Luca Telese abbandona "Il Fatto": “Travaglio è ossessionato e non è democratico”
Luca Telese, il futuro MaurizioCostanzoShow della televisione italiana, sembrava un tipo sveglio. Uno di quelli preparati, certo, sicuramente intelligente, dotato, un po’ paraculo, ma comunque bravo. Ha iniziato a scrivere per il Giornale, poi è diventato conduttore tv ed è passato al Fatto (che ha contribuito a fondare nel settembre del 2009), e ora lascia il giornale delle Procure e delle Manette. Se ne va, e fonda un nuovo quotidiano (si chiamerà Pubblico e sarà in edicola dal 18 settembre, costo 1,50 euro).
Nel giorno dell’addio a Travaglio e Padellaro, Telese ha rilasciato un’intervista al Corriere. Ecco qualche passaggio:
«La mission di quel giornale si è esaurita. Non è passato dalla protesta alla proposta. Quando il governo Berlusconi è caduto, ci siamo chiesti: ora cosa dobbiamo cambiare? Travaglio ha detto: nulla. Io ho risposto: tutto. Ecco perché vado via. Perché non puoi continuare, a guerra finita, a mozzare le teste di cadaveri sul campo. Non puoi solo demolire. È il momento di costruire».
E il rapporto con Travaglio? Qui Telese si lascia andare. Sentite un po’:
“con Marco non si parla. In una discussione ha due reazioni: se è arrabbiato gira il collo a 37 gradi da un lato, tace e gli si gonfia una vena. Se non è d’accordo sorride. Non è interessato al dibattito democratico».Con il nuovo giornale finalmente non sarò più vittima dell’ossessione di Travaglio, e di tutti i mafiologi, del “papello” di Spatuzza. D’altronde Marco ammetteva: il 75% di quello che scrivete non mi interessa. Per dire, la frase di Stracquadanio sul “metodo Boffo” nasce da un’intervista al nemico che piace a Padellaro ma al quale Travaglio era contrario perché “a quelli non bisogna dare manco una riga”. Ecco, nel nostro nuovo giornale si farà il contrario.
Mica male. Dicevamo: sembrava sveglio questo Telese. E invece ci ha messo ben tre anni per capire di che pasta è fatto Travaglio..
fonte: daw-blog.com
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