Francia, altro che cambiamento. Hollande? Nel club di Bilderberg

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"Niente è come sembra". E non è il titolo di un film di spie russe, ma una triste realtà: Dopo i golpe di Papademos in Grecia e Monti in Italia, in Francia ci ha pensato il destino a posizionare la terza pedina del Club Bilderberg. Holland ci è dentro fino al collo e quel vento di cambiamento percepito dai francesi potrebbe trasformarsi in un uragano dagli effetti devastanti.


Eduardo Parente - collaboratore di nocensura.com
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di seguito l'articolo di  Affari italiani


Altro che cambiamento rivoluzionario. Il neoeletto presidente francese François Hollande è un globalista convinto. Come scrive senza giri di parole Paul Joseph Watson sul Los Angeles Times è un altro tirapiedi del Bilderberg. Questo si evince dal fatto che il nuovo inquilino socialista dell'Eliseo è un pro-europeo tutto d'un pezzo visto che ha sostenuto nel 1992 il Trattato di Maastricht e un acceso sostenitore dell'Euro

Ha inoltre sostenuto la Costituzione europea in un referendum del 2005, nonostante la maggior parte dei suoi alleati socialisti votassero contro di essa. Hollande, da portavoce dell’ex presidente Jospin ha partecipato alla riunione del Gruppo Bilderberg nel 1996.  Hollande ha mutuato il linguaggio e la tempra da quello che lui considera il suo mentore, Francois Mitterand. Il presidente socialista era un massone di 33° grado, lo stesso che commissionò la piramide del Louvre costruita con 666 pannelli di vetro. Assieme al Cancelliere tedesco Helmut Kohl (membro del Bohemian Grove), Mitterand generò il Trattato di Maastricht. Si dice che il Bilderberg sia stato l'artefice della vittoria presidenziale di Mitterand nel 1981.

Ma c'è di più il consigliere speciale di Hollande non è altro che Manuel Valls, ex massone e membro del Bilderberg, che appoggia apertamente la creazione di un superstato federale europeo a scapito della sovranità nazionale. Valls ha pubblicamente invitato la Commissione europea al controllo dei bilanci nazionali dei paesi membri dell’Unione Europea. In sostanza, secondo Watson, Hollande sarebbe un globalista e sostenitore entusiasta dell’etica dittatoriale dell’Unione Europea nell’eliminazione di ogni sovranità nazionale. In definitiva il neo presidente transalpino è un portatore d’acqua al mulino delle élites e tasserà a sangue la classe media portando avanti il sacrificio della sovranità nazionale francese sull’altare del superstato europeo.


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