L'ultima buffonata di Berlusconi: candidare Jerry Scotti per frenare Beppe Grillo
Prima ha "sparato" che l'Italia dovrebbe decidere di stampare l'euro, con la propria "Zecca", se la BCE non deciderà di garantirci liquidità: cosa che non potrà mai fare, trattandosi di una moneta comune. Poi se ne è uscito registrando il nome "Italia pulita" con il quale intende presentare il proprio partito politico alle prossime elezioni: dopotutto è "il partito degli onesti"...
Ora l'ultima pensata: candidare il conduttore televisivo Jerry Scotti - che negli anni ottanta è stato deputato per i socialisti - per frenare l'ascesa di Beppe Grillo: ne parla l'articolo di "Diritto di Critica" che vi proponiamo di seguito...
Grillo è alle porte. E Berlusconi si sente assediato. Il Pdl e il MoVimento 5 Stelle, secondo i recenti sondaggi raccoglierebbero gli stessi voti. Così, il Cavaliere disperato, bocciato anche lui dai sondaggi, prova a giocare la carta “televisiva”. Populismo per populismo, l’ex premier sarebbe disposto a giocarsi il tutto per tutto con una “faccia nuova”: Gerry Scotti. Nuova, per modo di dire. Da 25 anni sulle reti Mediaset, è già stato parlamentare del Psi negli anni Ottanta.
Gerry Scotti va. Grillo, uno scontro “televisivo”. Secondo Libero, Berlusconi pensa che la figura di Scotti, amato dalle casalinghe e figura comunque rassicurante nel panorama televisivo, sia l’uomo giusto per arginare Grillo e per recuperare voti sul Pd. La mente del Cavaliere ha partorito la seconda “pazza idea” dl dopo-voto. Per ora il conduttore smentisce, ma non smentisce Berlusconi. L’ex premier sa di non potersi candidare personalmente. Il suo ciclo è davvero finito. Ma ha bisogno di tenere insieme il partito da una parte, e recuperare consenso, dall’altra. Angelino Alfano non scalda i cuori e poi è “meridionale”: un handicap troppo grosso per chi deve riconquistare la pancia del nord, per ora più attratta da quel diavolo di Beppe Grillo. Ma se il comico genovese scalda i cuori di giovani, laureati e internauti, Gerry Scotti potrebbe essere la figura giusta per conquistare i voti del popolo della tv: donne, over 50, basso livello di istruzione.
Berlusconi fonda le liste civiche. Ma Scotti potrebbe non essere sufficiente. Berlusconi sa bene che deve anche competere con Grillo anche sul terreno dei movimenti. Allora ecco nascere, nel totale silenzio, due nuove liste “civiche”: “Italia Pulita” e “Altra Italia”. Una nascita tutt’altro che “civica” visto che il primo nome è di proprietà del Cavaliere e il secondo (logo annesso) è di Giorgio Stracquadanio. Ma poco male. In fondo anche il logo del M5S è di proprietà di Grillo.
Intanto il Pd dorme. Anche Bersani starebbe pensando alle liste “civiche” ma i vari retroscena usciti in questi ultimi giorni sembrano aver depotenziato questa opzione. Inoltre, lo stesso Saviano – dato come capolista – si è subito smarcato da questo progetto. Resta l’intellighenzia di sinistra che sarebbe pronta a correre fuori dal Pd, ma per aiutare il Pd nella vittoria finale. Perché non si sa mai: in un anno tutto può cambiare. Ed in attesa che qualcosa accada, i democratici mandano avanti Fassina: “elezioni ad ottobre”, ha gridato. Un modo per dire agli elettori: “Monti ci fa soffrire ma presto saremo noi a Palazzo Chigi”.
Commenti