Cocaina a Mediaset, spuntano i nomi di Costanzo e Barale


Il giornalista e la show girl citati in un'intercettazione come acquirenti. Le repliche.

Ci sarebbero anche nomi noti nella maxi inchiesta sulla droga a Milano, che coinvolge anche gli ambienti di Mediaset. Nelle carte dell’inchiesta sono spuntate delle intercettazioni che riguardano Paola Barale e Maurizio Costanzo, ai quali, secondo le conversazioni di alcuni arrestati, veniva portata la droga direttamente negli studi di registrazione.

Una maxioperazione con 22 arrestati

L’operazione coordinata dal Pm della Dda di Milano Antonio Sangermano ha portato a 22 arrestati di nazionalità italiana e straniera, che fanno parte di un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga e di armi. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina ed hashish, fabbricazione e commercializzazione di armi comuni da sparo e da guerra,  ricettazione e porto illegale di armi. 

Il filone Mediaset e le intercettazioni

Ma alla ribalta è finito soprattutto il filone dell’inchiesta che porta negli studi di Mediaset.
Agli atti ci sono una serie di intercettazioni durante le quali alcuni dei personaggi di spicco dell'indagine, tra cui l’uomo ritenuto al vertice dell'organizzazione, Marco Damiolini, 35 anni, parlano tra loro di una serie di cessioni di cocaina a presentatori e gente di spettacolo legata a Mediaset. Non è la prima volta che accade: alcuni anni fa un’indagine analoga portò all’arresto di due dipendenti dell’azienda.

Le consegne "a ogni Buona domenica"

Conversando con un altro degli arrestati, Raffaele Laudano, 47 anni,  Damiolini racconta che “L'amico mio ha preso 12 anni di galera perché lavorava con Maurizio Costanzo. Davide Caffa. lui gli dava la barella...(cocaina) alla Barale, a Costanzo, ad ogni Buona Domenica.......gli dava due etti e mezzo. gliela pagavano profumata proprio.....é successo.......e ha preso dodici anni”.

Roba di prima qualità

In altri passi delle intercettazioni, Damiolini e Laudano si lamentano della scarsa qualità dell'ultima partita. Damiolini: "Compri dieci grammi e vuoi il 90%. Laudano: ma non posso dargli neanche la merda a quelli di Mediaset....io lo so già come son fatti quelli...".
Nell'ordinanza peraltro è precisato che i personaggi pubblici di cui parlano gli spacciatori tra loro come utenti finali del loro commercio, non sono stati oggetto di rilievi penali, ma la notizia del loro coinvolgimento è già di dominio pubblico.

La replica di Cosatanzo: "Un colpo di sole"

Immediata la replica di Maurizio Costanzo: "Non so di cosa si stia parlando, le cose non mi riguardano in nessun modo, di tutte le persone citate conosco solo Paola Barale. Ancora una volta devo dire 'un colpo del sole africano!'".

La richiesta di rettifica di Paola Barale

La Barale ha invece inviato alla stampa una richiesta di rettifica, in cui si legge che: “La signora Paola Barale con la presente richiesta di rettifica formale precisa di non aver mai conosciuto o incontrato le persone citate nell'articolo a parte, ovviamente, il signor Maurizio Costanzo. I fatti narrati nella intercettazione telefonica riportata dall'articolo messi tra virgolette in cui viene citata la signora Barale, sopra integralmente richiamati, sono falsi e in ogni caso la signora Barale ne è del tutto estranea e non la riguardano assolutamente”. 



fonte: ilsalvagente.it



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