LO STATO DOVRA' SVENDERE I PROPRI BENI: LO DICONO I DATI DEL FMI
Editoriale a cura dello staff di nocensura.com
Guardate con estrema attenzione questo grafico, i dati sono quelli dell'FMI (Fondo Monetario Internazionale). Oggetto del grafico, il debito pubblico italiano.
"Grazie" ai tagli e alle tasse imposte da Mario Monti, il debito pubblico viene dato in diminuzione nei prossimi anni, ma nonostante le misure "lacrime e sangue" imposte dal massone del Bilderberg, nel 2017 il debito pubblico tornerà, in pratica, ai livelli del 2011. Non dimentichiamoci inoltre, che la situazione economica potrebbe persino aggravarsi con le richieste miliardarie che potrà esigere il "MES" per "salvare" altre nazioni, o meglio le banche di altre nazioni: per la quale fino ad oggi abbiamo già sborsato decine di miliardi.
Nonostante i tagli del governo ai servizi vitali dello stato e le nuove tasse imposte, il rapporto deficit/PIL non soddisferà le richieste degli eurocrati, che esigono un rapporto deficit/PIL del 60%.
COSA SIGNIFICA QUESTO? Che per diminuire il debito pubblico e riportare il rapporto deficit/PIL ai livelli richiesti dagli eurocrati, il governo italiano dovrà intraprendere ulteriori misure. Probabilmente taglierà ulteriormente la spesa pubblica ed esigerà ulteriori tributi dai cittadini, ma non sarebbe comunque sufficiente.
La strada che sarà intrapresa, sarà quella della VENDITA del patrimonio pubblico (o meglio, sarà SVENDUTO, come avviene sempre in questi casi) ad iniziare dalla riserva aurea e dalle principali aziende sane (che producono attivo) rimaste, almeno in parte, in mano allo stato: ENI, ENEL, Finmeccanica, Poste Italiane, etc... Solo in questo modo sarà possibile ridurre ulteriormente il debito pubblico, con conseguenze però pesantissime per il nostro paese, che sarà sempre più povero e colonizzato.
Approfondimento sullo SPREAD e come questo incide sull'economia di una nazione (e quindi anche sul debito). Quasi tutti conoscono la "definizione" di spread, ma molti non sanno come questo parametro incide sull'economia: ecco una breve, semplicissima spiegazione.
Nel 2012 l'ammontare del debito ha visto una forte impennata, nonostante ci abbiano imposto Mario Monti proprio con la scusa di scongiurare questo scenario. Il motivo dell'impennata va ricercato in primis nello SPREAD elevatissimo, che costringe l'Italia a corrispondere agli investitori un tasso di interesse elevatissimo per avere liquidità. Spread che, dall'avvento di Monti, non è mai sceso sotto "quota 400" se non per pochi giorni, e recentemente (Lunedì 16 e Martedì 17 Luglio) ha raggiunto nuovamente "quota 500", livello che a Novembre dell'anno scorso provocò "grande allarmismo" mentre oggi passa nell'indifferenza generale. Ricordiamo che quando Berlusconi "fece largo" a Monti, lo Spread si aggirava intorno a quota 515. Oggi 19 Luglio, alle ore 16:21 lo spread è di 477 punti, in mattinata era a quota 479.
Lo spread, la cui definizione è conosciuta ormai anche dai sassi, (è il differenziale tra i BTP, cioè i titoli italiani ed i BUND, cioè i titoli di stato tedeschi) stabilisce il tasso di interesse che una nazione deve corrispondere agli investitori che investono sui titoli di una determinata nazione: con lo spread a quei livelli, l'Italia è costretta a pagare tra il 6,5% ed il 7,5%, una vera e propria mostruosità: per ottenere una liquidità di 100 miliardi di euro, lo stato deve restituirne 6,5 - 7 - 7,5 miliardi in più. Visto che lo Stato italiano necessita di ingenti somme, siamo costretti a pagare uno sproposito di interessi. E questo, oltre a costringere lo stato ad aumentare la pressione fiscale e a ridurre la spesa pubblica, incide sul debito pubblico.
Staff nocensura.com
PER SAPERNE DI PIU': "I drammatici effetti del "Fiscal compact" sulle nostre vite spiegati in modo semplice" - http://www.nocensura.com/2012/07/i-drammatici-effetti-del-fiscal-compact.html
Commenti
La banca che emette soldi falsi , e pretende che gli tornino indietro pure con gli interessi.
I'errore è proprio li , prima era la repubblica a stampara i soldi , adesso invece lo fa un banca privata , e pretende anche degli interesi???? Ma su che cosa ???.
Ci sono 2 modi per uscirne , 1 basta togliere l'euro e ritornare alla Lira svalutandola , a quel punto il nostro mercato sarebbe molto competitivo a livello internazionale , ma rimarrebbe il problema dei mutui e dei finaziamenti , che è il vero debito degli Italiani , ma si puo risolvere se il governo vuole.
La seconda soluzione è svalutare lo stesso Euro , si avrebbe lo stesso effetto.
Le nostre riserve Auree sono una richezza vera Reale , e soprattutto e di proprietà del popolo Italiano , il Debito invece è finto , ed è proprietà delle banca stessa che ha emesso liquidità.
Purtroppo nella realtà dei fatti c'è un buco giuridico che non da modo di stabilire chi effettivamente è il debitore e chi il creditore , ma poco importa , quello che importa davvero e che le riserve Auree dell'Italia non si toccano , altrimenti sarà il caso di preparare una guerra civile e in fretta anche.