre, ai sensi dell’art. 32 della medesima legge, le richieste di referendum devono essere depositate dal 1 gennaio al 30 settembre di ciascun anno.
Essendo ormai decorso il termine del 30 settembre del 2011, ed essendo il 2012 l’anno che precede la scadenza della Legislatura in corso, ne consegue che (salvo il caso di elezioni anticipate nel corso del 2012) la proposizione di uno o più referendum sarà possibile solo a partire dal 2014. Inoltre va ricordato che la corte costituzionale ha decretato più volte che non è possibile abrogare una intera legge ma solo le normative contenute in essa.
Cordiali Saluti,
Edoardo de Blasio
Segretario Nazionale
Movimento Liberali Antiproibizionisti - MLA
Un saluto a tutti e grazie pe il lavoro che fate ogni giorno!!
Marco
ma salite a bordo tutti cazzo E ANDATE A METTE STA CAZZO DI FIRMA PRIMA DEL 31 luglio
1) normativamente inutile (l'anno prossimo, forse o purtroppo, si vota)
2) strategicamente inutile (il cancro non può dimagrire se stesso e i Maiali troverebbero l'escamotage per ripiazzarcelo in quel posto)
....
se non altro certificherà, si spera, che ci stanno sempre più sulle palle!!