Le mani della Nestlé sul business dell’Alzheimer

La multinazionale svizzera ha acquisito una quota di un'azienda impegnata nel ramo


Corporate Social Responsability, illuminazione sulla via di Damasco o semplice ricerca del profitto? Il Wall Street Journal ci spiega che Nestlé ha comprato una patecipazione in un’azienda specializzata nella produzione di frullati per malati di Alzheimer.
PER LA SALUTE - L’azienda si chiama Accera, mentre la multinazionale svizzera non ha svelato quanto ha investito nella nuova partecipazione basata a Brookfield, Colorado. Massimo riserbo nelle cifre da parte di Nestlé, anche se pare certo che almeno un suo uomo siederà nel Consiglio d’Amministrazione di Accera. ”Questa operazione è importante non nell’investimento in sé ma perché rappresenta il primo passo nella realizzazione di un settore dedicato alla realizzazione di prodotti destinati alla salute mentale degli individui” ha spiegato Luis Cantarell, presidente ed Amministratore Delegato di Nestlé Health Science, sussidiaria ultima nata della multinazionale di Vevey, Svizzera.



500 MILIONI D’INVESTIMENTI - La multinazionale alimentare conferma così il suo interesse nell’interazione tra cibo e salute mentale. Nel 2006 ha investito 25 milioni di Franchi svizzeri in una collaborazione con Eth Losanna, università tecnica, per sviluppare un alimento che protegga dall’insurgenza dell’Alzheimer. Nestlé Health Science è nata proprio per questo motivo, per incentivare gli investimenti a favore della scienza. L’azienda svizzera ha intenzione d’investire 500 milioni di dollari entro i prossimi 10 anni nella produzione di cibi e bevande destinate a dare benefici per il cervello.
ENERGIE PER IL CERVELLO - L’Alzheimer è oggi la più diffusa forma di demenza senile, con una rovina progressiva della memoria e delle funzioni cognitivie. Nei soli Stati Uniti i malati sono circa cinque milioni. Accera si rivolge a loro grazie ad Axona, una polvere da aggiungere al latte o ad altri liquidi per trasformare il tutto in un frullato da bere una volta al giorno. Al momento sono 30 mila i pazienti curati ogni giorno con questo prodotto derivato dall’olio di cocco il cui fine è quello di fornire una nuova fonte di energia per il cervello. Questo prodotto aiuta i malati di Alzheimer in quanto il loro cervello assorbe meno glucosio del previsto.
LA STORIA DI AXONA - Axona è un prodotto medico e per questo è sottoposto ad un controllo di tipo medico. Non si tratta di una cura ma di una fonte supplementare di energia tesa a ridurre il declino cognitivo dei malati. Accera ha compiuto dei test coinvolgendo 150 pazienti dimostrando come la loro demenza fosse notevolmente rallentata. Il prossimo passo sarà quello di coinvolgere tra i 300 e 400 pazienti per un periodo di sei mesi. “E’il seme del futuro, e tutto questo fa parte della strategia a lungo termine dell’azienda”, ha spiegato Jean-Philippe Bertschy, analista della Bank Vontobel di Zurigo.


fonte: Giornalettismo


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