Ecco perché la Sicilia è finita nel mirino di Monti (cioè dei poteri forti) - Editoriale

Editoriale a cura dello Staff di nocensura.com

Che la Sicilia sia teatro di moltissimi sprechi di denaro pubblico, lo sappiamo bene. Anche noi di nocensura.com abbiamo parlato molteplici volte delle "genialate" degli amministratori dell'isola, la cui "casta regionale" è più spudorata della - spudoratissima - "casta nazionale" a cui, ricordiamolo, risponde.


Ma quanto viene sostenuto adesso da Mario Monti, che strumentalizzando ad arte la cattiva gestione dei politici siciliani parla addirittura di "bancarotta" è FALSO: l'obiettivo (non dichiarato ma palese) è quello di mettere mano allo "statuto speciale" dell'isola, che limita moltissimo l'influenza del governo centrale sulla Sicilia, demandando alla Regione moltissime competenze, TRA CUI LA POSSIBILITA' DI EMETTERE MONETA  AUTONOMAMENTE, SENZA DEBITO, SENZA LO STROZZINAGGIO DELLE BANCHE CENTRALI, argomento affrontato anche recentemente dai "Forconi" e persino da Zamparini: per saperne di più in merito leggete "La proposta di Zamparini: "Ci vuole una moneta siciliana"" e "La Banca Centrale di Sicilia può emettere moneta Sovrana !". La creazione di una moneta complementare in Sicilia potrebbe rappresentare un PERICOLOSISSIMO precedente per gli eurocrati che stampano l'euro senza nessuna copertura aurea e ce lo prestano pretendendo lauti INTERESSI: una possibilità che fa paura, e che certamente vogliono eliminare.

Che in Sicilia siano sprecati milioni e milioni di denaro pubblico corrisponde a verità; come lo è il fatto che la Regione Sicilia vada avanti solo grazie al sostegno dei soldi provenienti dalle regioni più ricche del nord. L'assemblea regionale siciliana (il Consiglio Regionale) ha dispensato, negli anni, decine di migliaia di posti di lavoro inutili, creati ad hoc per offrire un posto di lavoro ai cittadini laddove posti di lavoro non ce ne sono, coltivando la propria rete clientelare, in modo da garantirsi consensi e quindi il potere; l'esempio più noto è quello dei forestali, ma ce ne sono molti altri. Non vogliamo fare i "difensori d'ufficio" di una regione dove la sanità costa il doppio che altrove e offre un servizio scandaloso ai propri cittadini. Ma che la Regione sia a rischio 'default' non è vero: e la dimostrazione la troviamo anche nei dati del Dipartimento del Tesoro. Di seguito la tabella divulgata dalla pagina Facebook "Le città del sud" elaborata con i dati del Ministero, che dimostra come la Sicilia, al cui debito viene dato ampio risalto, è molto meno indebitata di altre regioni italiane, ad iniziare dal Lazio, a cui spetta il record con quasi 21 miliardi di debito, e persino della Lombardia: che ha un debito di oltre 13 miliardi e mezzo!


I governi nazionali che si sono susseguiti negli anni hanno SEMPRE taciuto dinnanzi agli sprechi siciliani, COMPRESO IL GOVERNO MONTI, che non ha proferito la MINIMA PAROLA quando pochi mesi fa, ad Aprile, il governatore Lombardo ha assunto 22.000 persone in un carrozzone regionale, salvo oggi volere COMMISSARIARE la regione.

ESATTAMENTE come hanno fatto a livello nazionale, per mettere le mani sulla Regione, i poteri forti che filoguidano l'azione di Mario Monti utilizzano L'ARMA DELLA BANCAROTTA: prima paventata a livello nazionale, e ora a livello regionale. Per poter mettere le mani sulla Regione Sicilia, non hanno altre strade.

Curiosità: guarda caso, alcuni giornali già prima della lettera di Mario Monti che sancisce l'attacco all'autonomia della Regione Sicilia, hanno iniziato a parlare e dare grande risalto agli sprechi della regione Sicilia: Venerdì 13 Luglio "Libero" ha dato ampio spazio agli sprechi della Regione Sicilia, alla quale hanno dedicato il titolo a caratteri cubitali della prima pagina: "SICILIA, UNA REGIONE DA TAGLIARE"; all'interno del giornale gli articoli del Direttore Maurizio Belpietro, Andrea Scaglia e F.Man da cui abbiamo estratto i dati che abbiamo snocciolato nell'articolo Sicilia: in alcuni paesi 1 abitante su 5 (anziani e bambini compresi) è un "forestale". Mercoledì 18 Luglio, cinque giorni dopo, lo stesso giornale è tornata a parlare di Sicilia, alla quale hanno dedicato ancora il titolo di prima pagina: "LA SICILIA E' FALLITA", sostenendo che "dopo la denuncia di 'Libero' il premier si prepara a commissariare la Regione che a forza di sprechi è arrivata sull'orlo della bancarotta". 


DAVVERO MONTI HA PRESO SPUNTO DA LIBERO?!? O più probabilmente, Libero ha iniziato a parlarne per sdoganare l'azione che avrebbe di li a poco intrapreso Mario Monti?!? Tra l'altro Libero è un giornale molto seguito dall'elettorato della Lega Nord, che vede sicuramente di buon occhio l'assunzione di interventi per limitare gli sprechi della Regione Sicilia...

Molto interessante ciò che si apprende dagli esperti che Libero ha interpellato sulla questione: 


Il 13 Luglio Libero ha scomodato Antonio Saitta, ordinario di "Diritto Costituzionale" a Messina (Libero del 13 Luglio) che spiega che lo Statuto siciliano è reso intoccabile dalla Costituzione "Lo statuto della Regione Sicilia per come è formulato sembra una carta ottocentesca (...) cambiarlo è molto complicato". L'articolo spiega che "la blindatura del testo è praticamente assoluta" e che "conferma che la Sicilia è praticamente uno stato autonomo federato con l'Italia" sostenendo che questo fu il "prezzo da pagare" per evitare che la Sicilia facesse Stato a sè alla fine della guerra (la 2° guerra mondiale). L'articolo spiega a chiare lettere che "cambiare lo Statuto è quasi impossibile. Non basta la ferrigna procedura prevista dalla Costituzione con la doppia lettura in parlamento, SERVE IL VOTO DELL'ASSEMBLEA REGIONALE".


TUTTAVIA nell'Edizione del 18 Luglio Libero ha interpellato il costituzionalista Giuseppe Verde che spiega che "se vanno in bancarotta il Commissario può arrivare"... 

E CON QUESTO IL "DISEGNO" RISULTA CHIARISSIMO: lo Statuto della Regione Sicilia può essere cambiato solo in presenza di gravi violazioni dello Statuto, e quindi anche a causa della bancarotta: che renderebbe possibile metterci le mani, e - ci potete scommettere - porre quelle limitazioni che POTREBBERO DARE FASTIDIO. Gli eurocrati stanno trasferendo sempre più poteri al Consiglio dell'Unione Europea, laddove i cittadini non possono arrivare; anche se le elezioni nazionali fossero vinte da qualcuno che intende fare veri cambiamenti non potranno farlo, grazie a Trattati come il Meccanismo Europeo di Stabilità 


Staff nocensura.com


Commenti

Anonimo ha detto…
Alcune parti di questo articolo sono illegibili e frutto di quel pensiero dominante in virtù del quale in Sicilia (e al Sud in generale) deve esserci sempre il trucco: qualcosa che non va...anche quando ne si vuole parlare in termini positivi. Mi riferisco alle parti dell'articolo dove si dice: "Che in Sicilia siano sprecati milioni e milioni di denaro pubblico corrisponde a verità"...ma quanto ne si sprechi al Nord si tace sempre. Oppure dove dice che "come lo è il fatto che la Regione Sicilia vada avanti solo grazie al sostegno dei soldi provenienti dalle regioni più ricche del nord". E' evidente che non si conosce affatto il bilancio siciliano. E ancora, si dice "Non vogliamo fare i difensori d'ufficio di una regione dove la sanità costa il doppio che altrove e offre un servizio scandaloso ai propri cittadini". Altro falso, andate a leggervi i dati sulla spesa sanitaria pro-capite e noterete che la Sicilia ha la spesa più bassa d'Italia sommando quella per strutture pubbliche e convenzionate.
L'intenzione era nobile ma l'intento è stato rovinato dai pregiudizi..
turi piana ha detto…
Boicottare Libero......finche non chiede scusa
Anonimo ha detto…
Mi dispiace per voi che siete sempre impegnati per fare chiarezza ma questa volta sulla Sicilia avete sbagliato tutto. Innanzitutto partite da un (PRE)CONCETTO errato che la Sicilia fa parte dell'Italia. Evidentemente NON conoscete la Storia della Sicilia e del Popolo Siciliano.La Sicilia è uno Stato federato con l'italia ha in comune solo ministero della guerra e degli esteri per il resto NON HA NESSUN COLLEGAMENTO. Tutti gli impiegati che in italia sono impiegati STATALI in Sicilia sono impiegati pagati da leggi emanate dal Parlamento Siciliano (aperto a Palermo nel 1130). Nessuno puo' paragonare la Sicilia con la Lombardia confinante con altre 4/5 ZONE SERVITE E COLLEGATE, la Sicilia è UN ARCIPELAGO, i suoi confini SONO AL DI LA' DEL MARE. Le sua vie di comunicazione sono le ali degli aerei (senza aeroporti) e le ali degli ALISCAFI (unico mezzo a poter procedere con ogni maltempo). Chiudere un OSPEDALE a Mistretta.... significa CONDANNARE A MORTE i cittadini siciliani in pericolo di vita, se manca l'elicottero del 118 SEI MORTO.
Anonimo ha detto…
Il nord alle regioni del sud e tantomeno alla Sicilia non da altro che briciole. Poi la lega costruisce questo falso mito, che il nord si svena per il sud. Dov'e' l'industria al sud? E in Sicilia? Dove sono le infrastrutture? Da quanto tempo non si investe in strade e rete ferroviaria? La regione siciliana e' soltanto una ruota molto ben lubrificata(chi ha orecchie per intendere intenda). La Sicilia ha il petrolio, e finora ha fatto bene a tenerselo stretto perche di vantaggi non ne avrebbe tratti per niente. Questa risorsa sarebbe stata sfruttata unicamente a beneficio del nord. Smonti mette le sue unghiaccia nel nostro statuto speciale unicamente per questo.
Non toccate lo statuto speciale siciliano. E' un esempio,un modello per le altre regioni del sud, unica misera forma di difesa da questo paese che focalizza tutte le sue attenzioni al Nord negando al sud ogni possibilita di sviluppo(sommergendolo per di piu' di rifiuti).
Fonso Genchi ha detto…
L'obiettivo è certamente l'attacco alle autonomie locali, ultimo baluardo delle sovranità popolari già tolte agli Stati dell'Unione Europea. Non a casa la campagna di stampa di questi giorni ha incluso un articolo di, se non erro, Libero che era un attacco al Trentino Alto Adige.
Devo segnalare tuttavia alcune imprecisioni contenute nel testo: non è vero che "la Regione Sicilia vada avanti solo grazie al sostegno dei soldi provenienti dalle regioni più ricche del nord". Se lo Statuto di Autonomia venisse effettivamente attuato, ciò non accadrebbe e i siciliani sarebbero ben contenti di ciò dato che, secondo il risultato di seri studi sull'argomento, la Regione Siciliana (non "Sicilia") potrebbe ogni anno contare su circa 7 miliardi di euro in più di quanto incassa oggi, con l'assistenzialismo. Ci si deve chiedere come mai lo Stato Italiano preferisce assistere economicamente la Sicilia e non darle ampia autonomia finanziaria, attuando integralmente lo Statuto che non prevede trasferimenti dal centro se non il fondo perequativo (previsto anche con la legge del Federalismo fiscale)...
Anonimo ha detto…
Attaccano lo statuto speciale della Sicilia per il petrolio.
Al solito, sfruttare le risorse del sud che di vantaggi non ne trarrebbe affatto per arricchire le banche e indirettamente il nord.
Da quanto tempo non si investe per migliorare la rete ferroviaria e stradale del sud? Dove sono le fabbriche? Dove sono i posti di lavoro? E' cosi' che il resto del paese si e'svenato per le regioni del sud?
Gli sprechi della regione siciliana (tacitamente consentite) non sono una novita'.
Lo statuto speciale in Sicilia e' una linea di difesa debole ma tuttosommato un importante modello per le altre regioni del sud.
Purtroppo credo che ci riusciranno, la Sicilia non e' industrializzata e dipende economicamente dalla parte piu' ricca (o meno povera) del paese.
Gemma ha detto…
Qualunque siano le motivazioni di Monti, lo scandalo delle regioni Autonome deve finire, soprattutto quando l'autonomia viene usata, come nel caso della Sicilia, solo per sprechi, corruzione, clientelarismo, ecc., mentre non per auto-mantenersi.
Siamo stufi di pagare tutti per i dipendenti della Regione Sicilia che, oltre a gestire in maniera pessima una delle regioni più belle d'Italia, sono in numero tale da poter amministrare uno stato intero.
ADESSO BASTA!!
Anonimo ha detto…
Anche le altre regioni a statuto speciale (come il Friuli) potrebbero farlo?
Anonimo ha detto…
Anche il friuli potrebbe emettere moneta?
Anonimo ha detto…
Saro' poco obiettiva, ma la situazione che si e' venuta a creare in Sicilia mi lascia basita, quindi qualsiasi intervento fatto per porre fine a questa situazione a dir poco vergognosa , non potrebbe che trovami daccordo...
Fluoxetyn ha detto…
Ma siete sicuri che quei dati sono veri? Si può conoscere la fonte?
Anonimo ha detto…
Il problema è che il debito siciliano NON è sostenibile, a differenza di Lazio,Lombardia e Piemonte che da sole fanno mezzo PIL italiano, ed esportano. In queste 3 regioni il rapporto tra dare e avere è circa 2 a 1, in sicilia è 1 a 10. Quindi c'è debito e debito... leggila anche così. E poi se ti stampi moneta, come fai a farla accettare alle altre regioni/stati ? Con quella moneta ci dovrai importare parecchie merci, e non credo che altre zone geografiche accetteranno carta straccia come pagamento...
Leonardo ha detto…
"Che in Sicilia siano sprecati milioni e milioni di denaro pubblico corrisponde a verità; come lo è il fatto che la Regione Sicilia vada avanti solo grazie al sostegno dei soldi provenienti dalle regioni più ricche del nord." Parole Vostre. "Non vogliamo fare i "difensori d'ufficio" di una regione dove la sanità costa il doppio che altrove e offre un servizio scandaloso ai propri cittadini." Sempre parole Vostre.
Sebastiano ha detto…
Buongiorno, premesso che il mio intento è quello di dare una reale informazione al cittadino basata sulla rilevazione dei fatti e non sulla loro interpretazione, vorrei capire da dove derivano le vostre affermazioni, qual'è la fonte, così che anche io possa accrescere le mie nozioni. Da quanto ho potuto notare, nello statuto della regione Siciliana NON è riportato nulla di tutto ciò anzi. L'articolo 40 comma 1 cita testualmente "Le disposizioni generali sul controllo valutario emanate dallo Stato hanno vigore
anche nella Regione". Inoltre l'articolo 14 comma 1 ben elenca gli ambiti in cui la regione ha legislazione esecutiva, e sempre e comunque nei limiti delle leggi costituzionali così come recita anche il principio di potestà legislativa.
Da ciò se ne trae la conclusione che la Sicilia NON può stampare moneta propria. Infine, per un aspetto prettamente pratico, penso che anche se potesse non ve ne sarebbe nessun beneficio poichè la maneta ha una valore che viene stabilito tra le parti. In questo caso chi accetterebbe la moneta siciliana? con quale copertura finanziaria (è vero, anche le altre monete non hanno nessun copertura finanziaria, ma almeno hanno un valore tra le parti istituzionalmente stabilito)?
Anonimo ha detto…
Salve, solo per dirvi che si dice Regione Siciliana.

http://www.castelvetranoselinunte.it/siamo-regione-siciliana-e-non-regione-sicilia/14950/
Anonimo ha detto…
io dico di farli provare ! che stampassero la loro moneta. Naturalmente avra' valore e circolazione solo nella regione siciliana ! Poi i fondi del valore della stampa, se non li hanno sono cavoli loro . immagino una nuova "cuba"

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