Il trucco dei partiti per non tagliarsi i rimborsi
In teoria il dimezzamento del contributo ai partiti avrebbe dovuto lasciare nelle casse dello stato almeno 90 dei 180 milioni che ogni anno finiscono alle segreterie. In pratica l'aumento della detraibilità dei contributi versati ai partiti, consentirà invece un risparmio di appena 2 milioni di euro. quando nel 2016 la legge andrà a regime il risparmio arriverà a soli 11 milioni circa. Il trucco è sveltato nelle tabelle sull'impatto della legge, redatte dalla Ragioneria Generale dello Stato.
I partiti potranno beneficiare dell'innalzamento della detraibilità dei contributi privati al 26% (le cosiddette tangenti legalizzate, cioè le "libere" donazioni di imprese e cittadini ai partiti), equirapandoli di fatto alle associazioni di volontariato.
Ma in questo modo lo stato dovrà rinunciare ad una parte degli incassi. Infatti se nel 2013 il risparmio sarà di oltre 69 milioni di euro (perchè la detraibilità è ancora pari a zero), nel 2014 la Ragioneria prevede un risparmio di appena 2 milioni di euro. nel 2015 di soli 5 milioni, per poi andare a regime nel 2016 (11 milioni)".
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