Non si ferma il boom del fotovoltaico L'Italia copre il 33% della domanda mondiale
di Luca Pagni
Il nostro paese nel 2011 ha raggiunto il primo posto per potenza installata. La Germania rimane al top per la potenza cumulata con 24.700 megawatt contro i 12.700 della penisola
MILANO - Soltanto un decennio fa, energie rinnovabili in Italia faceva rima soltanto con idroelettrico. Dighe grandi e piccole, secondo i dati che si riferiscono al 2000, garantivano il 91 per cento dell'energia "verde", pari a 18 gigawatt di potenza. Ora l'energia che arriva dall'acqua copre poco più del 43 per cento del totale, che nel 2011 ha raggiunto i 41,3 gigawatt di potenza, con un incremento del 125 per cento. Un boom che per lo più è attribuibile al successo dell'industria del fotovoltaico in Italia, che alla fine dell'anno scorso è salita al 31 per cento della potenza rinnovabile installata. Risultati che fanno dell'Italia il primo paese al mondo per potenza fotovoltaica allacciata alla rete, davanti alla Germania.
Da Verona, dove è in corso il Solar Expo, il direttore della divisione operativa del Gse, il Gestore Servici Energetici Gerardo Montanino, ha presentato i nuovi dati che fotografano la rivoluzione che le energie rinnovabili stanno portando nel nostro paese. Un fenomeno che ha già portato l'energia venduta alla Borsa elettrica a quota zero: è avvenuto per un paio d'ore il 2 e il 3 maggio, mentre nel giorno di Pasquetta, il 9 aprile, in Sicilia le rinnovabili, sempre nelle prime ore del pomeriggio sono arrivate a coprire il 96 per cento della domanda di energia.
Si tratta, per ora, di casi limite, ma dicono anche che dalla strada è tracciata e sarà difficile tornare indietro. Un dato ulteriore per spiegarlo: la potenza fotovoltaica annuale del nostro paese ha rappresentato più del 33% di tutto il mercato mondiale del 2011 e quello italiano è diventato il primo mercato mondiale dell'anno davanti alla Germania che comunque conserva il primato per potenza cumulata con 24.700 Mw installati, l'Italia è seconda con 12.700 Mw e a maggio ha superato 13.160 Mw. Nel 2011 l'italia ha installato 9.300 Mw fotovoltaici, che includono anche impianti per 3.500 Mw compresi nel decreto 'salva Alcoa' (realizzati entro fine 2010 e allacciati in rete entro fine giugno 2011) e che hanno beneficiato degli elevati incentivi del conto energia. Con gli oltre 340mila impianti presenti nel nostro paese la produzione elettrica da fotovoltaico è stimabile oggi in circa 11 terawattora/anno ed è in continua crescita. Solo 5 anni fa era infinitesimale (0,039 twh).
Tutto ciò ha cambiato, come si diceva, le logiche del mercato dell'energia. Le ore centrali della giornata, quando il sole è più forte, sono coperte da fotovoltaico e - in parte - eolico. Nelle ore serali e notturne, sono gli impianti tradizionali, per lo più le centrali a gas, a mantenere in equilibrio il sistema. In altre parole, a garantire agli italiani a non rimanere al buio. In questo modo, il risparmio in bolletta che si potrebbe ricavare dal fatto che "sole" e "vento" sono gratis è bilanciato dagli incentivi (che andranno però calando nei prossimi anni) e dai costi per temere aperte le centrali tradizionali anche in orari in cui producono in perdita (perché non si possono spegnere ed accendere a comando). E il picco di prezzo più alto si è spostato nelle ore serali.
fonte: Repubblica
Il nostro paese nel 2011 ha raggiunto il primo posto per potenza installata. La Germania rimane al top per la potenza cumulata con 24.700 megawatt contro i 12.700 della penisola
MILANO - Soltanto un decennio fa, energie rinnovabili in Italia faceva rima soltanto con idroelettrico. Dighe grandi e piccole, secondo i dati che si riferiscono al 2000, garantivano il 91 per cento dell'energia "verde", pari a 18 gigawatt di potenza. Ora l'energia che arriva dall'acqua copre poco più del 43 per cento del totale, che nel 2011 ha raggiunto i 41,3 gigawatt di potenza, con un incremento del 125 per cento. Un boom che per lo più è attribuibile al successo dell'industria del fotovoltaico in Italia, che alla fine dell'anno scorso è salita al 31 per cento della potenza rinnovabile installata. Risultati che fanno dell'Italia il primo paese al mondo per potenza fotovoltaica allacciata alla rete, davanti alla Germania.
Da Verona, dove è in corso il Solar Expo, il direttore della divisione operativa del Gse, il Gestore Servici Energetici Gerardo Montanino, ha presentato i nuovi dati che fotografano la rivoluzione che le energie rinnovabili stanno portando nel nostro paese. Un fenomeno che ha già portato l'energia venduta alla Borsa elettrica a quota zero: è avvenuto per un paio d'ore il 2 e il 3 maggio, mentre nel giorno di Pasquetta, il 9 aprile, in Sicilia le rinnovabili, sempre nelle prime ore del pomeriggio sono arrivate a coprire il 96 per cento della domanda di energia.
Si tratta, per ora, di casi limite, ma dicono anche che dalla strada è tracciata e sarà difficile tornare indietro. Un dato ulteriore per spiegarlo: la potenza fotovoltaica annuale del nostro paese ha rappresentato più del 33% di tutto il mercato mondiale del 2011 e quello italiano è diventato il primo mercato mondiale dell'anno davanti alla Germania che comunque conserva il primato per potenza cumulata con 24.700 Mw installati, l'Italia è seconda con 12.700 Mw e a maggio ha superato 13.160 Mw. Nel 2011 l'italia ha installato 9.300 Mw fotovoltaici, che includono anche impianti per 3.500 Mw compresi nel decreto 'salva Alcoa' (realizzati entro fine 2010 e allacciati in rete entro fine giugno 2011) e che hanno beneficiato degli elevati incentivi del conto energia. Con gli oltre 340mila impianti presenti nel nostro paese la produzione elettrica da fotovoltaico è stimabile oggi in circa 11 terawattora/anno ed è in continua crescita. Solo 5 anni fa era infinitesimale (0,039 twh).
Tutto ciò ha cambiato, come si diceva, le logiche del mercato dell'energia. Le ore centrali della giornata, quando il sole è più forte, sono coperte da fotovoltaico e - in parte - eolico. Nelle ore serali e notturne, sono gli impianti tradizionali, per lo più le centrali a gas, a mantenere in equilibrio il sistema. In altre parole, a garantire agli italiani a non rimanere al buio. In questo modo, il risparmio in bolletta che si potrebbe ricavare dal fatto che "sole" e "vento" sono gratis è bilanciato dagli incentivi (che andranno però calando nei prossimi anni) e dai costi per temere aperte le centrali tradizionali anche in orari in cui producono in perdita (perché non si possono spegnere ed accendere a comando). E il picco di prezzo più alto si è spostato nelle ore serali.
fonte: Repubblica
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