Germania, è caccia all'italiano. Il ko brucia: maxi risse in terra tedesca.
Un popolo che diventa incubo sportivo, la sfida sul campo trasformata in maledizione.
Così persino i tedeschi hanno perso la testa.
Dopo la magnifica vittoria della Nazionale di Cesare Prandelli contro la Germania del tecnico Löw, il certificato di inferiorità calcistica porta un altro timbro: Città del Messico 1970, Madrid 1982, Dortmund 2006 e adesso Varsavia 2012.
In Rete gira una battuta molto gettonata: «L'ultima volta che hanno vinto contro di noi c'erano i Visigoti».
ADDIO AUTOCONTROLLO. Il popolo della cancelliera Merkel ha quindi smarrito il proverbiale autocontrollo e si è messo a caccia dei nemici italiani.
La notte dopo il match, quella tra il 28 e il 29 giugno, è stata caratterizzata da scontri e violenze in Germania.
Non che l'Italia sia stata la patria della civiltà: una bambina è stata colpita alla schiena da un proiettile, restando ferita gravemente, e una coppia gay è stata pestata a Milano.
SPAGHETTI PER DISPREZZO. Ma sono stati i tedeschi, con la sconfitta che ancora bruciava, a esibire la loro faccia peggiore: in diverse città centinaia di tifosi hanno aggredito fisicamente e verbalmente gli italiani in festa, bersagliandoli anche con spaghetti in segno di disprezzo.
INCHINI E INSULTI. I quotidiani del giorno dopo si sono inchinati agli Azzurri, però qualcuno si è fatto trasportare dall'invidia e dal senso di rivalsa, come i commentatori televisivi che hanno parlato di «persone non autosufficienti» e «cani randagi» riferendosi a Cassano e Balotelli.
La stampa locale e nazionale ha dovuto occuparsi soprattutto dei violenti tafferugli a Berlino, Monaco, a Wolfsburg - la città della Volkswagen, dove vivono migliaia di immigrati italiani - a Lubecca, Kassel, Marl.
MAXI RISSA 800 CONTRO 600. L'episodio più eclatante è avvenuto a Wuppertal, dove la polizia ha impiegato ore per sedare una maxi-rissa tra circa 800 tedeschi e 600 italiani, contro i quali sono stati gridati slogan razzisti.
Qui erano in superiorità numerica, a centrocampo durante la partita mai.
SPRAY AL PEPE E MANGANELLI. Le forze dell'ordine sono intervenute con spray al pepe e manganelli per fermare le aggressioni e separare i contendenti.
Il bilancio? Decine di feriti e di fermi, con centinaia di denunce per lesioni.
Incerottati ma felici, gli italiani in terra di Germania hanno nuove argomentazioni di sfottò calcistico.
Ma occhio al tedesco infuriato pronto a menare.
fonte: lettera43.it
Così persino i tedeschi hanno perso la testa.
Dopo la magnifica vittoria della Nazionale di Cesare Prandelli contro la Germania del tecnico Löw, il certificato di inferiorità calcistica porta un altro timbro: Città del Messico 1970, Madrid 1982, Dortmund 2006 e adesso Varsavia 2012.
In Rete gira una battuta molto gettonata: «L'ultima volta che hanno vinto contro di noi c'erano i Visigoti».
ADDIO AUTOCONTROLLO. Il popolo della cancelliera Merkel ha quindi smarrito il proverbiale autocontrollo e si è messo a caccia dei nemici italiani.
La notte dopo il match, quella tra il 28 e il 29 giugno, è stata caratterizzata da scontri e violenze in Germania.
Non che l'Italia sia stata la patria della civiltà: una bambina è stata colpita alla schiena da un proiettile, restando ferita gravemente, e una coppia gay è stata pestata a Milano.
SPAGHETTI PER DISPREZZO. Ma sono stati i tedeschi, con la sconfitta che ancora bruciava, a esibire la loro faccia peggiore: in diverse città centinaia di tifosi hanno aggredito fisicamente e verbalmente gli italiani in festa, bersagliandoli anche con spaghetti in segno di disprezzo.
INCHINI E INSULTI. I quotidiani del giorno dopo si sono inchinati agli Azzurri, però qualcuno si è fatto trasportare dall'invidia e dal senso di rivalsa, come i commentatori televisivi che hanno parlato di «persone non autosufficienti» e «cani randagi» riferendosi a Cassano e Balotelli.
La stampa locale e nazionale ha dovuto occuparsi soprattutto dei violenti tafferugli a Berlino, Monaco, a Wolfsburg - la città della Volkswagen, dove vivono migliaia di immigrati italiani - a Lubecca, Kassel, Marl.
MAXI RISSA 800 CONTRO 600. L'episodio più eclatante è avvenuto a Wuppertal, dove la polizia ha impiegato ore per sedare una maxi-rissa tra circa 800 tedeschi e 600 italiani, contro i quali sono stati gridati slogan razzisti.
Qui erano in superiorità numerica, a centrocampo durante la partita mai.
SPRAY AL PEPE E MANGANELLI. Le forze dell'ordine sono intervenute con spray al pepe e manganelli per fermare le aggressioni e separare i contendenti.
Il bilancio? Decine di feriti e di fermi, con centinaia di denunce per lesioni.
Incerottati ma felici, gli italiani in terra di Germania hanno nuove argomentazioni di sfottò calcistico.
Ma occhio al tedesco infuriato pronto a menare.
fonte: lettera43.it
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