Scandalo della spesa esce da Montecitorio: le Iene risolvono il mistero!

I due dipendenti di Montecitorio sorpresi dalla troupe delle Iene
 per strada con cinque buste piene di generi alimentari

Ricordate lo scandalo sollevato la settimana scorsa dalle Iene, che trovarono due dipendenti di Montecitorio in strada, intenti a trasportare alcune buste piene di generi alimentari? I due, che si è appreso essere banconisti della bouvette (il bar interno della Camera) evidentemente imbarazzati ripararono in un bar, rifiutando di fornire spiegazioni, e dopo aver telefonato a qualcuno (probabilmente per segnalare la presenza delle Iene e richiedere disposizioni) fecero ritorno a Montecitorio. (Vedi articolo + video delle Iene) Gli inviati del celebre programma di Italia1 sono tornati sul posto per indagare circa il "destinatario" di quei generi alimentari, risolvendo (almeno parzialmente) il mistero. 
GUARDA IL NUOVO SERVIZIO DELLE IENE


Ricapitoliamo come andarono i fatti la volta scorsa:
Quando i commessi, scoperti dalle Iene, hanno fatto "dietro front", gli inviati del programma di Italia1 provarono a recarsi a Montecitorio per chiedere spiegazioni. Hanno provato a chiedere lumi al personale della Camera dei deputati, senza riuscire ad ottenere informazioni utili:

Ecco come ha risposto una dipendente dell'Ufficio legislativo:  (Iena:) "abbiamo visto uscire alcuni dipendenti che trasportavono buste con latte, prosciutto... la classica busta della spesa" - (dipendente:) "mi sembra strano" - (Iena:) "le sembra strano a lei?" - (dipendente:)"non capita, perché c'è il divieto di fare uscire gli alimenti, dal parlamento, comunque c'è un servizio di sicurezza che controlla, quindi..." - "lo vada a chiedere ai commessi". 
E qui abbiamo la conferma - se ci fosse stato qualche dubbio in merito - che fare uscire generi alimentari dal parlamento è proibito. (Visto tutti i privilegi di cui godono i parlamentari - che hanno diritto all'assistenza sanitaria e al dentista anche per i propri parenti - non ci saremmo sorpresi più di tanto se fosse risultato perfettamente legale...)
"fuori, andate fuori, e spenga questa telecamera che qui non si possono
fare le riprese"
Seguendo il consiglio della signora dell'ufficio legislativo - "lo vada a chiedere ai commessi" - gli inviati delle Iene varcarono la soglia di Palazzo Montecitorio,  ma appena entrarono nell'atrio e formularono la "fatidica" domanda ai commessi, furono tempestivamente invitati ad uscire. 
Alle prime insistenze della Iena, che chiedeva "come mai dimostrassero tutta questa agitazione per una semplice domanda" è stata messa la mano davanti alla telecamera, e l'audio consente di sentire che l'inviato delle Iene invita l'addetto a "non mettergli le mani addosso", il quale risponde che gli avrebbero spaccato la telecamera. 


SCENE DEGNE DI UN REGIME SUDAMERICANO...  l'operatore di un programma televisivo chiede spiegazioni circa un fatto GRAVE, poiché PORTARE VIVERI FUORI DAL PARLAMENTO - CHE COME HA SPECIFICATO IL PERSONALE è PROIBITO - CORRISPONDE A UN FURTO, e queste sono le "risposte" che gli vengono fornite.

Quando sono tornate a chiedere spiegazioni, hanno trovato fuori dall'ingresso di Montecitorio ben 6 agenti in borghese: (ad attendere loro?) Non hanno - ovviamente - nemmeno provato ad entrare, ma non hanno desistito dal loro intento, chiedendo spiegazioni ad alcuni deputati che transitavano in zona:

  • Livia Turco (PD) che risponde in modo nervoso, evitando di rispondere ne merito; arrogante, a nostro giudizio quella che ha risposto peggio di tutti.
  • Fabrizio Cicchitto (PDL) che risponde, continuando a camminare, di "non volergli dare una mano a chiarire i fatti" e definisce "antipatico" la Iena
  • Pierluigi Castagnetti (PD) Che cerca di giustificare i fatti dicendo che "ci sarà stato un buffet, un ricevimento in qualche sala della camera" 
  • Franco Frattini (PDL) che guardando il video del precedente servizio delle Iene si mostra sorpreso - "non ci posso credere" e dichiara di "non avere idea" di dove stiano andando i commessi, e prendendola a ridere, ritiene "micidiale, non immaginabile" la vicenda (Frattini è quello che ha risposto con maggiore sincerità e correttezza)
  • Giorgia Meloni (PDL) che dichiara che "può essere una cosa grave, ma anche non grave, dipende cosa ci devono fare"
  • Maurizio Lupi (PDL) che dichiara, sorridendo "ci impegneremo tutti a risolvere il mistero delle buste" 

I parlamentari non sono risultati di grande aiuto. Ma una segnalazione anonima ricevuta sul sito da "qualcuno che sembra ben informato" mette le Iene sulla strada giusta: da notare come "l'anonimo mittente", che afferma che i banconisti stiano portando i viveri presso gli appartamenti dei vicepresidenti della camera - cosa che definisce "ricorrente e risaputa" - sia a conoscenza di alcuni dettagli non alla portata di tutti, come il fatto che i due banconisti siano diretti dalla dott.ssa Perrelli... inoltre la versione dei fatti risultava corrispondente a quella fornita al bar dove si sono rifugiati i banconisti...
Inoltre con l'aiuto di un parlamentare che - a telecamera spenta - rivela alcuni dettagli, e l'aiuto dell'onorevole Concia (PD) viene chiarito che le borse della spesa fossero destinate a un questore o uno dei vice-presidenti della Camera: che oltre a tutti i privilegi di cui godono i parlamentari, hanno a disposizione anche un  appartamento nel centro di Roma,  e come se non bastasse, si fanno portare persino indebitamente la spesa (pagata dagli italiani) a casa...


ECCO CHI SONO I QUESTORI e i VICE-PRESIDENTI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI:
I questori sono tre: Gabriele Albonetti (PD), Francesco Colucci e Antonio Mazzocchi del PDL 
I vicepresidenti sono quattro: Antonio Leone e Maurizio Lupi del PDL, Rosy Bindi del PD e Rocco Buttiglione dell'UDC 




Staff nocensura.com


Commenti

Anonimo ha detto…
Fanno letteralmente schifo!!gli italiani sono stufi di queste cose,e non mi meraviglio che accada un golpe prima o poi!!Per fortuna ci hanno pensato bene a creare l'euro gendfor,in caso succeda qualcosa del genere in europa!!ma da buon cittadino dico che nn basta nemmeno l'esercito!!!FIRMATO:UN CITTADINO MOLTO INCAZZATO
Anonimo ha detto…
Se sono questi gli "scandali" di cui ci si preoccupa stiamo tranquilli che andiamo avanti così fino al 2020.
Anonimo ha detto…
Guardate che è una tradizione diffusa anche in ambito militare fare la spesa in questo modo. Chi ha fatto il servizio di leva lavorando nelle mense (ufficiali, sottufficiali e truppa) sa cosa succedeva...
Anonimo ha detto…
Si, confermo. Ma aggiungo che queste persone sono state pure indagate e processate per la cosa, almeno nella caserma in cui prestavo servizio.
Anonimo ha detto…
i commessi sono responsabili di furto aggravato ma i questori o i vicepresidenti che hanno ricevuto i viveri sono responsabili del reato più grave, ovvero ricettazione!
W l'Italia
Anonimo ha detto…
io direi che non si tratta proprio di furto ma bensì di "appropriazione indebita", visto e considerato che i commessi ne avevano la disponibilità del bene e nulla vale a chi poi è stato destinato tale bene incorrendo, in quest'ultimi, "in concorso"
AndreA ha detto…
IL fatto ancor + grave è che dobbiamo attendere trasmissioni tipo striscia o le iene per portare a galla tali fatti, non solo, ma a parte qualche frase finta indignata non mi pare ci sia nessuno scandalo, nessun provvedimento, quelli presi poi sono fittizzi.Tanto..agli italiani che gli frega..parlano parlano ma avessero mai fatto davvero qualcosa di concreto..Il BelPaese come diceva un vecchio film...
simonerizz ha detto…
Noi paghiamo, anche con la vita. E queste sanguisughe si rubano tutto ciò che possono rubare!!! poi quando li indagano le loro risposte sono sempre le stesse :" Sono sereno, non ho nessuna colpa. I miei avvocati risolveranno ogni mistero e ne verrò fuori pulito!!"
Ma allora, se voi non rubate e siete puliti, chi è che ruba? noi?
Anonimo ha detto…
Quando ci renderemo conto che serve un repulisti , una bella pulizia generale . Non devono avere il tempo di scappare.
Ladri !!!!
rebel ha detto…
il militare di leva non esiste...chiunque faccia queste cose deve essere punito. Questo non avviene anzi, vediamo un povero cittadino arrestato per avere "rubato" per fame una brioche dal supermercato..
Anonimo ha detto…
Primo: i banconisti sono banconisti e non commessi, perché continuare a chiamarli commessi?
Secondo: il giornalista entra dall'uscita di un ingresso (di Montecitorio) dove vige il divieto assoluto di riprese televisive, cosa che sa benissimo, infatti gli interessa solo strumentalizzare la legittima reazione dei commessi.
Terzo: portare cose da una sede all'altra della Camera non vuol dire portarle fuori del Parlamento.

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