Perchè la Finocchiaro ha la scorta mentre l’imprenditore che si è ribellato all‘ ndrangheta no?
La Finocchiaro si porta la scorta all’Ikea e obbliga i suoi “uomini” a farle la spesa mentre l’imprenditore edile calabrese che si è ribellato al pizzo imposto dalla ‘ndrangheta non ce l’ha più.
Pino Masciari, come riferisce Linkiesta, è sottoposto a programma speciale di protezione nell’ottobre del 1997 per aver denunciato la ‘ndrangheta e le collusioni con la politica. Per il suo impegno ha ottenuto la cittadinanza onoraria da parte del Comune di Bologna, è stato costretto a chiudere le imprese edili rilevate dal padre per aver denunciato all’autorità giudiziaria il peso dell’estorsione da parte delle cosche di ‘ndrangheta. Per poter continuare a lavorare, Masciari avrebbe inizialmente accettato di versare il 3% dei suoi guadagni alle ‘ndrine e il 6% ai politici locali collusi, piegandosi anche alle assunzioni pilotate, ai regali pretesi dai politici in cambio di appalti e alle forniture di materiali imposte. Nel 1990, però, decide di ribellarsi ai ricatti. La risposta sono macchine bruciate, capannoni distrutti, furti e minacce.
Nel 1994, dopo aver licenziato gli ultimi operai, Masciari comincia a collaborare con la giustizia, fino a entrare poi nel programma speciale di protezione.
Ora dopo anni di protezione e scorta, non ha più gli agenti a sorvegliarlo e rischia quotidianamente la vita, visto che le ‘ndrine continuano a minacciarlo.
Perchè a lui no e alla Finocchiaro sì?
fonte: Il Fazioso
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