Guardate di quali privilegi godono i conviventi dei deputati

E mentre Rosy Bindi fa fuoco e fiamme per impedire che due persone che si amano, siano esse omosessuali o etero, possano godere fuori dal matrimonio degli stessi diritti di cui gode una coppia sposata si scopre che quei diritti (anzi privilegi), quando si tratta dei parlamentari (anche se cessati dal mandato), vengono tranquillamente estesi ai loro partner anche solo se conviventi. E che diritti (anzi privilegi): dalla pensione di reversibilità, alle Terme, alle cure mediche anche se effettuate nelle costosissime cliniche estere. Lo prevede una legge del 1990 e il regolamento di assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Ecco cosa prevede all’articolo 2:
 E guardate un po’ a cosa hanno diritto i conviventi dei deputati:

… E prestazioni straordinarie
Nei giorni scorsi, l’onorevole Paola Concia del Pd ha chiesto – secondo noi giustamente- che questi privilegi vengano estesi (oltre che alle copie etero – anche alle coppie omosessuali presenti in Parlamento. Gianfranco Fini ha garantito che calendarizzerà la discussione.
Sì ok, ma quando si discuterà di estenderli anche ai comuni mortali. Non certo  i privilegi di cui godono i parlamentari ma almeno i più normali diritti?



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Commenti

Anonimo ha detto…
Nulla da dire sul contenuto che non è altro che l'ennesima conferma di dove alligna il cancro sociale dell'Italia. Purtuttavia devo obiettare vaghezza ed approssimazione nel citare le fonti. Per esempio, numero della legge e data di pubblicazione nella Gazetta Ufficiale, per consentire la verifica e l'approfondimento di quanto affermato. Un rettangolino scritto a caratteri blu, non garantisce che il testo sia quello definitivo, che il regolamento sia in vigore ecc.
Anonimo ha detto…
Non mi convincerà mai un ragionamento che, indicando un illecito godimento di privilegi, come qui denunziato, vuole ottenere un diritto. Non si può volere che, solo perchè si è offesi da un ingiusto privilegio, si debba acconsentire all' approvazione di una norma di diritto. Io per esempio, posso essere completamente d'accordo sull'abolizione dei privilegi parlamentari, soprattutto quando non corrispondono a situazioni estese al resto dei cittadini, e nello stesso tempo non essere d'accordo che vi possa essere il riconoscimento, legato alla condizione more uxorio, di diritti alle coppie di fatto (etero o omo che siano) perchè non essendovi una legislazione specifica di tale condizione, dette situazioni potrebbe generare notevoli storture legate ad interessi esclusivamente economici. L'istituto del matrimonio oltre a diritti porta anche DOVERI cosa che ormai sembra essere aborrita da tutta la modernità. Tutti gridano i loro diritti e glissano sistematicamente i propri doveri. Bisogna incominciare a diventare un pò più seri nel contestare e partire innanzitutto dall'esame di coscienza che metta in mostra quanto siamo disponiìbili a sopportare i conseguenti doveri che insieme ai diritti la vita comunitaria ci porta.
Ugo Minini ha detto…
NON è assolutamente vero che Rosi Bindi vuole impedire i diritti delle persone fori dal matrimonio! Rosi Bindi condivide la posizione del PD, che è questa: no ai matrimony gay, sì alla unioni civili, omo ed etero, con ampi diritti, sul modello tedesco.
Non potete lamentarvi dei media che ingannano il popolo e poi ingannarlo a vostra volta attribuendo a qualcuno posizioni che NON sono le sue.
Anonimo ha detto…
Credo che sia doveroso indicare in relazione ad avere un quadro completo della situazione, quanto pagano mensilmente i deputati per aver diritto all'assistenza integrativa e nel caso di estensione ai propri familiari quanto costa tale estensione.

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