LA COSIDETTA "GRANDE VITTORIA" DI MONTI
di Valerio Lo Monaco
Puntuale, arriva la dichiarazione delle Merkel: «I paesi i cui bond verranno acquistati dai fondi Esm/Efsf dovranno rispettare condizioni che saranno verificate dalla troika Ue-Bce-Fmi». Altro che festeggiamenti, e ottimi accordi, dunque.
I giornali titolano che quella di ieri è stata una vittoria di Mario Monti, ma le cose in realtà stanno diversamente. Prima la notizia: l'accordo raggiunto, a quanto pare, prevede a grosse linee che da ora in poi vi sarà un intervento diretto del Fondo Salva Stati per andare a calmierare gli spread eventualmente in salita dei Paesi in difficoltà. Una sorta di soluzione per intercettare le situazioni più acute. Questo il punto centrale, a quanto si sa al momento, della riunione fiume di ieri. Trovate le cronache su ogni giornale, dall'asse Monti-Hollande al viso ceruleo della Merkel all'uscita dalla riunione a notte fonda.
Un bell'accordo? Non diremmo, e vediamo il perché, che è unico, ma essenziale.
Intanto registriamo per dovere di cronaca che i mercati stanno apprezzando la cosa, visto che le Borse al momento riprendono fiato (dunque gli speculatori al rialzo guadagnano) e che gli spread diminuiscono. Quello dell'Italia passa in poche ore dai 470 punti di ieri ai 410 attuali (ore 11). Quattrocentodieci, sia chiaro: molto al di là, in ogni caso, della soglia di sicurezza citata da Monti stesso a suo tempo, ma insomma per il momento in discesa.
Gli sherpa dei vari governi stanno preparando la bozza del testo che, secondo le previsioni, dovrebbe essere approvato il prossimo 9 luglio.
Ma cerchiamo di capirne l'essenza. Dunque, per calmierare gli spread - cioè quello che chiamano strumento per la stabilizzazione europeo – si prevede che il Fondo Salva Stati intervenga direttamente in caso di difficoltà. La novità risiede nell'utilizzo automatico del Fondo in tali occasioni, ma essa non cambia la situazione, per un motivo ben preciso: il Fondo Salva Stati è alimentato dagli Stati stessi. Si tratta di denaro che ogni Stato dell'Unione versa nel Fondo per soccorrere i paesi in crisi (attenzione: non cadiamo nella falsa dichiarazione di Monti secondo la quale il meccanismo non peserà sui bilanci degli Stati: il meccanismo pesa eccome, visto che il Fondo in ogni caso è sempre composto dal denaro dei vari Stati).
Dunque, mediante il Fondo, gli Stati si tassano per diventare soccorritori. Orbene, nel momento attuale, gli Stati stanno passando, tutti, tranne la Germania, dalla situazione di soccorritori a quella di soccorsi. Dunque chi fino a ora poteva soccorrere ha bisogno adesso di essere soccorso. E cosa succede quando sono più numerosi gli Stati a dover essere soccorsi rispetto a quelli in grado di soccorrere? Fin troppo semplice la risposta. Il Fondo Salva Stati è destinato presto a esaurirsi e dunque a dover essere incrementato. Da chi? Da chi può, ovvero solo la Germania. E siamo - saremo - da capo.
Ecco il motivo della dichiarazione della Merkel che abbiamo citato in apertura. Dichiarazione che è destinata ovviamente a incrinare tutte le decisioni strombazzate dai media in queste ore.
Ultima nota, che non ci sembra di poco contro: a quanto pare tale nuovo meccanismo sarà messo in opera dalla Bce. In altre parole, il Fondo Salva Stati interverrà automaticamente nei casi di difficoltà dei paesi sotto la supervisione della Banca Centrale Europea. Come dire, sarà Mario Draghi a gestirlo. Una Banca privata, che già gestisce il denaro in circolazione a monte, ovvero nel momento della sua creazione, adesso lo gestirà anche a valle, ovvero dopo che gli Stati lo avranno messo a sua disposizione, attraverso il Fondo, per calmierare i mercati.
E allora, si tratta di un bell'accordo, come ci ripetono da tutte le parti, o di una ennesima, ridicola, inutile e ipocrita illusione?
fonte: ilribelle.com tratto da comedonchisciotte.org
Puntuale, arriva la dichiarazione delle Merkel: «I paesi i cui bond verranno acquistati dai fondi Esm/Efsf dovranno rispettare condizioni che saranno verificate dalla troika Ue-Bce-Fmi». Altro che festeggiamenti, e ottimi accordi, dunque.
I giornali titolano che quella di ieri è stata una vittoria di Mario Monti, ma le cose in realtà stanno diversamente. Prima la notizia: l'accordo raggiunto, a quanto pare, prevede a grosse linee che da ora in poi vi sarà un intervento diretto del Fondo Salva Stati per andare a calmierare gli spread eventualmente in salita dei Paesi in difficoltà. Una sorta di soluzione per intercettare le situazioni più acute. Questo il punto centrale, a quanto si sa al momento, della riunione fiume di ieri. Trovate le cronache su ogni giornale, dall'asse Monti-Hollande al viso ceruleo della Merkel all'uscita dalla riunione a notte fonda.
Un bell'accordo? Non diremmo, e vediamo il perché, che è unico, ma essenziale.
Intanto registriamo per dovere di cronaca che i mercati stanno apprezzando la cosa, visto che le Borse al momento riprendono fiato (dunque gli speculatori al rialzo guadagnano) e che gli spread diminuiscono. Quello dell'Italia passa in poche ore dai 470 punti di ieri ai 410 attuali (ore 11). Quattrocentodieci, sia chiaro: molto al di là, in ogni caso, della soglia di sicurezza citata da Monti stesso a suo tempo, ma insomma per il momento in discesa.
Gli sherpa dei vari governi stanno preparando la bozza del testo che, secondo le previsioni, dovrebbe essere approvato il prossimo 9 luglio.
Ma cerchiamo di capirne l'essenza. Dunque, per calmierare gli spread - cioè quello che chiamano strumento per la stabilizzazione europeo – si prevede che il Fondo Salva Stati intervenga direttamente in caso di difficoltà. La novità risiede nell'utilizzo automatico del Fondo in tali occasioni, ma essa non cambia la situazione, per un motivo ben preciso: il Fondo Salva Stati è alimentato dagli Stati stessi. Si tratta di denaro che ogni Stato dell'Unione versa nel Fondo per soccorrere i paesi in crisi (attenzione: non cadiamo nella falsa dichiarazione di Monti secondo la quale il meccanismo non peserà sui bilanci degli Stati: il meccanismo pesa eccome, visto che il Fondo in ogni caso è sempre composto dal denaro dei vari Stati).
Dunque, mediante il Fondo, gli Stati si tassano per diventare soccorritori. Orbene, nel momento attuale, gli Stati stanno passando, tutti, tranne la Germania, dalla situazione di soccorritori a quella di soccorsi. Dunque chi fino a ora poteva soccorrere ha bisogno adesso di essere soccorso. E cosa succede quando sono più numerosi gli Stati a dover essere soccorsi rispetto a quelli in grado di soccorrere? Fin troppo semplice la risposta. Il Fondo Salva Stati è destinato presto a esaurirsi e dunque a dover essere incrementato. Da chi? Da chi può, ovvero solo la Germania. E siamo - saremo - da capo.
Ecco il motivo della dichiarazione della Merkel che abbiamo citato in apertura. Dichiarazione che è destinata ovviamente a incrinare tutte le decisioni strombazzate dai media in queste ore.
Ultima nota, che non ci sembra di poco contro: a quanto pare tale nuovo meccanismo sarà messo in opera dalla Bce. In altre parole, il Fondo Salva Stati interverrà automaticamente nei casi di difficoltà dei paesi sotto la supervisione della Banca Centrale Europea. Come dire, sarà Mario Draghi a gestirlo. Una Banca privata, che già gestisce il denaro in circolazione a monte, ovvero nel momento della sua creazione, adesso lo gestirà anche a valle, ovvero dopo che gli Stati lo avranno messo a sua disposizione, attraverso il Fondo, per calmierare i mercati.
E allora, si tratta di un bell'accordo, come ci ripetono da tutte le parti, o di una ennesima, ridicola, inutile e ipocrita illusione?
fonte: ilribelle.com tratto da comedonchisciotte.org
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